BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] elettrizzazione per strofinìo, avvenuta agli inizi del '700, e avendo acquisito alla metà del secolo la cosiddetta "bottiglia di Leida", si erano orientati verso la sistemazione teorica del nuovo capitolo della fisica. L'opera di G. B. Beccaria aveva ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] rese possibile confrontarsi con i suoi contemporanei su scala europea e ciò finì col rassicurarlo sul proprio valore. A Leida conobbe anche Albert Einstein, che gli dimostrò grande interesse e simpatia, come risulta da una lettera che egli scrisse ...
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BINA, Andrea (al secolo Giuseppe)
Mario Gliozzi
Nato a Milano il 1º genn. 1724 da Francesco, militare, compì i primi studi nel seminario della città e apprese dal padre le lingue francese e tedesca; [...] dagli effetti fisiologici della scarica della bottiglia di Leida, recentemente (1745) scoperta, avevano finito per credere ricevuta dagli esseri viventi dalla scarica della bottiglia di Leida: secondo lui, il fluido elettrico contenuto nelle viscere ...
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FUSINIERI, Ambrogio
Paolo Campogalliani
Nacque a Vicenza il 10 febbr. 1775 da Giovan Battista e da Domenica Bonariva. Il padre, avvocato, avviò il figlio, unico maschio, alla professione forense, iscrivendolo [...] particelle ponderabili sottilissime. Dalla minuziosa osservazione degli effetti di scariche elettriche ottenute da una bottiglia di Leida e da macchine elettriche trasse la conclusione che la scintilla elettrica non è costituita, come prevalentemente ...
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MARCONI, Guglielmo
Maria Grazia Ianniello
Nacque il 25 apr. 1874 a Bologna, da Giuseppe, facoltoso proprietario terriero, e da Annie Jameson, di nobile famiglia irlandese. Trascorse l'infanzia a villa [...] il numero 7777.
La circostanza contribuì a esasperare Lodge che, avendo sperimentato con una serie di bottiglie di Leida la "risonanza elettrica simpatetica", brevettata nel 1897, si vide di nuovo scavalcare dal giovane Marconi. Sullo stesso problema ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] " e "vitrea". Nel 1745, infine, E. J. von Kleist e P. van Musschenbroek avevano casualmente scoperto la "bottiglia di Leida". Tra la fase degli studi sull'elettricità rappresentata da questi autori e quella che avrebbe visto, sorgere le teorie ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...