Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano (1934). ...
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ALGHISI (Algisi), Paris Francesco
Luigi Ferdinando Tagliavini
Figlio di Antonio e di Margherita Bonvicini, nacque a Brescia il 19 giugno 1666 nella parrocchia dei SS. Nazaro e Celso. Oltre agli studi [...] del duomo di Brescia, egli seguì anche gli studi di diritto e di filosofia e nel 1681, assistito dal padre Lucilio Montini beredettino, pronunciò un discorso filosofico nella chiesa dei SS. Faustino e Giovita di Brescia; tale discorso, insieme con un ...
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Letterato (Calatafimi 1866 - Chieti 1936). Insegnò nei licei di Palermo e Roma (1891-1929) e nelle univ. di Messina e Roma (1930-36). Nel 1915 fondò a Roma la rassegna Le cronache scolastiche, che diresse [...] la Storia della letteratura romana (1905), i poemetti Lampìride, Orfeo ed Eleusi, il dramma lirico Turno (1930), molte liriche, ma soprattutto la traduzione delle Lettere a Lucilio di Seneca (5 voll., 1932) e quella, in versi, dell'Eneide (1926). ...
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Umanista (Bergamo 1360 circa - Milano 1431). Insegnò nello studio di Pavia (1403-1407), a Padova (1407-1421), poi a Milano; nel 1417 partecipò al concilio di Costanza, come segretario del papa Martino [...] , un trattatello di retorica (De compositione, 1420 circa), un manuale di ortografia latina. Commentò tra l'altro le lettere A Lucilio di Seneca e il De officiis di Cicerone; ma soprattutto diede molte cure alle opere retoriche di questo, che fu tra ...
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Scrittore e filosofo greco (sec. 3º a. C.) di Gadara, detto anche di Sinope, dalla città in cui visse schiavo prima di essere liberato. Fu tipico esponente della scuola cinica, con la sua critica demolitrice [...] preconcetta. È famoso per il particolare genere di satira, che da lui prese il nome di menippea. Delle sue opere, per noi perdute, si ha l'imitazione e il ricordo negli scritti di Luciano, e fra i Latini specialmente in Lucilio, Varrone e Orazio. ...
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Uomo politico e giurista romano (m. 43 a. C.); fu dapprima pretore (66), quindi candidato al consolato (63; non riuscendo eletto, accusò Licinio Murena di broglio elettorale), infine console (51). Nella [...] dalla carriera forense perché si sentiva troppo inferiore a Cicerone, si consacrò alla giurisprudenza, dove ebbe maestri L. Lucilio Balbo e Aquilio Gallo. La sua opera eccelle per la tendenza al superamento della casistica in una più profonda ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] quadretti talvolta pieni di arguzia e di effetto comico; talvolta anche vibra nei suoi versi una nota soave. Oltre Lucilio, anche Virgilio, Orazio e Marziale, suo contemporaneo e amico, esercitarono notevole influsso sull'arte di Giovenale. La lingua ...
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Glottologo italiano (Roma 1923 - ivi 2008). La vastità dei suoi interessi, espressa da numerose ricerche di semitistica, germanistica, romanistica (di grande rilievo i suoi lavori di linguistica ladina), [...] anche un notevole impulso agli studi sui grammatici antichi, grazie a una serie di contributi su Aristotele, Varrone, Lucilio. Socio naz. dei Lincei (2001).
Opere
Tra le sue opere: Introduzione alla fonologia (1952); Capitoli grammaticali dell'alto ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato [...] nel 1461. Dopo questa data si trasferì a Ravenna - probabilmente per un nuovo incarico di insegnamento - con i suoi due figli, Lucilio e Pompilio.
A Ravenna il C. morì nel settembre del 1482. Il notaio che rogò l'atto di morte (Arch. di Stato ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] spirituale del filosofo e del moralista; probabilmente le Lettere a Lucilio sono una delle ultime opere. L'elenco dei Dialogi, De beneficiis, De clementia, Epistulae morales (le Lettere a Lucilio). Un posto particolare nella produzione di S. hanno le ...
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lucilia
lucìlia s. f. [lat. scient. Lucilia, der. del lat. class. lux lucis «luce», sul modello del nome proprio gentilizio Lucilia]. – Genere di mosche della famiglia calliforidi, che comprende specie ornate di colori brillanti e metallici:...
avvisare2
avviṡare2 v. tr. [dal fr. ant. aviser, comp. di à e viser «vedere»], ant. – 1. Osservare: le sue parole e risposte serberete, e avviserete la corte sua e’ costumi di quella (Novellino); adocchiare: levando me sù ver’ la cima D’un...