luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] vi è la confessione di fede detta Confessione augustana (1530). Accanto a essa hanno particolare valore per la fede dei luterani gli Articoli di Smalcalda di Lutero (1537) e la Formula di concordia (1577). Il l. distingue una dimensione trascendente ...
Leggi Tutto
Nella cristologia luterana, quelle operazioni di Gesù Cristo che sono da ascrivere a entrambe le nature, la divina e l’umana, senza distinguere tra esse, cooperanti ciascuna secondo le sue proprietà. Il [...] genus apotelesmaticum (con l’idiomaticum e l’auchematicum o maiestaticum) è uno dei tre generi in cui, nelle controversie tra seguaci della Riforma o anche nella Formula di concordia (1577), venne suddivisa ...
Leggi Tutto
Setta che intende mantenere la «pura dottrina luterana», organizzata a Stolp (Pomeriana) da Heinrich von Below (1792-1885), a partire da un movimento religioso di tipo entusiastico. La controversia sul [...] e dissensi su questioni liturgiche produssero la scissione in due gruppi: «Comunità evangelico-luterane separate» (Evangelisch-lutherische separierte Gemeinde) e «Comunità separate evangelico-luterane» (Separierte evangelisch-lutherische Gemeinde). ...
Leggi Tutto
Teologo (Köge 1585 - Copenaghen 1652), caposcuola della teologia luterana in Danimarca, prof. di teologia (1615) nell'univ. di Copenaghen, dal 1639 vescovo di Seeland. Avversario del calvinismo e intollerante [...] Bellarmino. La sua opera più importante è Systema universae theologiae (1638), col quale il B. rivoluziona la tradizionale concezione luterana della giustificazione: unica causa di essa è il vincolo tra Cristo e il fedele, che si attua nell'unione ...
Leggi Tutto
Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico [...] secolare al servizio della corte palatina, ebbe nel 1522 da F. von Sickingen la parrocchia di Landstuhl, l'anno dopo si recò a Strasburgo, dove ottenne una vittoria completa contro la Chiesa locale. Da ...
Leggi Tutto
Teologo francescano (Vrana, Dalmazia, 1485 - Mentone 1528); predicatore, combatté la riforma luterana, ma soprattutto i valdesi, essendo stato nominato da Clemente VII inquisitore generale per gli stati [...] sabaudi. Autore di Sermones e di trattati polemici antiprotestanti: Libellus de potestate Summi Pontificis (1523); Conditiones veri pastoris animarum (1523); In lutheranas haereses clypeus catholicae Ecclesiae ...
Leggi Tutto
Teologo luterano (Nellingen, Ulma, 1563 - Wittemberg 1616); prof. a Wittemberg, fedele alla corrente luterana (Loci communes theologici, 1619), fu avversario della teologia melantoniana e osteggiò i tentativi [...] di conciliazione tra le correnti protestanti (scrisse contro di essi nell'Irenicum vere Christianum) ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo tedesco (Amburgo 1694 - ivi 1768). Tipico rappresentante della teologia illuminista luterana, è conosciuto soprattutto per l'Apologie oder Schutzschrift für die vernünftigen Verehrer [...] Gottes, pubblicata in modo frammentario solo dopo la sua morte. Il testo costituisce una critica prettamente razionalistica del Vecchio e del Nuovo Testamento e interpreta la figura del Cristo come quella ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico svedese (Stora Tuna, Dalecarlia, 1779 - Uppsala 1839). Teologo protestante, dal 1837 arcivescovo della Chiesa luterana, fu scrittore tradizionalista e sentimentale; da una piatta poesia classicheggiante [...] passò successivamente alla composizione di salmi religiosi. Nella sua produzione religiosa si ricordano lo Svenska Psalmboken ("Libro dei Salmi svedese", 1819) e il poema Dödens ängel ("Angelo della morte", ...
Leggi Tutto
Uno dei fondatori della Chiesa anglicana (Buden, Devonshire, 1522 - Monkton, Farleigh, 1571); fautore della Riforma luterana, ritornò poi al cattolicesimo durante il regno della regina Maria (1554); ma [...] presto aderì nuovamente alla Riforma lasciando l'Inghilterra per Francoforte e Strasburgo. Rientrato in Inghilterra sotto Elisabetta, fu creato vescovo di Salisbury. Nel 1562 scrisse l'Apologia Ecclesiae ...
Leggi Tutto
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...
consustanziazione
consustanziazióne (o consostanziazióne) s. f. [dal lat. dei teologi consubstantiatio -onis, comp. di con- e substantia «sostanza», sul modello di transubstantiatio «transustanziazione»]. – In teologia, dottrina luterana per...