Storico della filosofia tedesco (Colonia 1886 - ivi 1975). Professore alle università di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31), Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza quelli [...] Methode der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz, 3 voll., 1912-14; Leibniz' Weltanschauung, 1926). Altri scritti notevoli: Die sechs grossen Themen der abendländischen Metaphysik und der Ausgang des Mittelalters (1921); Fichte (1923); Metaphysische ...
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MALE (fr. mal; sp. mal; ted. Übel "male fisico", Böse "male morale"; ingl. evil, ill)
Augusto Guzzo
Dei tre concetti di male che il Leibniz distingue nella Teodicea, quello che si presenta più spontaneo [...] alla riflessione umana è il male fisico: il dolore, o il danno sentito come dolore. Ma la saggezza di tutti i tempi ricordò all'uomo l'inevitabilità del patire per ogni essere finito; e se la radice del ...
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Heimsoeth, Heinz
Storico tedesco della filosofia (Colonia 1886 - ivi 1975). Prof. nelle univ. di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31) e Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza [...] des Mittelalters (1921; trad. it. I grandi temi della metafisica occidentale). Altri scritti notevoli: Fichte (1923); Leibniz’ Weltanschauung (1926); Metaphysik der Neuzeit (1929); Nietzsches Idee der Geschichte (1938); Giordano Bruno und die ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scoperta dell’analisi infinitesimale è l’approdo di un lungo processo di ricerche, [...] una quantità variabile x, e dy è il cambiamento corrispondente prodotto in una seconda variabile y che è funzione di x.
Leibniz scopre il calcolo infinitesimale con un ritardo di circa dieci anni rispetto a Newton, ma è il primo a renderlo pubblico ...
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Filosofo tedesco (Stoccarda 1716 - Tubinga 1790), di famiglia francese; prof. di logica e metafisica a Tubinga (dal 1750). Opere principali: Primaria monadologiae capita (1748), sulla monadologia di Leibniz, [...] con cui vinse un premio dell'Accademia di Berlino; Principia de substantiis et phaenomenis (1752), in cui si prosegue l'interpretazione critica della dottrina leibniziana; Methodus calculandi in logicis ...
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Filosofo (Ammendorf 1718 - Halle 1777). Allievo e successore (1740) di A. G. Baumgarten all'univ. di Halle, fu come lui sostanzialmente aderente all'interpretazione che del pensiero di Leibniz aveva dato [...] Ch. Wolff e che contribuì a diffondere unitamente all'estetica baumgarteniana. Opere principali: Anfangsgründe aller schönen Künste und Wissenschaften (3 voll., 1748-50); Vernunftlehre (1752); Metaphysik ...
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analysis situs
analysis situs originaria denominazione del settore disciplinare oggi chiamato → topologia. L’espressione latina («analisi di posizione» o «analisi dei luoghi»), già utilizzata da G.W. [...] Leibniz, è il titolo di un lavoro di H.-L. Poincaré del 1895. Poincaré sottolinea come due figure non equivalenti dal punto di vista della geometria metrica e da quello della geometria proiettiva, possano esserlo dal punto di vista della analysis ...
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Garcia Morente, Manuel
García Morente, Manuel
Pensatore spagnolo (Arjonilla, Jaén, 1888 - Madrid 1942). Amico e collaboratore di Ortega y Gasset, è autore di numerose traduzioni da Kant, Leibniz, Spengler [...] ecc. e di opere originali: La estética de Kant (1912); La filosofía de Henri Bergson (1916); La filosofía de Kant (1917). Negli ultimi anni, dopo una crisi religiosa che lo portò a farsi sacerdote (1940), ...
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Termine usato da Aristotele in contrapposto a «potenza» (δύναμις), per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. Il termine fu ripreso da G. Leibniz per indicare la monade, [...] in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo.
Nel campo delle scienze biologiche il termine è stato usato per definire il principio dirigente dello sviluppo di ogni organismo. In questa ...
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Machin
Machin John (? 1680 - Londra 1751) matematico e astronomo inglese. Il suo nome è legato a una formula algoritmica per il calcolo approssimato di π. Tale formula, che deriva dalla serie di → Gregory-Leibniz [...] cifra decimale. Nel 1713 divenne professore di astronomia al Gresham College di Londra. Nell’anno precedente aveva fatto parte della commissione nominata per dirimere la disputa tra Newton e Leibniz. Nel 1718 divenne segretario della Royal Society. ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...