LAVIGERIE, Charles-Martial-Armand
Luigi Giambene
Cardinale francese, nato a Huire (Baiona) il 13 ottobre 1825, morto in Algeri il 27 novembre 1892. Insegnò letteratura latina all'Ècole des carmes (1848) [...] schiavitù e fondò la Società antischiavista (1888). Quantunque avesse più volte mostrato in politica una forte tendenza legittimista, pure accettò le direttive di Leone XIII (1890) relativamente alla posizione dei cattolici francesi di fronte alla ...
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ABBATE, Riccardo
Francesco Giunta
Nato a Trapani presumibilmente verso la fine del sec. XIII, fu uno dei più potenti baroni siciliani che parteciparono ai burrascosi avvenimenti del regno di Ludovico [...] tempo ricopriva e che, durante la sua assenza, erano state tenute dal figlio Nicolò. Fu strenuo animatore della resistenza legittimista contro i Chiaramonte e insieme con Giorgio Graffeo, fra l'altro, riconquistò Mazara al suo re (1358). Questi volle ...
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. Sodalizio segreto di carattere popolare, fiorito in special modo quasi ad un tempo in tutta l'Europa latina, che dai moti del'14 a quelli del'48, additò come scopo supremo la libertà e l'indipendenza [...] francese, essendo la nostra penisola la chiave di vòlta dell'edificio napoleonico. Di qui l'infiltrazione della vecchia massoneria legittimista in ogni centro carbonaro, per cui il sodalizio, a sua insaputa, si trovò spesso diretto segretamente da un ...
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MARAT, Jean-Paul
Roberto Palmarocchi
Uomo politico e giornalista francese. Nacque a Boudry (Neufchâtel) il 24 maggio 1743, di padre sardo (Mara) e di madre svizzera. Iniziò a Bordeaux gli studî di medicina [...] preparativi per gli Stati generali, M. scrisse una Offrande à la patrie, dove sosteneva una specie di liberalismo legittimista, e alla quale fece seguire un supplemento che criticava con violenza le lettere reali. Questi opuscoli hanno un'importanza ...
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DE MATTHEIS, Francesco Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Teramo l'11 sett. 1773 da padre ignoto e da una donna andata poi in sposa a un gendarme di nome Ubaldo De Mattheis. Protetto da una famiglia signorile, [...] 'intendente D. ossia La fedeltà oppressa e la fellonia protetta, opera importante che interessa la religione, la politica, la legittimità e l'ordine politico [Monaco 1829]; cfr. Maturi, p. 263 n. 4).
La mite condanna disorientò l'opinione pubblica ...
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VOLONTARÎ
Eugenio COSELSCHI
. Il volontarismo guerriero non è mai mancato in ogni grande età storica, caratterizzata da profondi dissidî ideali, e presso ogni popolo europeo. Le prime imponenti manifestazioni [...] rivoluzione; ricordiamo anche i Francesi, gli Spagnoli, i Belgi, gl'Irlandesi, che, accorsero in Italia in difesa dell'ideale legittimista, cioè dell'unione del trono e dell'altare.
Ma il volontarismo, nonostante tutto ciò, è stato presso ogni popolo ...
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LA ROCHEJAQUELEIN
Alberto Maria Ghisalberti
. A partire dal sec. XIII acquistò importanza la famiglia Du Vergier, che traeva il suo nome da una terra del Poitou. Un Du Vergier fu compagno di Luigi IX [...] . Suo figlio, Julien-Gaston (1833-1897), deputato all'Assemblea nazionale, nel 1871, e poi più volte alla Camera, rimase invece convinto legittimista.
Bibl.: A. F. Nettement, Vie de madame la marquise de La R., 2ª ed., Parigi 1865; C. d'Arvor, La ...
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LEGITTIMISTI
Giuseppe GALLAVRESI
. È il nome che presero nel sec. XIX i seguaci di un partito politico francese fondato piuttosto sul sentimento di devozione al ramo primogenito della casa di Borbone [...] casa di Borbone fu tentata per l'apprezzamento di situazioni politiche in una certa misura analoghe. Così furono detti legittimisti i fautori della legge salica nella Penisola Iberica, ove essa era una recente e arbitraria innovazione. Ciò ebbe luogo ...
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Figlio (Torino 1798 - Oporto 1849) di Carlo Emanuele principe di Carignano e di Maria Cristina di Sassonia-Curlandia, ebbe genitori di tendenze apertamente liberali e, educato a Parigi e a Ginevra, fu [...] C. A. salì al trono e, disprezzato dai liberali, si fece paladino dell'assolutismo regio e accarezzò sogni di crociate legittimiste. A tal periodo appartengono la convenzione militare con l'Austria (23 luglio 1831), i feroci processi anticarbonari e ...
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Attrice francese, nata a Lorient nel 1793, morta a Parigi nel 1849. Fu l'interprete per eccellenza dei romantici, e legò il suo nome a quelli di Dumas padre e di Alfredo De Vigny, dal quale fu anche amata. [...] a 20 anni, aveva sposato in seconde nozze Jean-Toussaint Merle (1785-1852), giornalista politico militante nel partito legittimista, critico letterario, autore di oltre un centinaio di pièces teatrali varie, e direttore per qualche anno del teatro ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...