MICROCIRCOLAZIONE
Claudio Allegra
In angiologia, m. (o microcircolo) è termine che designa il complesso dei vasi minori della circolazione sanguigna, nei quali hanno sede gli scambi emotessutali.
Nell'evoluzione [...] e poi, per la presenza di una tonaca muscolare più esile di quella delle arteriole, in venule muscolari.
I vasi linfatici prendono origine negli spazi interstiziali, hanno pareti molto sottili, costituite da uno strato di cellule endoteliali e da una ...
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Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, [...] perfezione la tecnica della iniezione dei vasi con materie colorate, e con tale accorgimento riuscì a descrivere le valvole dei vasi linfatici e le disposizioni dei vasi in seno a vari organi. Di particolare importanza furono anche le ricerche di A.M ...
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Città inglese, nel Derbyshire, situata a 305 m. s. m., a km. 57,92 a N.O. di Derby, con 15.641 abitanti (1921). È stazione idrominerale. Possiede acque a lieve termalità, ricchissime d'azoto, che s'impiegano [...] . Vi si curano la gotta, la diatesi urica, le calcolosi renali e vescicali, le varie forme di reumatismo cronico, la sciatica, gli stati anemici, linfatici e scrofolosi. V'ha pure una sorgente ferruginosa. È provvista di varî stabilímenti di cura. ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. [...] crasso dalla valvola ileocecale. Esso aderisce per il suo margine posteriore all’estremo del mesentere, dal quale riceve vasi sanguiferi e linfatici insieme a rami nervosi. Ha la lunghezza approssimativa di 7 m e il diametro di circa 3 cm. Nel cavo ...
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Disciplina biomedica integrata che studia le relazioni esistenti tra comportamento, risposta neuroendocrina agli stimoli dell’ambiente esterno o provenienti dallo stesso organismo, e attivazione del sistema [...] catena delle reazioni nervose e comportamentali, e il sistema endocrino a quello immunitario. L’innervazione di organi linfatici, l’esistenza di molecole ormonali e neuropeptidi in grado di raggiungere vari recettori (➔) di membrana, la dimostrazione ...
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Detta anche pachidermia acquisita, consta d'un ispessimento ipertrofico della pelle e del tessuto sottocutaneo. V'è una forma d'elefantiasi dei paesi tropicali e subtropicali a carattere endemico; in Europa [...] 'elefantiasi non esiste e qualche caso eccezionale pare sia sostenuto da altre cause che possono bloccare alcuni vasi linfatici. Si stabilisce un'infiammazione ipertrofizzante cronica del tessuto connettivo fibroso del territorio in cui è prodotta la ...
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LANGER, Karl
Agostino Palmerini
Anatomico e zoologo, nato il 15 aprile 1819 a Vienna, ivi morto il 7 dicembre 1887. Si laureò in medicina a Vienna nel 1842, successivamente fu professore di zoologia [...] sistematica e topografica, fece importanti ricerche anatomiche sulle articolazioni, sulla muta dei peli, sui capillari e il muscolo ciliare dei Cefalopodi, sull'accrescimento dello scheletro, sui visceri pelvici, sui vasi linfatici degli Anfibî, ecc. ...
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filaria
Verme nematode, appartenente alla famiglia dei Filaridi, parassita dell’uomo e causa di malattie (filariosi). Le f., diffuse in Asia, Africa, America e Australia, sono molto sottili e di dimensioni [...] sistema emolinfatico. Tra le specie più note: Wuchereria (o F. bancrofti), che si localizza nelle linfoghiandole e nei vasi linfatici dell’uomo, determinando gravi disturbi; Loa (o F. loa), detta anche verme dell’occhio, perché spesso giunge sotto la ...
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Organo a struttura linfatica e vascolare associato al sistema circolatorio.
Anatomia comparata
Nell’embrione la m. si origina da un ammasso di cellule mesenchimali situate in un ispessimento del mesenterio [...] stroma di sostegno è compreso il tessuto proprio della m., cioè la polpa splenica, o polpa rossa, e i noduli linfatici (o corpuscoli del Malpighi), i quali nel loro insieme costituiscono la polpa bianca.
La m. esplica molteplici e complesse funzioni ...
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Nella denominazione comune di anatomia umana si comprendono varî rami, ciascuno dei quali per la vastità del suo contenuto rappresenta una disciplina a sé. I rami di maggiore rilievo nell'insegnamento [...] ottenuti risultati specialmente per i tumori del canale gastro-enterico, dell'utero, della mammella, dello scheletro, degli organi linfatici.
Man mano che procede la maturazione scientifica, si afferma la tendenza, in questo come in altri rami della ...
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linfatico
linfàtico agg. [der. di linfa; cfr. il lat. lymphatĭcus «idrofobo, furioso»] (pl. m. -ci). – 1. In anatomia, della linfa, che si riferisce alla linfa: sistema l., il complesso degli elementi anatomici che nell’uomo, e nei vertebrati...
linfatismo
s. m. [der. di linfatico]. – Termine tradizionale della medicina costituzionalistica per indicare uno stato distrofico, con manifestazioni cliniche più frequenti nell’infanzia e in soggetti a costituzione longilinea e astenica,...