Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] invece presentano caratteri peculiari tanto notevoli da rendere legittima la tesi di una lingua sarda individuata e autonoma all’interno delle lingueromanze. I dialetti più vicini alle parlate italiane, e soprattutto al corso oltramontano, sono ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] η, ο da ω), per il latino è necessario ricorrere a vari criteri di giudizio, come i riflessi nelle lingueromanze, le testimonianze dei grammatici, gli elementi forniti dalle trascrizioni dal greco, le iscrizioni (che spesso indicano la vocale lunga ...
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Glottologo (Gotha 1842 - Graz 1927); prof. a Halle (1873) e poi a Graz (1876-1900). Socio straniero dei Lincei (1902). In Der Vokalismus des Vulgärlateins (3 voll., 1866-68) tentò per la prima volta una [...] (Romanische Etymologien, 1897-99; Cose e parole, 1911): le sue ricerche onomasiologiche su "andare" e "trovare" nelle lingueromanze restano esempî di metodo. L'etimologia, da lui concepita come parte della storia della cultura, gli permise di ...
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Grammatico e filologo (Roma 1553 - Siena 1627); visse a Siena, ove tenne (dal 1598) la cattedra di lingua toscana. Scrisse, tra l'altro, un Trattato della vera origine e del processo e nome della nostra [...] intuizioni già presenti in C. Tolomei, che egli cita come suo maestro) precorre la moderna concezione della derivazione delle lingueromanze dal latino volgare e della coesistenza in esse d'uno strato dotto accanto a uno strato popolare, e determina ...
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Glottologo italiano (Trento 1888 - Roma 1953); prof. dal 1931 all'univ. di Cagliari e dal 1934 in quella di Napoli. Esordì con un notevole studio onomasiologico (Un ribelle nel regno dei fiori, 1923); [...] si dedicò poi a indagini sulle sopravvivenze del sostrato, specie mediterraneo, nelle lingueromanze (Problèmes de substrat, 1931), e a questioni di linguistica generale (Linguistica storica: questioni di metodo, 1942; La parola quale testimone della ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , si svolge un processo di semplificazione e conguagliamento delle forme, simile a quello che conduce dal latino alle lingueromanze, ma nelle conclusioni meno radicale di esso.
Il lessico del greco moderno è costituito nell’assoluta maggioranza da ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] base è l’accento e si sfrutta l’alternanza di sillabe toniche e atone, nonché il numero delle sillabe, come nelle lingueromanze.
Secondo la tradizione antica, lo studio della m. si distingue in tre branche: prosodia, m. vera e propria, e strofica ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] storia successiva dei diversi sistemi linguistici, e diviene prevalente in alcuni di essi, come, per es., nelle lingueromanze, dove la funzione dell’aspetto è puramente accessoria, mentre la distinzione temporale si articola in un ricco complesso ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] 'elemento deteriore della leggenda è prevalente nelle varie canzoni su A., alcune delle quali costituiscono incunaboli preziosi delle lingueromanze (sec. 12°): è particolarmente da ricordare un poema in più di 20.000 dodecasillabi che ebbe ad autori ...
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Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] .
La perdita del valore distintivo della quantità vocalica e sillabica, che caratterizzò il passaggio dal latino alle lingueromanze (➔ metrica), è all’origine della poesia ritmica latina che a lungo convisse con quella quantitativa: Gualtiero di ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...