MORVA (lat. scient. malleus; fr. morve, farcin; sp. muermo; ted. Rotzkrankheit; ingl. glanders)
Nino BABONI
Agostino PALMERINI
Malattia infettiva e contagiosa, in modo speciale dei solipedi (ma anche [...] o ematogena i tessuti e organi maggiormente predisposti, specialmente il tessuto polmonare, la mucosa nasale, i ganglî linfatici, i vasi linfatici della cute e del connettivo sottocutaneo. La mucosa nasale però è più del polmone esposta all'infezione ...
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PEYER, Johann Konrad
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Sciaffusa (Svizzera) il 26 dicembre 1653, morto ivi il 29 febbraio 1712. Studiò a Basilea e a Parigi e si laureò a Basilea nel 1687; divenne quindi [...] . Si dedicò con grande passione a ricerche anatomiche e a lui si devono la scoperta e la descrizione dei noduli linfatici dell'intestino tenue che portano il suo nome. La scoperta è pubblicata nell'opera Exercitatio anatomico-medica de glandulis ...
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In anatomia umana, canale o vaso di calibro ridottissimo.
C. sanguiferi Costituiscono una fitta rete intercalata tra le terminazioni delle arteriole e le radici delle venule. Hanno calibro assai esile: [...] si sviluppano abbondantemente nel tessuto di granulazione.
C. biliferi Canalicoli biliari.
C. linfatici I vasi che formano le reti linfatiche iniziali.
L’osservazione microscopica dei c. ( capillaroscopia), mediante il capillaroscopio o anche ...
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linfografia
Esame strumentale (detto anche linfangiografia), che permette la visualizzazione radiografica delle vie e delle stazioni linfatiche di alcuni distretti dell’organismo (arto superiore, arto [...] inferiore, mediastino, ecc.). Si esegue iniettando lentamente un mezzo di contrasto opaco liposolubile in un vaso linfatico del dorso della mano o del piede, previamente visualizzato mediante particolari sostanze coloranti. Con radiogrammi seriati si ...
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Anatomia
Elemento istologico o piccola formazione. In particolare, terminazione sensitiva per la ricezione di stimoli tattili, termici e dolorifici: c. di Pacini, di Ruffini, di Golgi; c. del gusto o [...] di ghiandole (per es., paratiroidi) endocrine che immettono il secreto direttamente dalle cellule nei vasi sanguigni o linfatici. Elementi corpuscolati (o morfologici o figurati) del sangue Sono le cellule e le formazioni di derivazione cellulare ...
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È l'infiammazione acuta delle ghiandole linfatiche che può essere dovuta a diversi agenti morbosi (v. linfatico, sistema). Sono particolarmente note le due forme seguenti, l'una nella patologia umana, [...] venerea dei genitali. È dovuta a migrazione del germe specifico (streptobacillo di Ducrey) dal focolaio primitivo, attraverso i linfatici, con arresto in una ghiandola ove dà luogo ad un processo d'infiammazione acuta con suppurazione e costituzione ...
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epidurite
Infiammazione acuta o cronica del connettivo dello spazio epidurale spinale (quello compreso tra le strutture osteo-legamentose esternamente e la dura madre internamente, che circonda il midollo [...] coinvolge, all’interno di quest’area, il tessuto adiposo e quello connettivo, le arterie, le vene e i vasi linfatici. Le cause sono: propagazione di un processo suppurativo delle vertebre, metastasi di focolai settici, traumi della colonna vertebrale ...
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immunitàrio, sistèma In medicina, insieme di organi (milza, midollo osseo, linfonodi, timo, tonsille ecc.), tessuti e cellule circolanti, distribuiti in tutto il corpo e in comunicazione tra loro, in grado [...] , parassiti e molecole da loro prodotte (gli antigeni). Gli organi sono collegati tra loro da numerosi vasi linfatici che permettono la circolazione delle cellule e delle molecole del sistema immunitario. Le cellule deputate alla difesa immunitaria ...
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Nella fisiologia dell'uomo e degli animali questo termine designa il complesso dei fenomeni dovuti al movimento del sangue e, in generale, dei liquidi nutritizî. Nella fisiologia delle piante lo stesso [...] nei due tronchi principali: il canale o dotto toracico che sbocca nella vena succlavia sinistra, e il tronco linfatico destro che sbocca nella vena succlavia destra.
La circolazione nei varî gruppi animali. - La circolazione sanguigna nel modo ...
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ORTH, Johannes
Agostino Palmerini
Anatomopatologo, nato a Wallmerod (Nassau) il 14 gennaio 1847, morto a Berlino il 13 gennaio 1923. Laureatosi nel 1870 a Bonn, conseguì la libera docenza in anatomia [...] insegnato a Gottinga dal 1878.
Ha lasciato importanti lavori sulle malattie infettive (tubercolosi, endocardite), sui linfatici intestinali, ecc. Scrisse: Compendium der pathologisch-anatomische Diagnostik (Berlino 1876; 8ª ed., 1917); Cursus der ...
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linfatico
linfàtico agg. [der. di linfa; cfr. il lat. lymphatĭcus «idrofobo, furioso»] (pl. m. -ci). – 1. In anatomia, della linfa, che si riferisce alla linfa: sistema l., il complesso degli elementi anatomici che nell’uomo, e nei vertebrati...
linfatismo
s. m. [der. di linfatico]. – Termine tradizionale della medicina costituzionalistica per indicare uno stato distrofico, con manifestazioni cliniche più frequenti nell’infanzia e in soggetti a costituzione longilinea e astenica,...