semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] discende più direttamente da quella tarskiana è la s. classica a due valori (vero, falso). Un modello classico M per un linguaggioformale L è una coppia <I, D> costituita da una funzione d’interpretazione I e da un insieme non vuoto (finito ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] le regole logiche per costituire le dimostrazioni, il programma di Hilbert richiedeva inevitabilmente uno studio accurato dei linguaggiformali e la formalizzazione della logica. Inoltre, il programma di Hilbert segnò l’avvio di una branca importante ...
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Logico, matematico e filosofo di origine polacca (Varsavia 1901 - San Francisco 1983), naturalizzato statunitense. Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola logica polacca, fu autore di fondamentali [...] sulla semantica dei linguaggiformali, precisando i concetti di verità e di conseguenza logica e delimitandone il valore assoluto. Si occupò anche di teoria degli insiemi, topologia, algebra, geometria e di varie questioni di logica formale.
Vita e ...
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semantica
Silvio Bozzi
Studio delle proprietà delle teorie e dei linguaggiformali che, nella logica matematica, riguardano i rapporti tra espressioni linguistiche e loro interpretazioni. In questo [...] di Alfred Tarski degli anni Venti del secolo scorso in cui vengono definite, per ampie classi di linguaggi, nozioni centrali come quelle di interpretazione, denotato, verità, soddisfazione, definibilità, modello e conseguenza logica. Tutti questi ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] teorici sono riconducibili a quello dell’appartenenza di una stringa a un linguaggio.
Linguaggio di programmazione
Insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un calcolatore affinché esegua compiti ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] tra gli elementi tematici e il piano della loro resa formale, sono oggi analizzati in relazione a diverse questioni, come quelle sociali ed estetiche differenti diffondendo cioè valori, linguaggi e tematiche radicati o appartenenti a una specifica ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] della "vera" scienza l'individuazione di leggi formali, valide per classi di fenomeni. Alla un orientamento che ha cercato di attuare una "svolta" o, per usare il linguaggio di N. Goodman, una "riforma" della f.: una nuova concezione della sua ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] quindi un altro desideratum, che concerne gli aspetti ‛formali' dell'ideale di scienza: 3) i metodi d Beyond the edge of certainty, Englewood Cliffs 1965.
Egidi, R., Il linguaggio delle teorie scientifiche, Napoli 1979.
Espagnat, B. d', À la ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] politico ideale, e si avvale di una pluralità di linguaggi (politico, filosofico, pedagogico, architettonico, ecc.) in un poi in Inghilterra nel 1924. Quest'opera ripete dal lato formale molti dei tratti essenziali del genere utopico: vi è infatti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...