Donna di Mileto che, recatasi ad Atene non molto dopo il 450 a. C., convisse con Pericle dal quale ebbe un figlio, Pericle il giovane. I poeti comici insinuano che la guerra di Atene contro Samo (440) [...] , sarebbero stati voluti da Pericle per istigazione di Aspasia. Certo è che nel 432 A. subì un processo per empietà e lenocinio, dal quale però uscì assolta. La tradizione antica su di lei è discorde: i comici la vituperano, Platone e Senofonte la ...
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CACCIANEMICI, Venedico
Augusto Vasina
Personaggio di rilievo nella Bologna tardo-comunale, la cui fortuna storica si deve per gran parte, però, ai versi della Commedia dantesca (Inf., XVIII, 40-66), [...] tal caso non apparirebbe più del tutto casuale e gratuito che alcuni commentatori di Dante insistano a datare al 1273 l'atto di lenocinio compiuto dal C. nei confronti della sorella e a favore di Obizzo II d'Este.
Sta di fatto che le relazioni sempre ...
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PASSAGLIA, Augusto
Silvestra Bietoletti
– Nacque a Lucca il 1° maggio 1837 da Francesco, argentiere, e da Maria Chicca.
Il padre lo avrebbe voluto avviare al proprio mestiere, ciò non di meno dal 1852 [...] «quella ridda fantastica di cose strane e volgari» che umiliavano «le antiche severe forme del gotico, con tutto il lenocinio» (1888, 1952, p. 140) dell’età moderna.
Nel 1902 partecipò, senza successo, al concorso per la tomba di Gioacchino ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] , con la costante osservanza del principio che ad maiorem Dei gloriam possono essere impiegati anche gli strumenti di un lenocinio stilistico e rettorico giunto ormai alla sua estrema maturità. Il B. si distingue dagli altri suoi correligionari forse ...
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BUONAIUTI, Baldassarre, detto Marchionne (Marchionne di Coppo Stefani)
SSestan
Cronista fiorentino, nacque a Firenze nei primi mesi del 1336, figlio di Coppo Stefani de' Buonaiuti e della sua seconda [...] (rubr. 568, 581, 623, 665, 801).
Lo stile del B. è, conformemente alla sua modestissima cultura letteraria, privo di ogni lenocinio d'arte; è popolaresco, talvolta rozzo, ricco di anacoluti, ma vigoroso, pronto a cogliere le cose nel loro essenziale ...
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lenocinio
lenocìnio s. m. [dal lat. lenocinium, der. di leno -onis «lenone»]. – 1. L’attività di chi favorisce, soprattutto se a scopo di lucro o interesse, amori considerati illeciti facendosene intermediario; ruffianesimo. In diritto penale,...