Uomo di stato francese (Parigi 1641 - Versailles 1691). Segretario di stato per la Guerra, contribuì alla formazione di un esercito moderno e nazionale con una serie di provvedimenti, tra cui un generale riordino delle truppe con adeguata fornitura di armi e uniformi e paghe regolari per i soldati, possibilità anche per i non nobili di entrare tra i cadetti, modernizzazione degli equipaggiamenti e ...
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Maresciallo di Francia (n. 1695 - m. Parigi 1771). Nipote del marchese di Louvois, si segnalò nella guerra per la successione austriaca (1740-48), in particolare alla battaglia di Fontenoy (1748). Allo [...] scoppio della guerra dei Sette anni fu nominato comandante dell'armata francese operante nel Hannover, nel 1757 fu nominato maresciallo di Francia; dopo alcuni successi, caduto in disgrazia, fu richiamato ...
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Maresciallo di Francia (n. nel Maine 1651 - m. Grosbors, Senna e Marna, 1725). Percorse la carriera delle armi, consigliere ed amico di F.-M. Louvois: dal 1693 al 1696 fu intermediario per le trattative [...] in vista di una pace separata fra Luigi XIV e Vittorio Amedeo II di Savoia. Abilissimo e brillante diplomatico, dopo la nomina a maresciallo (1703) ottenne quella di generale delle galere (1712) ...
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Detta la Principessa Palatina, perché figlia (Heidelberg 1652 - Saint-Cloud 1722) di Carlo Ludovico, elettore palatino. Sposò nel 1671 Filippo d'Orléans, fratello del re Luigi XIV. Colta ma estranea al [...] costume francese, mantenne nei confronti della corte un atteggiamento critico che espresse nelle sue lettere, polemiche nei confronti della Maintenon e del Louvois. ...
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Uomo politico francese (Parigi 1618 - Fontainebleau 1699); figlio di Robert Arnauld d'Andilly, si chiamò P. da un feudo acquistato sposando (1660) Caterina Ladvocat. Consigliere di stato (1644), intendente [...] della sua famiglia, fu ambasciatore in Svezia (1665), all'Aia (1669) e ministro degli Esteri (1671-79). Combattuto da F.-M. Louvois e da J.-B. Colbert, conobbe (1679) un nuovo periodo di disgrazia; ma (1691) ritornò nelle grazie di Luigi XIV e ...
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Statista (Parigi 1603 - ivi 1685). Referendario del parlamento di Parigi, intendente dell'esercito d'Italia, segretario di stato alla Guerra (1643-66), cancelliere guardasigilli (dal 1677), fu uno dei [...] organizzatore, fece dell'esercito uno strumento di prim'ordine per la politica di espansione della Francia. Nel 1685 fece firmare al re la revoca dell'editto di Nantes. Fu padre dell'arcivescovo Charles-Maurice e del celebre marchese di Louvois. ...
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Ingegnere militare ed economista (Saint-Léger-de-Foucheret, Borgogna, 1633 - Parigi 1707). Universalmente riconosciuto come il più grande ingegnere militare del suo tempo, dotato di eccezionali attitudini [...] tutto il sistema fortificato francese. Nella guerra d'Olanda occupò Maastricht, Besançon e Dôle; nel 1676 ottenne da Louvois il consenso per la creazione del corpo degli ingegneri. Commissario generale delle fortificazioni (1677), dopo la pace di ...
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VITTORIO AMEDEO II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna
Carlo Morandi
Nato a Torino il 14 maggio 1666, morto a Rivoli il 31 ottobre 1732. Aveva nove anni alla morte del padre Carlo Emanuele [...] , troppo proclivi alla volontà di Luigi XIV e per nulla capaci di tutelare lo stato sabaudo dalle mire politiche del Louvois, e le aspirazioni del giovane duca che rispecchiavano le tendenze più sane del paese e le tradizioni della dinastia.
Il ...
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Militare (Parigi 1628 - Versailles 1695), figlio postumo di François de M. conte di Bouteville (m. decapitato nel 1627), di cui mantenne il titolo fino al 1661, allorché divenne, in seguito a matrimonio, [...] di Fiandra del 1677 suggellò la sua fama di capo militare. Per questo, nonostante M.-B. fosse inviso al potentissimo marchese di Louvois, Luigi XIV gli affidò (1689) il comando in capo della guerra contro la lega d'Augusta: in essa M.-B. fu brillante ...
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BARDI MAGALOTTI, Bardo
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Nacque a Firenze il 15 giugno 1629, da Vincenzo, gentiluomo del granduca di Toscana Ferdinando II, e da Paola di Giulio Magalotti. Nel 1640 fu chiamato a Parigi da uno zio [...] coraggio e d'indiscussa fedeltà al sovrano, ma anche di indisciplina e di personalismo, contro cui tenacemente lottava il Louvois nel suo intento di severa riforma militare. È anche verosimile che il ministro della Guerra avesse trovato spesso sul ...
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