Per quanto fossero note da tempo, le proprietà analgesiche del freddo sono state utilizzate solo molto recentemente nella pratica chirurgica, dopo cioè che Temple Fay ebbe dimostrato l'azione antiflogistica [...] seriamente i tessuti. Nelle parti raffreddate si stabilisce un abbassamento del metabolismo basale in tutto simile al letargo: ciò consente, ove necessario, il mantenimento prolungato anche per giorni di uno stato locale di ischemia (applicazione ...
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. Nome spesso usato per un gran numero di serpenti molto diversi fra loro, ma più esattamente riservato ai rappresentanti del genere Coluber L. sensu stricto. Anche di questo si conoscono nondimeno oltre [...] e si vede spessissimo sugli alberi. Si nutre di piccoli mammiferi oppure di uccelli e delle loro uova; ha un lungo letargo invernale e l'epoca dell'accoppiamento piuttosto tardiva.
Questo genere ha dato il nome ad una famiglia di Ofidî, i Colubridi ...
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TASSO (dal lat. taxus; lat. scient. Meles; fr. blaireau; sp. tejón; ted. Dachs; ingl. badger)
Oscar De Beaux
Genere di mustele che dà il nome alla sottofamiglia omonima (lat. scient. Melinae Bonaparte, [...] tane, munite di varie uscite in caso d'allarme, oltre quella d'uso abituale. Durante il freddo cadono in letargo, spesso interrotto. Si muovono generalmente con una certa lentezza, ma sono anche capaci di movimenti rapidissimi; saltano assai bene ...
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MURANO (lat. Amurianum; A. T., 22-23)
Elio MIGLIORINI
Gino FOGOLARI
Roberto CESSI
Località della Laguna veneta, che dal dicembre 1923 fa parte del comune di Venezia, a N. di questa città, con cui [...] splendore nella prima metà del sec. XVI. Ridotta nei primi decennî dell'Ottocento a grande miseria, è stata risvegliata dal suo letargo a partire dalla seconda metà di quel secolo per la volontà di Antonio Salviati e di altri suoi concittadini, che ...
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È il Cobra egiziano, serpente famoso per l'importanza e l'alto significato che aveva nella religione dell'antico Egitto. Come le altre specie del genere Naja, ha la capacità di mantenere eretta la parte [...] considerevole larghezza, è molto sensibile al freddo, e nei mesi invernali rimane nascosto in uno stato di semi-letargo dentro buche sotto terra. Non è spontaneamente aggressivo, ma molto facilmente irritabile; alla minima eccitazione si drizza sulla ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] un'altezza di 1.700 metri circa s.l.m. Spesso milioni di questi insetti si concentrano in luoghi favorevoli per il letargo invernale, sotto legni o pietre.
3. Pesci
Se pensiamo alle migrazioni dei Pesci, vengono in mente soprattutto due esempi famosi ...
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secolo
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nelle Rime, nelle accezioni che gli sono tuttora proprie o che, pur essendo ormai quasi del tutto cadute dall'uso, avevano larga diffusione [...] impresa, che la cronologia medievale datava al 1223 a.C. (per l'interpretazione, assai controversa, di tutto il passo, v. LETARGO).
Con valore più indeterminato, in espressione che indica " lungo spazio di tempo ", in Pd VII 29 [per il peccato di ...
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RICCIO (lat. scient. Erinaceus L., 1758; fr. hérisson; sp. erizo; ted. Igel; ingl. hedgehog)
Oscar De Beaux
Genere più noto e caratteristico della famiglia degli Erinaceidi o Ricciformi (Erinaceidae [...] e tra il pietrame, nei giardini. Essi subiscono, nelle località fredde, oppure nelle località molto aride, un letargo invernale, e, rispettivamente, un letargo della siccità. Si conoscono 77 specie e sottospecie di Ricci, diffuse in Africa, in Asia e ...
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NOTORITTO (dal gr. νότος "sud" e ὀρύκτης "scavatore"; lat. scient. Notoryctes Stirling 1891; fr. notorycte; ted. Beutelmaulwurf; ingl. marsupial mole)
Oscar De Beaux
Genere di marsupiale poliprotodonte, [...] a 5-8 cm. Dalla superficie e fa ogni tanto brevi apparizioni all'aperto: si nutre d'insetti, particolarmente di formiche e delle loro larve e crisalidi: nell'inverno invece scompare, probabilmente in profondità maggiori, e va forse in letargo. ...
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Genere di Chirotteri della famiglia Vespertini. Forma generale leggiera e delicata, con coda lunga circa quanto la testa più il tronco, ed ali lunghe e strette. Lo spazio pressoché nudo, nel quale si aprono [...] sulle spalle e sull'addome. Vola rapidamente, preferisce la caccia in luoghi alberati, non teme il freddo e subisce un letargo con interruzioni, in luoghi poco riparati. In Italia non è particolarmente frequente. L'altra specie è limitata all'India ...
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letargo
s. m. [dal lat. lethargus, gr. λήϑαργος, comp. di λήϑη «oblio» e ἀργός «inerte»] (pl. -ghi). – 1. a. In biologia, periodo di vita latente trascorso da animali diversi (soprattutto vertebrati omeotermi) in seguito a condizioni ambientali...
letargia
letargìa s. f. [dal gr. ληϑαργία, lat. lethargĭa; v. letargo]. – 1. In medicina, stato di sonno patologico profondo, spesso invincibile, durante il quale si ha atonia muscolare e perdita della sensibilità; può essere causato da isterismo...