GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] di Braga Guillaume de La Garde nell'Ospizio tarantino di Napoli, alla presenza di numerosi dignitari del Regno e della Provenza, ma anche di delegazioni dicittà o la costruzione di numerosi castelli e l'introduzione di una imposta straordinaria ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] Opitz, s'era rappresentata al castellodi Hartenfels (Torgau) nel 1627 città, i quali, sia pure in vista di "spettacoli" o di celebri virtuosi anziché di solo il secondo è all'altezza del romano), e di fronte a maestridi scena come G. Torelli, G. e L. ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] ne dànno prova più d'un sonetto e più di un carme. Il suo castellodi Muiden diventa il salotto artistico, del quale le poetesse con quella delle altre città. Questi caratteri di scuola sono anche sensibili in un maestro come Hendrik Terbrugghen e ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] del campanile e nel coro della chiesa di San Pietro diCastello, in quel sito di Olivolo che cronache e storie vogliono colonizzato dai Troiani ai primi albori della città. E ancora nella casa canonica di San Giovanni in Bragora, a San Giovanni ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] origine questa ha funzione tutelare all'ingresso di case e città, sulle strade e piazze, fors' di cavalieri occidentali, il cui più insigne ricordo è nelle rovine del Castellodimaestri tedeschi trovarono la loro forma originale nordica: i maestridi ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] attraverso la Mese, nei principali santuarî della città. I mosaici dorati della reggia e delle e d'Europa vanno dicastello in castello e alternano la sede dell di corte con una sapiente divisione di lavoro. Maestradi tutte in tal campo la corte di ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] I nomi tipici dicittà sono quelli in castellodi Almu come riparazione per la uccisione del padre. L' "Inseguimento diDi carattere più strettamente religioso sono la Scuap Chrabuid o Scopa devotionis di colgu di Clonmacnois (morto nel 796) maestrodi ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] del famoso sacco, e nominandolo maestrodi cappella a San Marco. Il di San Pietro diCastello -, verso lo stesso doge Marin Grimani accusato di pp. 52-53 (pp. 1-271).
102. Ennio Concina, Città e fortezze nelle tre isole del Levante, in AA.VV., ...
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MARCHE (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Ugo RELLINI
Giuseppe CASTELLANI
Raffaele CORSO
Giovanni CROCIONI
Luigi SERRA
Le Marche, tra le regioni o compartimenti del regno d'Italia, rappresentano [...] ), Milano; Crocioni, Le Marche: letteratura, arte e storia, CittàdiCastello 1914 (con molte illustrazioni); Studi marchigiani, Macerata 1907. La le loro facoltà artistiche, mentre chiamarono a sé maestridi altre regioni, tra i più insigni. I nuovi ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] noto, ancora oggetto di scavi sistematici, è la cittàdi Pjandžikent (secc. 5 castello uzbeko di Balalyk Tepe. La scena di banchetto occupa le quattro pareti (47 figure) e si compone diMaestro. Ovviamente l'oro non si è conservato, ma può essere di ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo parzialmente al n. 4), andare dietro...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...