Astronomo e geografo (Ferrara 1598 - Bologna 1671); gesuita, prof. di lettere, filosofia e teologia prima a Parma e poi a Bologna. La sua opera astronomica dette un potente impulso agli studî astronomici, [...] . Le sue opere Almagestum novum (1651) e Astronomia reformata (1665) costituiscono vasti e minuziosi repertorî. Fu anche ottimo osservatore (Luna, anelli di Saturno, ecc.) e a lui si deve la sistemazione della nomenclatura lunare. Tra le sue opere ...
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Matematico e astronomo (Lusigny, Aube, 1816 - Cherbourg 1872). Prof. di meccanica all'École polytechnique e alla Faculté des sciences di Parigi, membro dell'Institut (1855) e del Bureau des longitudes. [...] . Le Verrier nella direzione dell'osservatorio e, come il Le Verrier, affrontò con successo problemi di meccanica celeste (teoria analitica del movimento della Luna, rallentamento della rotazione della Terra, ecc.). Socio straniero dei Lincei (1872). ...
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Astronomo statunitense (Dorchester, Massachusetts, 1825 - Cambridge, Massachusetts, 1865); nel 1859 divenne direttore dell'osservatorio del Harvard College, succedendo al padre, William Cranch. Scoprì, [...] (1848) a Lassel William, l'8º satellite di Saturno, Iperione, e osservò due nuove comete; fu uno dei pionieri della fotografia celeste: ottenne insieme con il dagherrotipista J. A. Whipple la prima buona dagherrotipia celeste (la Luna; 1849). ...
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. Termine (ingl. Exobiology) introdotto da J. Lederberg nella riunione del COSPAR (Commettee on Space Research) tenutasi a Nizza nel 1957, per denominare il ramo della biologia che indaga sulle possibilità [...] risposta definitiva al quesito se la vita esista su altri pianeti. La ricerca di forme di vita passata o presente sulla luna ha dato risultati negativi, com'era previsto, data l'assenza di atmosfera e l'assoluta mancanza di acqua sul satellite della ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] posizione rispetto alla Terra (1, 2). In un altro passaggio, il calore e il secco sono attribuiti al Sole, l'umido alla Luna, mentre Marte, a causa del suo colore rosso e della sua vicinanza al Sole, brucia e dissecca. Giove, poiché si muove tra ...
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Il terzo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole.
La parte compatta, solida, della superficie terrestre, che emerge dalle acque, oppure la parte superficiale, esterna, della crosta terrestre, [...] di km e si svolge fra quella di Venere, all’interno, e quella di Marte, all’esterno. La T. ha un unico satellite, la Luna. Per dimensioni e per massa, si colloca al quinto posto fra i pianeti, dopo Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Il suo diametro ...
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Planetologia
Giovanni F. Bignami
Simona di Pippo
di Giovanni F. Bignami e Simona di Pippo
Planetologia
sommario: 1. Introduzione. 2. La fisica dell'origine ed evoluzione di un sistema planetario. 3. [...] , per quanto se ne sa oggi, lo potrebbero far considerare più un asteroide o una cometa che un pianeta, visto che la sua luna, Caronte, ha dimensioni e massa pari a circa la metà di quelle di Plutone. In anni recenti si è consolidata l'opinione che ...
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Mercurio, pianeta
Lara Albanese
A tu per tu von il sole
Mercurio è il primo pianeta del Sistema Solare. È poco ospitale: la sua superficie rugosa è cosparsa di bacini e crateri e le sue condizioni ambientali [...] : per compiere una rotazione attorno al suo asse impiega circa 59 giorni terrestri. Malgrado la sua grande somiglianza con la Luna, Mercurio è molto più denso: infatti secondo gli astronomi è composto da un grosso nucleo di ferro, parte del quale ...
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Che ha lo stesso centro o è composto da elementi aventi lo stesso centro (fascio o. di raggi luminosi, provenienti o convergenti in uno stesso punto).
In astronomia, sfere o., il sistema di sfere aventi [...] , tentarono di spiegare i moti celesti. Nel sistema di Eudosso si avevano 26 sfere: 3 per il Sole, 3 per la Luna e 4 per ciascuno dei cinque pianeti allora conosciuti (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno). Le stelle si immaginavano fissate su una ...
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Astronomo francese (Caen 1890 - Parigi 1967); direttore dell'osservatorio di Strasburgo (1930), dal 1945 di quello di Parigi, poi anche dell'istituto di astrofisica presso lo stesso osservatorio. Gli si [...] tipi di fotometri) e numerose ricerche astrofisiche (in particolare, sulla scintillazione della luce, sull'aspetto della Luna e di Marte, sulla determinazione dei diametri stellari). È stato presidente (1953-58) dell'Unione astronomica internazionale ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
luna blu
loc. s.le f. Il secondo plenilunio ricorrente nello stesso mese. ◆ Il 1999 sarà un anno di «blue moon», le «lune blu», un evento molto raro, accaduto l’ultima volta 80 anni fa. L’espressione si riferisce alla seconda luna piena che...