Forse questore di Pompeo in Spagna (77 a. C.), tribuno della plebe (66), pretore (58), amministrò la Bitinia (57); condannato per broglio, visse in esilio ad Atene. Poeta, apparteneva alla scuola dei poetae [...] novi; fu amico di Catullo e di Cinna. A lui Lucrezio dedicò il suo poema. Ovidio ricorda alcuni suoi canti di argomento erotico. Fu anche valente oratore. ...
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MALVEZZI, Giovanni
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1453 da Battista di Giovanni e da Elena di Francesco Muzzarelli. Fu il primo dei loro numerosi figli, dei quali giunsero all'età adulta, [...] oltre al M., Girolamo, Filippo, Ludovico, Francesco, Lucrezio, Dorotea, Adola e Camilla.
Questo ramo, pur legato agli altri della importante famiglia, non li eguagliava in ricchezza, né per incarichi pubblici e prestigio politico. Il padre Battista ...
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Filologo (Dresda 1894 - Monaco 1968); prof. di filologia classica all'univ. di Monaco. Ha dato una buona edizione delle opere di Orazio (2a ed., Lipsia, 1950) e ha pubblicato Römische Geisteswelt (1952), [...] oltre a varî studî su autori greci e specialmente latini (Virgilio, Orazio, Tibullo, Lucrezio), molti raccolti nel vol. Studien zur griechischen und römischen Literatur (1964). ...
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Umanista (n. Lonigo 1412 - m. 1500 circa). Allievo di Vittorino da Feltre e quindi, a Venezia, di M. Crisolora, insegnò poi eloquenza a Treviso, Vicenza, presso la corte di Mantova e infine, sembra, a [...] Venezia. Gli si devono numerose edizioni commentate di classici latini (Cicerone, Lucano, Lucrezio, Quintiliano, Ovidio), traduzioni dal greco e varie operette di grammatica, retorica, metrica. ...
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Poeta latino di Verona (m. in Asia 16 a. C.), amico di Virgilio, Tibullo e Ovidio. Secondo Tibullo fu poeta elegiaco d'amore, ma soprattutto poeta didascalico. I titoli dei suoi poemi didascalici, Ornithogonia, [...] Theriaca e Alexipharmaca, per noi perduti, ma ammirati dagli antichi tanto che Quintiliano eguaglia l'autore a Lucrezio, rivelano che fu imitatore di Nicandro. ...
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Bertelli, Sergio
Francesco Vitali
Storico, nato a Bologna nel 1928, fu allievo di Federico Chabod; dal 1967 professore ordinario di storia moderna, a Perugia e poi a Firenze. L’attività scientifica [...] politico di M., a giudizio di B., è la giovanile adesione all’epicureismo, testimoniata dalla trascrizione del poema lucreziano nel ms. Vaticano Rossiano 884.
La lezione mostra un’influenza di Michele Marullo detto Tarcaniota (appassionato cultore di ...
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vespillone Nome dato in Roma antica al becchino. Più precisamente, vespillones erano coloro che esercitavano l’ufficio di trasportare e seppellire i cadaveri di persone di bassa condizione, i cui parenti [...] la loro indigenza non potevano sostenere le spese del trasporto funebre.
Vespillo fu anche un cognome romano, attribuito all’edile Lucrezio, in quanto noto per aver gettato di propria mano il cadavere di Tiberio Gracco nel Tevere, e passato da lui ...
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Poeta inglese nato il 23 ottobre 1844, morto nel 1930. Esercitò medicina a Londra fino al 1882. Nel 1913 fu nominato poeta laureato; nel 1924 fece conferenze in America. Nelle migliori poesie il Bridges [...] è un lirico di prim'ordine, che si richiama a classici modelli quali Lucrezio e Milton; e, quando non eccelle, si rivela pur sempre uno squisito poeta alessandrino, un tecnico del verso, che ha una propria teoria da difendere circa la prosodia ...
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Sotto il profilo filosofico la teoria delineata da Darwin nell’Origine delle specie (1859) non può essere considerata una novità assoluta. La visione anticreazionistica e antifinalistica che la sottende [...] era già stata sostenuta soprattutto dagli atomisti, ed è presente in molti passi del De rerum natura di Lucrezio (per es., IV 823 segg. e V 855 segg.). Peraltro Darwin ha sempre mantenuto una grande prudenza sui fondamenti filosofici della sua teoria ...
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Concezione metafisica secondo la quale la realtà è composta di atomi, cioè di particelle indivisibili eternamente in movimento, le quali - aggregandosi e disaggregandosi - danno origine ai differenti corpi [...] e morte). Introdotto nell'antichità da Leucippo e Democrito, l'a. fu ripreso da Epicuro e passò nel mondo romano grazie a Lucrezio (che ispirò a esso il suo poema De rerum natura). Pur avendo lasciato scarse tracce nel Medioevo, l'a. tornò in voga ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....