S'intende per edema o idrope (dal gr. ὕδωρ "acqua") una soverchia raccolta di liquido trasudato dalle pareti vasali negl'interstizî dei tessuti o nelle cavità sierose del corpo, non accompagnata da fenomeni [...] si possono produrre edemi con la sola occlusione venosa in certi territorî. La chiusura sperimentale, o da malattie spontanee, dei vasi linfatici d'una parte, non basta di regola per dare edemi: solo nel caso d'una compressione, p. es. da tumore, del ...
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GIANNUZZI, Giuseppe
Arturo Castiglioni
Medico, nato ad Altamura (Bari) nel 1839, morto a Siena l'8 marzo 1876. Divenne aiuto di M. Schiff nell'istituto di fisiologia fiorentino nel 1865 e nel 1867 ebbe [...] la cattedra di fisiologia all'università di Siena. Nelle sue ricerche sulla ghiandola sottomascellare dimostrò l'origine dei canali linfatici in quest'organo; scoprì i corpi semilunari che sono ormai generalmente indicati col suo nome, e portò nuovi ...
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Questo termine nella patologia umana e degli animali viene adoperato per processi morbosi differenti; così significa la localizzazione cutanea della morva prodotta dal Bacillus mallei e le infiammazioni [...] purulente dei vasi e dei ganglî linfatici nel farcino bovino, streptotricosi cronica causata dalla Streptothrix farcinica Nocardii (lymphangioitis farciminosa bovis) e nel farcino criptococcico o farcin de rivière, farcin d'Afrique, saccaromicosi ...
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Infiammazione acuta della pelle (a livello del derma) e anche delle mucose, determinata dallo streptococco e caratterizzata da arrossamento che si sposta e tende a diffondersi, via via che regredisce nella [...] in seguito a ferite o altre lesioni cutanee, talora di minima entità. L’e. si diffonde attraverso i vasi linfatici e clinicamente si manifesta oltre che con vivo rossore, con più o meno lieve tumefazione dell’area interessata, coesistono sintomi ...
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vascolare biologia In anatomia comparata, apparato v., sistema di canali o vasi destinati a portare sotto forma liquida (sangue e linfa nei Vertebrati, emolinfa negli invertebrati superiori) i materiali [...] , che in tal modo vengono anche approvvigionate di acqua (➔ circolazione). Vascolarizzazione La distribuzione dei vasi sanguigni (o linfatici) oppure l’irrorazione sanguigna. Tunica v. (o vascolosa) È così chiamata, nei Vertebrati, la coroide.
In ...
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filariosi
Infestazione da filaria. La f., rarissima in Europa, è relativamente frequente nelle zone tropicali e subtropicali dell’Africa, Asia, America, Oceania, e interessa l’uomo e vari animali, manifestandosi [...] Wuchereria e Loa, che determinano l’ostruzione o la rottura dei vasi linfatici, possono dar luogo a adenolinfoceli, varicoceli linfatici, versamenti chilosi (chiluria, chilotorace, ascite chilosa), elefantiasi variamente localizzate (arti, mammelle ...
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tonsilla
Organo, o formazione, costituito da tessuto linfatico. In senso assoluto per t. si intende la t. palatina, organo pari e simmetrico situato all’istmo delle fauci, tra i pilastri palatini, che [...] sbocco della tuba uditiva; la t. linguale è situata alla base della lingua; la t. laringea è un accumulo di noduli linfatici situati nello spessore della mucosa laringea a livello del ventricolo. La t. appendicolare di Aschoff è un ammasso di tessuto ...
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suppurazione
Processo di formazione del pus; consegue a infiammazione da germi ed è caratteristica di ascessi, flemmoni, osteomieliti, ecc. La s. avviene quando una flogosi è batterica, sostenuta da [...] di globuli bianchi della serie granulocitica; è favorita dalle condizioni anatomiche dei tessuti e degli organi in cui si sviluppa: in partic., dalla ricchezza di vasi linfatici, dalla lassità del tessuto, dalle condizioni caldo-umide dell’organo. ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] in un tessuto nel quale i linfociti vergini non possono migrare, a causa del loro peculiare modo di ricircolazione tra linfatici e sangue.
Nelle malattie autoimmuni (v. immunopatologia, App. V e in questa Appendice), la tolleranza viene rotta e cloni ...
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Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] assumono goccioline di grasso ed emigrano nell'interno dei chiliferi. La mucosa del tenue contiene un gran numero di noduli linfatici; hanno il volume d'un grano di miglio ma in singole regioni (specie nell'ileo) si riuniscono in aggregati di ...
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linfatico
linfàtico agg. [der. di linfa; cfr. il lat. lymphatĭcus «idrofobo, furioso»] (pl. m. -ci). – 1. In anatomia, della linfa, che si riferisce alla linfa: sistema l., il complesso degli elementi anatomici che nell’uomo, e nei vertebrati...
linfatismo
s. m. [der. di linfatico]. – Termine tradizionale della medicina costituzionalistica per indicare uno stato distrofico, con manifestazioni cliniche più frequenti nell’infanzia e in soggetti a costituzione longilinea e astenica,...