Pedagogista italiano (Napoli 1884 - ivi 1962), prof. nelle univ. di Messina (1911) e Napoli (dal 1919); diresse (1912-16) la Rivista pedagogica. Socio nazionale dei Lincei (1935). Il suo pensiero è sotto [...] maestro, anche di L. Credaro e di J. F. Herbart (La psicogenesi della coscienza, 1905; Teoria generale e formale del valore, 1916; La pedagogia realistica come teoria dell'efficienza, 1924). Notevoli i suoi studî su Lucrezio e l'epicureismo campano. ...
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Filologo classico (Gaschwitz 1910 - Denzlingen, Friburgo in Br., 1981) prof. nell'univ. di Friburgo in Br. dal 1949; si è occupato della letteratura latina dal 2º sec. a. C. all'età augustea, con uno spiccato [...] des Terenz (1939); Der Schicksalsgedanke bei Vergil (1946); Die römische Republik im römischen Staatsdenken (1947); Sallust (1960); Cicero. Bestand und Wandel seiner geistigen Welt (1964); edizione di Lucrezio (1966); Das Theater des Terenz (1974). ...
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TIBERIANO (Tiberianus)
Arnaldo Momigliano
Poeta del sec. IV d. C., congetturalmente identificato col prefetto del pretorio delle Gallie nel 336 d. C.
T. è noto in sosianza per quattro poesie (la terza, [...] per il suo contenuto mistico, essendo un inno all'Onnipotente di intonazione orfico-neoplatonica. T. dimostra. di avere studiato Lucrezio e Virgilio. A lui è anche attribuita da Fulgenzio un'opera su Socrate.
Le poesie nei Poeti latini minores del ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] . È il caso delle due epitomi di fisica – la Lettera a Erodoto e la Lettera a Pitocle – e dello straordinario poema di Lucrezio (I sec. a.C.), De rerum natura.
La fisica epicurea analizza il mondo fino ai suoi componenti primitivi e, a partire da ...
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Molecole
Sergio Carrà
La pubblicazione nel 1808 del New system of chemical philosophy di John Dalton riconfermò ‒ ma in un nuovo contesto ‒ l'idea lavoisieriana che tutti i corpi fossero riducibili [...] avveniva all'interno dell'ipotesi ‒ già avanzata dai filosofi greci Leucippo e Democrito e ripresa in epoca romana da Lucrezio nel De rerum natura ‒ che i costituenti ultimi, invisibili, di tali elementi fossero oggetti indivisibili chiamati atomi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le teorie meteorologiche
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella scienza greca e romana il campo di indagine della meteorologia include un’ampia [...] verso l’alto. Il Nilo e le sue inondazioni erano stati oggetto di studi da parte dei filosofi e geografi greci. Lucrezio ritiene che i venti Etesii, che crede abbiano origine dalle stelle fredde del Nord, facciano ritrarre le acque del fiume che ...
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Poeta francese (Parigi 1839 - Châtenay, Hauts-de-Seine, 1907). Seguì dapprima gli studî scientifici e conservò poi sempre una disposizione speculativa che si riflette anche nei suoi versi. Si fece conoscere [...] , ma la sua ispirazione è più intimista e meditativa di quella del Parnasse. Importante fu per lui il modello di Lucrezio, del quale tradusse (1869) il primo libro del De rerum natura; pubblicò poi Les solitudes (1869), Les destins (1872), Les ...
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NARDI, Giovanni
Elisa Andretta
– Nacque a Montepulciano attorno al 1585, da Bernardino, di professione medico.
Frequentò la facoltà di arti e medicina dell’Università di Pisa dimorando presso il collegio [...] di cultura classica, cristiana e medievale, XXXI (2008), p. 200; M. Beretta, Gli scienziati e l’edizione del De rerum natura, in Lucrezio. La natura e la scienza, a cura di M. Beretta - F. Citti, Firenze 2008, pp. 184-191; Id., Lucretius as hidden ...
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eternità del mondo
Gennaro Sasso
In quanto la si tratti in questa sede, la questione dell’e. del m. richiede che siano in breve richiamati il modo e la ragione per i quali M. esplicitamente la affrontò [...] colta se non se ne ascoltasse il suono insieme a quello che viene su da una più sotterranea serie di accordi; che riguarda Lucrezio e, per questo aspetto, il netto rifiuto del suo pensiero. La critica che M. formulò, dopo aver dato l’impressione di ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteratura latina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] informa di una messe di osservazioni critiche di P. sulla lingua latina arcaica e sappiamo che curò edizioni critiche di Lucrezio, Virgilio, Orazio, Terenzio e Persio. La sua autorità fu grande, tanto che gli furono attribuite varie opere (fra cui la ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....