Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] luogo a processi di autoreattività. Nello stesso tempo le cellule possono essere selezionate per l'ingresso negli organi linfatici periferici preposti alla codificazione e diventare linfociti T e B maturi, capaci di rispondere agli antigeni.
Origine ...
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mitogeno
Fattore di crescita, ossia segnale extracellulare capace di indurre la duplicazione e la proliferazione cellulare. I mitogeni svolgono un ruolo fondamentale durante il processo di sviluppo embrionale [...] dalla massa del tumore primario; (b) invasione del tessuto connettivo locale e dei vasi sanguigni e linfatici; (c) disseminazione ematica o linfatica; (d) arresto in una nuova sede; (e) fuoriuscita dai vasi e invasione del nuovo territorio; (f ...
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Nome comune di diversi Nematodi Spiruridi della superfamiglia Filarioidei; vermi sottili, allungati, filiformi, di dimensioni varie (fino a parecchi centimetri di lunghezza). Hanno bocca terminale priva [...] migrano nella proboscide donde penetrano, attraverso la ferita prodotta dall’insetto, nel circolo sanguigno e di qui negli organi linfatici, nei quali raggiungono lo stato adulto. La specie è diffusa in Asia, Africa, America e Australia. b) Loa loa ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] , come nel caso di William Hewson (1739-1774), un brillante studioso della parte corpuscolata del sangue e dei vasi linfatici nell'uomo e nei pesci.
In sintonia col programma stabilito nel secolo precedente, il problema principale degli anatomisti fu ...
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cellula dendritica
(*)
Cellula che appartiene al sistema immunitario e ha la funzione di presentare l’antigene ai linfociti B e T. Le cellule dendritiche nascono dalle cellule staminali emopoietiche [...] per fagocitosi e processato da parte della cellula; quest’ultima migra dal tessuto non linfoide verso gli organi linfatici secondari (linfonodi, milza), le proteine antigeniche ottenute con la degradazione del patogeno vengono quindi esposte al fine ...
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metastasi
Tumori secondari che si formano per localizzazione a distanza di cellule che si distaccano dal tumore primitivo e migrano in altra sede. In questo processo sono coinvolte diverse proteine, [...] ; le caratteristiche anatomiche dei distretti circolatori impegnati spiegano la localizzazione preferenziale dei singoli tumori in stazioni linfatiche e organi determinati. Nella maggior parte dei tumori sono le metastasi diffuse ai diversi organi a ...
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Biologia e medicina
La risposta funzionale con cui l’organismo risponde a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura.
I meccanismi dello s. sono stati descritti per la prima volta da [...] ’ingrossamento delle ghiandole surrenali; la marcata riduzione del timo, della milza, dei linfonodi e di altri organi linfatici; sanguinamenti e ulcere profonde nello stomaco e nel duodeno. Numerosi altri cambiamenti avvengono in animali sottoposti a ...
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I fagociti, cioè le cellule che con movimenti ameboidi di tutto o di parte del loro protoplasma inglobano e digeriscono microrganismi, corpi estranei, altre cellule dello stesso organismo destinate alla [...] dei globuli rossi senescenti per il continuo ricambio del sangue. Analoghe a queste sono le cellule dei seni linfatici, le cellule del Kupffer del fegato, le cellule avventiziali pericapillari, ecc. Dietro particolari stimoli (flogistici) ogni ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] tipi di linfociti sono circolanti nel sangue e nella linfa, ma la loro distribuzione anatomica è diversa nei vari tessuti linfatici (tab. 2).
I linfociti B stimolati dall'antigene e le plasmacellule da essi derivati producono anticorpi. I linfociti T ...
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Biologo (Coblenza 1801 - Berlino 1858); la più grande personalità della biologia tedesca nella prima metà dell'Ottocento. È ritenuto il creatore della fisiologia moderna e il più grande fisiologo di tutti [...] sullo sviluppo dell'apparato genitale e dai lavori morfo-fisiologici sulle radici spinali, sul sangue e sui «cuori linfatici». Chiamato a Berlino nel 1833, M. dava inizio alla pubblicazione di quello Handbuch der Physiologie des Menschen für ...
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linfatico
linfàtico agg. [der. di linfa; cfr. il lat. lymphatĭcus «idrofobo, furioso»] (pl. m. -ci). – 1. In anatomia, della linfa, che si riferisce alla linfa: sistema l., il complesso degli elementi anatomici che nell’uomo, e nei vertebrati...
linfatismo
s. m. [der. di linfatico]. – Termine tradizionale della medicina costituzionalistica per indicare uno stato distrofico, con manifestazioni cliniche più frequenti nell’infanzia e in soggetti a costituzione longilinea e astenica,...