sifilide Malattia infettiva, a decorso cronico intermittente, detta anche lue; è provocata da un microrganismo, il Treponema pallidum (o Spirochaeta pallida), scoperto da F. Schaudinn ed E. Hoffmann nel [...] 1905. È distinta in acquisita e congenita.
Per analogia, in veterinaria, il termine indica malattie che hanno eziologia differente ma la cui trasmissione avviene con il rapporto sessuale.
Medicina
S. ...
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Emorragia nella compagine del midollo spinale che insorge in seguito a trauma, con o senza frattura vertebrale, o spontaneamente per sforzi fisici e nelle condizioni che determinano bruschi aumenti di [...] pressione: preesiste in genere un’alterazione anatomica dei vasi midollari (lue, arteriosclerosi). Le emorragie hanno sede per lo più nella sostanza grigia centrale. I sintomi sono il dolore improvviso a livello della zona lesa, spesso con ...
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spleno- Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, che significa milza. Splenocito Nome dato da A. Pappenheim ai grandi istiociti mononucleati che si trovano nella milza.
Patologie [...] della milza
Splenopatia Genericamente, malattia della milza. Splenite Processo infiammatorio acuto della milza, generalmente infettivo (lue, tubercolosi, ascessi). Splenomegalia Aumento patologico del volume della milza. Non costituisce un’entità ...
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Aumento del sonno in durata, intensità o in entrambe. Si distingue un’i. costituzionale, caratterizzata da un’abituale facilità al sonno, anche diurno, più frequente nei soggetti obesi o vagotonici, da [...] al coma; può essere causata da alterazione dei meccanismi nervosi mesencefalici o diencefalici (encefalite letargica, tumori, lue ecc.), da somministrazione di ipnotici, intossicazioni esogene o endogene (uremia, grave insufficienza epatica) ecc.
La ...
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Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] delinquente abituale, attribuibili o a una regressione a uno stato ancestrale (d. atavica) o a tare patologiche (lue, alcolismo ecc.) degli ascendenti.
Botanica
Regresso qualitativo di una varietà colturale per ibridazione con individui di un’altra ...
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Esuberante produzione di tessuto osseo che può interessare tutto lo scheletro (per lo più in modo non armonico), un gruppo osseo o anche un solo osso nella sua totalità (mandibola, omero ecc.).
Malattie [...] . del cranio e segnatamente dell’osso frontale) e l’osteite deformante di J. Paget (i. delle ossa degli arti). Alcune malattie generali (lue, lebbra) e intossicazioni croniche (da fosforo, da arsenico) possono talora essere causa di i. generalizzata. ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia medica e zoologica nelle quali significa «intestino retto». Proctalgia Dolore che origina o è avvertito a livello del retto. Accompagna l’insorgenza [...] ), a malattie dell’intestino a monte, a propagazione di processi a carico degli organi vicini, a malattie sistemiche (lue, tubercolosi). Frequenti sono le complicazioni suppurative, fistole e stenosi. Nelle forme acute è presente dolore locale con ...
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In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo in un organismo vivente. Cause [...] del formaggio, della zona necrotica), che è uno degli esiti delle flogosi tubercolari; la n. gommosa, lesione propria della lue terziaria; la cancrena, che si ha a carico dei tessuti devitalizzati esposti o in comunicazione con l’ambiente esterno. ...
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lue
s. f. [dal lat. lues «morbo, pestilenza, epidemia, contagio», di etimo incerto]. – 1. Nel linguaggio medico, sinon. di sifilide. In origine, la parola significava più genericam. malattia contagiosa, e perciò la sifilide era indicata con...
luetico
lüètico agg. [der. del lat. lues «lue»; cfr. ingl. luetic] (pl. m. -ci). – Di lue, relativo a lue: affezione l., morbo l.; affetto da lue, sifilitico (con questa accezione, spesso sostantivato).