BON, Nicolò
Gino Benzoni
Nato a Candia nel 1635, da nobile famiglia di origini veneziane, si trasferì a Venezia all'età di sedici anni. Conseguita la laurea in utroque presso lo Studio di Padova, si [...] 1681 ed il Vaillant nel 1695 a proposito di un trattato De Neocoris; così ancora Pietro Andrea Andreini in una lettera al Leibniz del 15 apr. 1690 a proposito di un catalogo dei "medaglioni" del Correr), il B. non diede nulla alle stampe (tranne due ...
Leggi Tutto
Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] delle Meditationes di Descartes, il termine mens è reso con esprit, e posto come equivalente di intelletto e ragione. G.W. Leibniz indica con s. l’anima ragionevole, e più propriamente pone l’equivalenza tra io e ‘sostanza, monade, anima, spirito ...
Leggi Tutto
Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] consolidato nella storiografia filosofica per designare principalmente le filosofie di Cartesio, B. Spinoza e G.W. Leibniz, caratterizzate dalla tesi che la ragione, intesa come speculazione puramente intellettuale e deduttiva, sia lo strumento ...
Leggi Tutto
Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] parco e dei vari padiglioni un significato programmatico e tendenzioso, mutuato sul pensiero matematico-filosofico di G.W. Leibniz, o sulle idee fisiocratiche. Nella seconda metà dell’Ottocento la grande v. tradizionale, che si potrebbe dire – come ...
Leggi Tutto
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] tradizione aristotelica, è «misura sensibile ed estesa mediante il movimento».
Come sul concetto di spazio assoluto, G.W. Leibniz polemizza con Newton anche sul concetto di t. assoluto, contestando il carattere oggettivo di ente metafisico che il t ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] all’attacco della donazione costantiniana, dalla nuova dialettica alla discussione sul libero arbitrio. Da Erasmo da Rotterdam fino a Leibniz, la sua eco resta dovunque presente. Un teologo e filosofo come Nicola Cusano vede in lui un difensore della ...
Leggi Tutto
DAL POZZO, Cassiano iunior
Enrico Stumpo
Nacque a Torino il 21 febbr. 1588 da Antonio e da Bianca Maria Cacherano.
Sul luogo e la data di nascita si è discusso a lungo, ma sembra definitiva l'indicazione [...] di lettere sulla pittura, scultura e architettura.... Roma 1754-58, pp. 348, 351, 30 e passim; F. Z. Collombet, Lettres inédites de Leibniz à... et de G. Galilei à... et à C. D., Lyon 1850; M. J. Dumesnil, Histoire des plus célèbres amateurs italiens ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...