Eroe della mitologia greca, venerato soprattutto a Corinto e in Licia, figlio di Posidone, con il quale è connesso nel culto. Spesso B. è accompagnato da Pegaso, il cavallo alato, sul quale combatté e [...] vinse la Chimera, assistito da Posidone, che lo protesse poi in tutte le sue vicende ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Ικάδιος o Εἰκάδιος) Mitico figlio di Apollo e della ninfa Licia; diede al paese natio il nome della madre e vi fondò la città di Patara, con un oracolo di Apollo. Partito per l’Italia, naufragò [...] e fu trasportato da un delfino ai piedi del Parnaso, dove fondò Delfi. Secondo un’altra versione I. sarebbe stato fratello di Iapige ...
Leggi Tutto
Scrittore cristiano (m. forse martire nel 311), ritenuto vescovo di Olimpo (Licia) o d'altra sede. Delle opere di M., l'unica conservata integralmente nel greco originale è il Συμπόσιον ἢ περὶ ἁγνείας [...] ("Simposio o della castità"), dialogo che vuol essere un contrapposto del Simposio platonico e che costituisce anche la prima opera cristiana sulla verginità. Altre opere di M., di cui si hanno frammenti ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Αρτεμίσιον) Nome dato anticamente a vari promontori che ospitavano un santuario di Artemide. Oltre a quelli in Licia e in Spagna, il più noto è quello in Eubea dove, nel 480 a.C., si combatté una [...] battaglia navale tra la flotta persiana e quella greca ...
Leggi Tutto
Della sua vita nulla si sa di certo; la tradizione gli attribuisce atti e vicende di due distinti vescovi della Licia: N. di Mira (forse sec. 4º) e N. di Pinara (m. 564). Il culto e il racconto dei miracoli [...] che ne fanno il taumaturgo per eccellenza (la dote alle tre fanciulle pericolanti; la tempesta sedata; i tre giovanetti tagliati a pezzi e risuscitati, ecc.) acquistarono grande importanza in Oriente col ...
Leggi Tutto
(dal gr. Λύκειος o Λύκιος) Nella mitologia greca, epiteto di Apollo, variamente spiegato: collegato al termine «lupo» (λύκος) o al trasporto del dio, subito dopo la nascita, in Licia (Λυκία) o infine [...] alla sua natura di divinità solare (dalla radice λευκ-, λυκ- «candore, luce»).
Ad Apollo L. era dedicato un santuario in una località a E di Atene alle pendici meridionali del Licabetto. Il luogo era ampio ...
Leggi Tutto
(gr. Λύκος) Eroe attico, uno dei 4 figli di Pandione, fratello di Egeo; scacciato da questo dall’Attica, si rifugiò in Messenia; gli si attribuì la fondazione del culto di Apollo Licio. Secondo un’altra [...] versione sarebbe emigrato in Licia, che prese da lui il nome. ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] di A. e del nome della madre Leto, che parrebbe connesso con il lada delle iscrizioni licie. Si è pensato anche a un’origine settentrionale per le relazioni con gli Iperborei, presso i quali secondo le tradizioni delfiche A. si ritirava durante l ...
Leggi Tutto
(gr. Λητώ) Dea greca. Figlia del Titano Ceo e della Titanide Febe, generò da Zeus Apollo e Artemide. Dovendo dare alla luce i due gemelli, andava in cerca di un luogo che le desse asilo, negatole dovunque [...] leggende narrano che L., in forma di lupa, si era recata a Delo dal paese degli Iperborei, e parlano del suo soggiorno in Licia, dove i pastori, che avevano voluto impedire alla dea di bagnare nello stagno i figli, erano stati mutati in rane. Fra gli ...
Leggi Tutto
PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] papa Silverio, vescovo di Roma eletto come successore di Agapito (giugno 536) e successivamente deposto ed esiliato a Patara in Licia nel marzo 537 (Liberatus, Brev. 22, p. 137, 19-21).
Nel medesimo anno Pelagio, su richiesta dell’imperatore, prese ...
Leggi Tutto
licere
lìcere v. impers. [dal lat. licēre "essere lecito"] (usato solo alla 3a pers. sing. dell'indic. pres., lice), poet. – Essere lecito, permesso, in quanto concesso dalle leggi morali o (impropriamente) dal destino: Né più si brama, né...
liceita
liceità s. f. [der. del lat. licere «esser lecito»]. – L’esser lecito, la condizione di ciò che è lecito: sostenere, mettere in dubbio la l. di un atto, di un comportamento.