Filologo romano (n. Lanuvio 154 a. C. - m. poco dopo il 90). Di famiglia equestre, fu amico dei personaggi più illustri del suo tempo e maestro di Varrone e di Cicerone; accompagnò Metello Numidico in [...] Commentò i Carmi dei Salî e le leggidelleXIITavole, diede il primo impulso agli studî di critica plautina (attribuiva a Plauto 25 commedie), scrisse orazioni per i suoi amici dell'aristocrazia, fece l'edizione delle opere di A. Metello Numidico, e ...
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Lusso
Massimo Donà
Il termine lusso deriva dal latino luxus, che indica sovrabbondanza, eccesso. Parlare di l. significa dunque riferirsi a qualcosa di non necessario, che va al di là di ciò che è sufficiente [...] si provasse ad arginare sia il l. sia le manifestazioni eccessive in occasione dei funerali, come dimostrano le LeggidellexiiTavole, in particolare le disposizioni della x, che limitavano le spese per i funerali, vietando l'uso di oro e il l. nell ...
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STREGHE E STREGONERIA
Stefano LA COLLA
Raffaele CORSO
. Carattere essenziale che, nell'opinione volgare di tutti i tempi, distingue la stregoneria o magia nera dalla magia bianca, è lo scopo a cui [...] , ma sono punibili gli stregoni per i danni che con le loro pratiche arrecano; una disposizione simile si trova nelle leggidelleXIItavole.
Il codice di Hammurabi prescrive tra l'altro che se un uomo ha accusato qualcuno di stregoneria e non l'ha ...
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ODONTOIATRIA (dal gr. ὀδούς "dente" e ἰατρεία "cura")
Arturo Beretta
Dal fatto che i resti dell'uomo preistorico mostrano già sicure tracce di carie dentaria, di affezioni paradentali, di osteomielite [...] incerto il suo significato e la sua funzione.
Appresa dagli Etruschi, vediamo la pratica dell'arte prostetica diffusa nell'antica Roma, tanto che già nelle leggidelleXIITavole (De iure sacro) è proscritto l'oro dai funerali a eccezione di quello ...
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ROSTRO (gr. ἔμβολος; lat. rostrum)
Guido LIBERTINI
Giuseppe MARCHETTI LONGHI
Questo nome, per analogie di forma applicato a diversi oggetti, venne dato anche a quello sperone che si trovava sulla [...] di Roma, dalla pubblicazione dei più antichi trattatì e delleleggidelleXIITavole alla declamazione delle orazioni di Cicerone; dalla esposizione delle liste di proscrizione a quella macabra delle teste recise di magistrati e di cittadini vittime ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] approvazione degli atti dei comizi. La codificazione delleXIItavole (450) sottrasse l’interpretazione del diritto una percentuale molto esigua della popolazione). Un primo passo in tal senso fu compiuto con una delleleggi Publilie del 339, le ...
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ordini e leggi
Raffaele Ruggiero
Il problema della costituzione è un nodo fondamentale nella riflessione politica machiavelliana. Il ‘principe nuovo’ di M. è un principe-legislatore, capace di innovare [...] ordinamentale: la funzione di una magistratura straordinaria deputata a riformare la costituzione (alla storia del decemvirato e alle leggidelleXIItavole M. riserva un dettagliato excursus in Discorsi I xi-xiv), e le conseguenze costituzionali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
La magia a Roma
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel lungo processo di formazione della nozione di magia, la cultura romana ha certamente [...] magiae imputato ad Apuleio nel 160 si iscrive in una lunga storia legislativa che dalle leggidelleXIITavole (451-450 a.C.) arriva agli editti dell’imperatore Costantino. Ma l’idea di unificare tale legislazione sotto la denominazione comune di ...
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gentile
Gioacchino Paparelli
Il vocabolo è largamente rappresentato in tutte le opere di D.; tra le occorrenze, ne vanno segnalate una trentina in cui l'aggettivo è al superlativo, tutte di genere femminile, [...] quali nessuna nella Commedia.
Nella lingua latina la testimonianza più antica del termine è quella contenuta nelle leggidelleXIItavole: " Si agnatus nec exit, gentilis familiam nancitor ". Negli autori del periodo classico questo aggettivo non era ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] .
L'oro fu usato in Roma sin dai tempi più antichi, anche se in modeste quantità prima dell'afflusso dell'oro asiatico: una delleleggidelleXIITavole (V sec. a. C.) vietava di seppellire gli oggetti d'oro appartenuti al defunto; si fa risalire ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
epigrafe
epìgrafe s. f. [dal gr. ἐπιγραϕή, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»]. – 1. Iscrizione in prosa o in versi che si colloca, incisa nel bronzo o nel marmo, sulle tombe per memoria di un defunto, o altrove a commemorazione di uomini o...