PAZZIA (lat. scient. alienatio mentis; fr. folie; sp. locura; ted. Geisteskrankheit; ingl. insanity)
Sante De Sanctis
1. Concetto di pazzia. - Nell'antichità e presso i primitivi la pazzia fu ed è concepita [...] subì una revisione ragionevole anche da parte dei neuropsichiatri che l'avevano prima sostenuta. E così i lobifrontali restarono nella mente degli psichiatri come una parte del cervello funzionalmente privilegiata ma non esclusivamente costituenti l ...
Leggi Tutto
Personalità
Luciano Mecacci
Il concetto di personalità è ancora esprimibile attraverso la nota definizione coniata da G.W. Allport per cui essa è "l'organizzazione dinamica entro l'individuo di quei [...] studi hanno infine messo in evidenza che la corteccia cingolata anteriore, una struttura localizzata nella profondità dei lobifrontali, interviene nel controllo della efficacia del comportamento (per es., durante l'esecuzione di compiti cognitivi) e ...
Leggi Tutto
PROGRESSIVA, PARALISI o demenza paralitica (fr. paralysie générale; sp. paralisis general; ted. progressive Paralyse; ingl. general paralysis of insane)
Vittorio Challiol
Malattia a manifestazione neuro-psichica, [...] è dato da una meningoencefalite, diffusa a tutto il cervello, ma prevalentemente grave a carico della corteccia dei lobifrontali. Il tessuto nervoso è leso primitivamente; questa è la differenza fondamentale che distingue la sifilide cerebrale (in ...
Leggi Tutto
FISIOLOGIA (XV, p. 482)
Rodolfo MARGARIA
Lo studio delle funzioni vitali ha avuto un grande impulso in questi ultimi tempi, parallelamente agli sviluppi della chimica e della fisica e dei metodi che [...] sta aprendo un vasto campo di conoscenze sulla sede topografica e sulla natura delle lesioni nelle malattie psichiatriche: i lobifrontali di cui non si conosceva fino a poco tempo addietro la funzione, sono strettamente connessi con l'immaginazione ...
Leggi Tutto
PLACEBO E NOCEBO.
Fabrizio Benedetti
– L’effetto placebo. L’effetto nocebo. Conclusioni. Bibliografia
L’effetto placebo. – Viene comunemente definito placebo una sostanza inerte, o un trattamento medico [...] e anticipazione della riduzione di un sintomo, che ne inducono una reale riduzione attraverso meccanismi cognitivi in cui i lobifrontali giocano un ruolo di primo piano. Per es., aspettarsi un beneficio terapeutico, e quindi un miglioramento clinico ...
Leggi Tutto
FRENOLOGIA (dal gr. ϕρήν "mente" e λόγος "dottrina") o cranioscopia (dal gr. κρανίον "cranio" e σκοπέω "osservo")
Giulio Moglie
Nome dato a una nuova dottrina, creata e divulgata da Francesco Giuseppe [...] che al sistema anatomo-filosofico che da esse ne derivò: l'avere egli per il primo messo in valore i lobifrontali come sede presupposta delle funzioni psichiche superiori, e iniziati quegli studî morfologici e anatomo-psicologici sul cervello, che ...
Leggi Tutto
KONORSKI, Jerzy
Nino Dazzi
Fisiologo polacco, nato a Łódź il 1° dicembre 1903, morto il 14 settembre 1973. Laureatosi alla facoltà di medicina dell'università di Varsavia nel 1929, lavorò poi nell'istituto [...] sperimentali considerati classici sui meccanismi di formazione dei riflessi condizionati, sulla memoria e sulle funzioni dei lobifrontali.
Bibl.: Memorial in honor of Jerzy Konorski, in Acta Neurobiologiae Experimentalis, vol. 35 (1975), n. 5 ...
Leggi Tutto
La medicina nucleare
Flaviano Dosio
Gioconda Taddei
La medicina nucleare, che si avvale dell'applicazione di alcuni principi e tecniche della fisica nucleare alla diagnostica e alla terapia di molte [...] di malattia si osserva in genere una ipoperfusione globale, che coinvolge tutte le aree corticali associative (lobifrontali, parietali e temporali), con relativo risparmio delle aree corticali primarie (aree sensitivo-motorie, visive e uditive ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] esperimenti di stimolazione elettrica (una tecnica ritenuta poco affidabile e da loro posta invece in primo piano) sui lobifrontali del cane. I loro esperimenti sono ripresi in modo sistematico e approfondito soprattutto da David Ferrier (1843-1928 ...
Leggi Tutto
Rappresentazione e attivazione della memoria visiva
Hyoe Tomita
(Department of Physiology, University of Tokyo, School of Medicine Tokyo, Giappone)
Machiko Ohbayashi
(Department of Physiology, University [...] vulnerabilità rispetto alle interferenze, disturbi nella vita affettiva ed emotiva, e così via.
l pazienti con lesioni dei lobifrontali riescono a ricordare fatti nuovi, ma anche a rammentare eventi vecchi. Il loro problema è come estrarre l'essenza ...
Leggi Tutto
temporale2
temporale2 agg. [dal lat. tardo temporalis, der. di tempŏra «tempie»]. – 1. In anatomia, delle tempie, relativo alle tempie, che ha sede o rapporti con le tempie: regione t., regione laterale simmetrica del cranio, compresa tra...