Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] o concessivo. Da un punto di vista diacronico molte preposizioni o connettivi nascono proprio dalla grammaticalizzazione . Atti del X congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia italiana (Basilea 30 giugno - 3 luglio ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] di epigrafi. Si gioverà di questa ricostruzione diacronica dell'epigrafia latina dalle origini alla tarda senese del sec. XVI, Siena 1920; V. Vivaldi, Storia delle controversie linguistiche in Italia, Catanzaro 1926, pp. 147-53; M. C. Di Franco ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] avvengono cambiamenti non solo nei tratti linguistici propri delle diverse varietà, ma anche nei rapporti reciproci fra varietà e quindi nell’architettura della lingua.
Sia nella sincronia che nella diacronia, lungo l’asse diatopico si dispongono ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] autori italiani (cfr. Rovere 1989: 137 segg.). In testi di linguistica e di critica letteraria si trovano inoltre usi in cui il si riscontrano considerando, ad es. in prospettiva diacronica, la corrispondenza commerciale per quanto riguarda le forme ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] dei media, contribuisce anche l’inevitabile variabilità diacronica cui è sottoposto ogni prodotto della comunicazione ”, Roma - Bari, Laterza.
De Mauro, Tullio (1993), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza.
Masini, Andrea (2003 ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] regionali, d’altro canto una buona parte delle peculiarità linguistiche è legata all’essere appunto l’italiano di un altro con un effetto che può essere di sfasatura sociolinguistica (diacronica, diastratica, di registro o di sottocodice). Sono così ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] , dal momento che la sua origine diacronica è piuttosto da riportarsi a un fenomeno sibilante preconsonantica in italiano: questioni teoriche ed analisi sperimentale, in Scritti linguistici e filologici in onore di Tristano Bolelli, a cura di R. ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] dell’incidenza del classicismo nella storia della lingua e della riflessione linguistica italiane, quindi, non può configurarsi se non come un’essenziale rassegna diacronica volta a evidenziare le specificità ideologico-culturali delle opzioni e/o ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] Semantica e fonologia, in La semantica in prospettiva diacronica e sincronica. Atti del Convegno della Società Italiana 4. Morfologia. Atti del V incontro italo-austriaco della Società di Linguistica Italiana (Bergamo, 2-4 ottobre 1989), a cura di M ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] e una sostanziale stabilità diacronica. A partire da questo, Carducci oscilla tra la rivitalizzazione dei suoi settori meno frequentati e uno sperimentalismo – sia sul piano metrico, sia su quello propriamente linguistico – rivolto a saldare la ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...