Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] i plebei a poter rivestire la questura e da questa a entrare nel senato. Nel 367 a.C. una delle leggiLicinie-Sestie sancì che dei due consoli annuali uno dovesse essere plebeo; poi tutte le altre cariche, dittatura (356), censura (351), pretura ...
Leggi Tutto
Diritto
I c. sono organi tramite i quali lo Stato compie attività di carattere interno (soprattutto amministrativo) in territorio estero. Le relazioni consolari sono disciplinate da norme pattizie, contenute [...] Repubblica e che continuarono, con limitate funzioni, durante tutto l’Impero. L’istituzione fu privilegio dei patrizi, fino a che le leggiLicinie-Sestie (367 a.C.) stabilirono che uno dei due c. potesse essere plebeo. Il minimo di età, in base alla ...
Leggi Tutto
Il catasto e anche il complesso dei beni posseduti, il patrimonio individuale o familiare sottoponibile a imposta. A partire dalla fine del 18° sec. si parla di voto censitario (o democrazia censitaria) [...] del cosiddetto tribunato militare con potestà consolare. L’istituzione della censura come magistratura autonoma avvenne con le leggiLicinieSestie del 367 a.C., che diedero alla repubblica romana il suo assetto costituzionale definitivo. I censori ...
Leggi Tutto
Uomo politico e condottiero dell'antica Roma. Censore nel 403 a. C., tribuno militare con potestà consolare negli anni 401, 398, 394, 386, 384, 381. Dittatore nel 396, conquistò Veio assediata già da dieci [...] Manlio Capitolino nel 384, l'opera di pacificazione mediante la quale, nel 367, avrebbe fatto accettare ai patrizî le leggiLicinie-Sestie, sono per lo più ritenute false. C. sarebbe morto durante una pestilenza nel 365. La personalità di C., che ...
Leggi Tutto
Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] nel 444 col deferimento della potestà consolare a tribuni militum consulari potestate che potevano essere anche plebei; le leggiLicinie-Sestie (367) riservarono ai plebei uno dei posti di console e aprirono quindi anche le altre magistrature: il ...
Leggi Tutto
tribunato Nel diritto pubblico romano, denominazione di varie magistrature, le cui funzioni erano in origine in connessione con le tribù (➔). I tribuni della plebe erano i rappresentanti della parte plebea [...] ’intercessio dell’altro, per ipotesi corrotto e dissuaso dai patrizi ad appoggiare riforme pregiudizievoli per questi ultimi. Le leggiLicinieSestie del 367 a.C. posero comunque le premesse per la definitiva integrazione della plebe, o per lo meno ...
Leggi Tutto
Tribuno della plebe (376-367 a. C.), insieme con Gaio Licinio Stolone e con lui autore delle leggiLicinieSestie, in conformità delle quali egli ebbe (366), primo tra i plebei, il consolato. ...
Leggi Tutto
diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] , che va dall’età monarchica alla metà del 4° sec. (➔ Dodici tavole); il periodo preclassico o repubblicano, dalle leggiLicinie-Sestie al principato di Augusto (367-27 a.C.); il periodo classico, da Augusto a Diocleziano (che comprende anche l’opera ...
Leggi Tutto
patrizi e plebei
In Roma antica, la divisione della cittadinanza in p. e p. traeva origine, secondo gli antichi, dall’opera del legislatore, attribuendosi a Romolo la creazione di cento senatori (patres), [...] riservati ai patrizi; ma a poco a poco essi perdettero un certo numero di posti in favore della plebe; le leggiLicinie-Sestie (367 a.C.) riservavano ai plebei uno dei posti di console e aprirono quindi anche le altre magistrature. Più difficile ...
Leggi Tutto