SABBADINI, Remigio
Giorgio Piras
– Sesto di sette figli, nacque il 23 novembre 1850 a Sarego (Vicenza), da Giuseppe e da Luigia Allegro.
Studiò nelle scuole di Lonigo, Verona e Vicenza e quindi all’Istituto [...] dell’Eneide (Torino 1918-19, 1945 a cura di L. Castiglioni), di parte dell’Appendix (1917; già in ed. scolastica, Lonigo 1903) e delle Georgiche (1921). Sugli studi virgiliani, in particolare sul piano ecdotico, v. Mariotti, 1988; F. Stok, S. editore ...
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FRACCAROLLO (Fraccaroli), Arnaldo
Alessandra Cimmino
Nacque a Villa Bartolomea (Verona), il 26 apr. 1882 da Antonio e Angela Zancopè. Giovanissimo, mentre ancora frequentava il ginnasio a Lonigo, cominciò [...] . La morte del padre lo obbligò, sedicenne, ad abbandonare gli studi e a impiegarsi in una cartoleria-tipografia di Lonigo. Qui, nel 1899, riuscì a farsi pubblicare la prima commedia, Folletto, in due atti; contemporaneamente prese a collaborare a ...
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BONGIOVANNI, Antonio
Elpidio Mioni
Nato a Perarolo (Vicenza) nel 1712, studiò dapprima sotto la guida del fratello maggiore Giovanni, che divenne poi arciprete di Lonigo. Inviato a completare gli studi [...] a Padova, conseguì la laurea inutroque e apprese la lingua greca dall'abate Giacomo Giacometti, acquistando anche una buona conoscenza della lingua ebraica e della teologia. All'età di ventiquattro anni ...
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MANARDI (Manardo), Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 da Francesco, notaio di famiglia nobile.
Allievo nello Studio cittadino di B. Guarini, F. Benzi e Niccolò da Lonigo [...] (il Leoniceno), il 17 ott. 1482 conseguì il dottorato in arti e medicina. Già lettore di medicina nel 1482-83, mantenne l'incarico fino al 1493, quando si trasferì - con la moglie Samaritana da Monte, ...
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SEREGO, da
Gian Maria Varanini
SEREGO (Sarego, de Seratico, de Saratico), da. – Famiglia che prese il nome dal castello e villaggio di Sarego, ubicato nel territorio vicentino ai margini occidentali [...] dei colli Berici (alcuni chilometri a nord di Lonigo, non lontano dal confine con il territorio veronese).
Sin dalle prime episcopio vicentino) contro i conati antiaristocratici del Comune di Lonigo. Nel 1213 Alberto da Serego fu presente a Ferrara ...
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GONZAGA, Gianfrancesco
Isabella Lazzarini
Terzogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 4 ott. 1446. Ebbe, con i fratelli Federico, Francesco, [...] e Ludovico, sin dai primi anni, illustri precettori, secondo la tradizione inaugurata dal magistero di Vittorino da Feltre: Ognibene Bonisoli da Lonigo tra il 1449 e il 1453 e Bartolomeo Sacchi detto il Platina negli anni 1453-57. Il G. venne mandato ...
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Architetto (Milano 1801 - ivi 1874), autore a Milano della sede della Cassa di risparmio, in stile del '400 fiorentino, e del palazzo Poldi-Pezzoli, in stile barocco. Ebbe fama come progettista di giardini [...] del tipo detto "all'inglese", di cui lasciò esempî notevolissimi in molte località dell'Italia settentrionale (Giardini pubblici di Milano, 1858; villa d'Adda ad Arcore; villa Giovanelli a Lonigo, ecc.). ...
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Architetto (Milano 1833 - Barasso, Varese, 1910). In stile eclettico, prevalentemente neobarocco, costruì numerosi palazzi nobiliari e ville in Milano e nei dintorni (scalone del pal. Trivulzio a S. Alessandro, [...] , di cui fu allievo, compì la sistemazione dei giardini (1881) e della zona del Parco, dall'Arco della Pace al Castello Sforzesco (1893). Eresse a Lonigo la villa Giovanelli e, a Milano, la facciata della chiesa di S. Francesco di Paola (1891). ...
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Pittore (Monza 1840 - ivi 1904). Allievo di G. Bertini, si perfezionò a Venezia e a Parigi, dove conobbe M. Fortuny. Esordì con quadri storici di soggetto romantico, per volgersi poi al genere e al paesaggio. [...] realtà più vicina a quella di M. Fortuny che a quella degli impressionisti. Trattò anche l'affresco (Villa Giovannelli a Lonigo, 1877). Il fratello Gerardo (Monza 1846 - ivi 1904), pittore a lui affine per temperamento e varietà di motivi pittorici ...
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Nato a Vicenza il 10 agosto 1485, educò l'ingegno e l'animo, tra il 1503 e il 1505, nella corte d'Urbino. Poi, quando nella guerra dei collegati di Cambrai la sua città fu tolta agl'Imperiali e ricuperata [...] il comando d'una compagnia di cavalleggeri (1510), a capo della quale il giovine capitano si distinse militando sotto Lonigo e nel Friuli. Ferito gravemente, fu costretto ad abbandonare l'esercizio delle armi. Guarito, si diede tutto alle lettere ...
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