Soprano italiano (n. Genova 1946). Dopo gli studi al conservatorio di Genova, ha esordito nel 1966 a Budapest. A partire dal 1979 si è imposta a livello internazionale, esibendosi nei maggiori teatri del [...] Sonnambula, I puritani, I Capuleti e i Montecchi, LuciadiLammermoor, La figlia del reggimento, Rigoletto) e francese. Dotata di voce duttile e morbida, spazia dai ruoli lirici a quelli di agilità con una forte personalità scenica. Più recentemente ...
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sestetto Composizione da camera per 6 strumenti o, più raramente, per 6 voci, con o senza accompagnamento; per estensione, il complesso degli esecutori
S. per strumenti a fiato, o ad arco, con pianoforte [...] F.J. Haydn, L. van Beethoven, J. Brahms, A. Dvorák, A. Schönberg. Esempi noti di s. vocale si hanno in W.A. Mozart (Nozze di Figaro, Don Giovanni), G. Rossini (Cenerentola, Barbiere di Siviglia), G. Donizetti (LuciadiLammermoor), G. Bizet (Carmen). ...
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Personaggio del romanzo The bride of Lammermoor (1819) del romanziere scozzese W. Scott (1771-1832). Protagonista anche del melodramma LuciadiLammermoor (1835) di G. Donizetti, è legata sentimentalmente [...] a Edgardo di Ravenswood. ...
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VICK, Graham
Elvio Giudici
Regista di opera lirica inglese, nato a Birkenhead (Merseyside) il 30 dicembre 1953. Fautore di un teatro dal forte impegno civile, da buon anglosassone non dimentica come [...] – inevitabilmente conflittuale – tra individuo e società, che V. esplora da ogni angolo espressivo possibile: dalla LuciadiLammermoor stilizzata e atemporale presentata al Maggio musicale fiorentino del 1996 (a Firenze ha anche realizzato nel 2013 ...
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TENORE
Arnaldo Bonaventura
. Nell'antica polifonia, per voce di tenore (tenor) s'intendeva, come dice l'etimologia del vocabolo, quella che teneva la melodia principale e cui si sovrapponeva (sec. XII) [...] serie: fra le seconde, quella di Edgardo nella LuciadiLammermoor del Donizetti, quella di Manrico nel Trovatore del Verdi, di Otello nell'omonima opera verdiana, ecc. Le parti di Arnoldo nel Guglielmo Tell del Rossini, di Raoul negli Ugonotti del ...
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GOBBI, Tito
Lorenzo Tozzi
Baritono italiano, nato a Bassano del Grappa il 24 ottobre 1913, morto a Roma il 5 marzo 1984. Frequentò la facoltà di Giurisprudenza a Padova, studiando contemporaneamente [...] a numerose incisioni discografiche, anche alcune testimonianze cinematografiche (Il barbiere di Siviglia del 1946 per la regia di M. Costa, LuciadiLammermoor ancora del 1946, Rigoletto per la regia di C. Gallone del 1947, L'elisir d'amore per la ...
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ROYER, Alphonse
Alberto Manzi
Letterato francese, nato il 10 settembre 1803 a Parigi, ivi morto l'11 aprile 1875. Incominciò a produrre in piena fioritura del movimento romantico, partecipando attivamente [...] scritti spesso con G. Vaëz. Scrisse e tradusse varî libretti musicati dal Donizetti e dal Rossini: la LuciadiLammermoor, La Favorita (in collaborazione con il Vaëz), Don Pasquale, Otello. Fece conoscere al pubblico parigino parecchi lavori ...
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La musica*
Giovanni Morelli
Credo che sul far dell'avvio di un resoconto sulla musica e sulla vita musicale vissuta a Venezia in quell'ultimo lungo scorcio di storia secolare, che si fa partire dal [...] flautista del De Vroye: I Atto del Ballo in maschera, concerto, ballo del coreografo: Giorza Un'avventura di Carnevale, quindi concerto.
1867 21.II LuciadiLammermoor con "canto al mezzo" dell'inno al re d'Italia: recita a vantaggio dei poveri; 28 ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] , Appendice, XII, pp. 297-298).
54. L’opera che si rappresenta al S. Samuele è LuciadiLammermoordi Donizetti, descritta da Tommaso Locatelli sulla «Gazzetta di Venezia» del 14 novembre 1852 (cf. T. Locatelli, Appendice, X, pp. 234-238). Il critico ...
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GRISI
Roberto Staccioli
Famiglia di cantanti e ballerine.
Carlotta nacque a Visinada, in Istria, il 28 giugno 1819. Mostrata una precoce attitudine per la danza, entrò nella scuola del teatro alla Scala [...] dalla LuciadiLammermoordi G. Donizetti. Nella stagione 1836-37 fu alla Hofoper di Vienna in balli di A. Campilli e di Perrot e ne La Sylphide di F. Taglioni. Danzò poi all'Opéra comique di Parigi e al S. Carlo di Napoli ne Il Rajàh di Benares di S ...
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soprano2
soprano2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. La più acuta delle voci femminili, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do3 e do5, sebbene la tessitura migliore del soprano sia compresa nell’ottava sol3-sol4....