Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] una civiltà vera e propria. La frequentazione con il testo sacro ha sviluppato una coscienza dell'umanità in cui il liberoarbitrio e l'onniscienza divina convivono senza cadere in contraddizione.
Centrale, nel pensiero dell'ebraismo, è l'idea della ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] la riforma luterana, insistendo sull’assoluta incapacità per l’uomo peccatore di compiere o. buone, negò al liberoarbitrio ogni possibilità di compiere materialmente il bene.
Scienza militare
O. fortificata Ogni apprestamento militare atto ad ...
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Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di c. si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni [...] calvinista riprende alcune tesi fondamentali del luteranesimo (la Scrittura come unica regola di fede, la negazione del liberoarbitrio, la giustificazione per fede senza le opere), aggiungendovi le dottrine elaborate da Calvino, che fanno perno ...
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Successore (m. Roma 440) di Celestino I. Prete romano, ebbe per un certo tempo fama di essere favorevole a Pelagio; fu destinatario di una lettera di s. Agostino sulla grazia preveniente e sul liberoarbitrio; [...] fu eletto papa nel 432. Rimase neutrale nella disputa pelagiana e semipelagiana, e svolse opera conciliativa nella vertenza nestoriana. Fece edificare sull'Esquilino la basilica da lui dedicata alla Vergine, ...
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Movimento teologico, religioso e politico. Il g. prende nome da Giansenio (forma italianizzata del nome di Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, [...] Innocenzo X, la cui bolla Cum occasione (1653) condannava come ereticali le sue posizioni sulla grazia e sul liberoarbitrio, sul peccato universale e sulla redenzione.
La dottrina
Giansenio estremizzava l'idea di Agostino secondo cui l'uomo, dopo ...
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Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); [...] la produzione più propriamente teologica: Elucidarium sive dialogus de summa totius christianae religionis; Inevitabile seu de liberoarbitrio; Eucharisticon de Corpore Domini; Cognitio vitae de Deo et aeterna vita (operetta erroneamente attribuita a ...
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Teologo ed erudito gesuita (Orléans 1583 - Parigi 1652). A diciannove anni prof. di filosofia nell'università di Bourges, successivamente di retorica a Reims e a La Flèche, di teologia a Parigi (Collegio [...] , 1633-34) completate dalle note Tabulae chronologicae (1628), e intervenne nella polemica giansenista contro Giansenio (De liberoarbitrio e De pelagianorum et semipelagianorum haeresi, 1643) e Arnauld, conducendo la sua confutazione su una larga ...
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Indirizzo teologico musulmano. La sua origine va ricercata nelle lotte politiche dell’inizio dell’8° sec. d.C. (1°-2° dell’egira). I suoi principali dogmi furono: l’affermazione del liberoarbitrio umano; [...] la negazione della esistenza ab aeterno degli attributi di Dio; l’eternità delle pene infernali per i peccatori rei di gravi peccati, anche se musulmani; la negazione della visione di Dio anche nella vita ...
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Nel linguaggio teologico musulmano, il decreto di Dio ab aeterno circa gli avvenimenti del mondo, e quindi la predeterminazione divina degli atti umani. Qadariti furono detti i seguaci della scuola teologica [...] musulmana (Qadariyya) che pose al centro della sua speculazione il problema del q., negando il determinismo e affermando il principio del liberoarbitrio dell’uomo. ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] lo incoraggiò con l'invio di 200 fiorini tramite Lorenzo Campeggi (ibid., n. 1438). La pubblicazione del De liberoarbitrio rappresentò un importante successo su questa strada. Intanto, in Curia si avvertiva sempre più netto l'influsso di personalità ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...