Erudito poeta e bibliofilo, cronista di Filippo II (Siviglia 1548 - Las Palmas 1596). La sua maggiore opera è la Historia de la nobleza de Andalucía (1588), di notevole interesse letterario, perché basata [...] di antichi documenti leggendarî, romances e cantares. Fu editore di opere antiche, fra cui si ricorda El conde Lucanor di Juan Manuel (1575); pubblicò anche il Libro de la montería que mandó escrivir el rey D. Alfonso de Castilla y de León (1582). ...
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Scrittore argentino (Mar del Plata 1943 - Buenos Aires 1997). Giornalista, esordì nel 1973 col romanzo Triste, solitario y final (trad. it. 1975), ironico omaggio al cinema americano e al romanzo giallo. [...] invierno (1981; trad. it. 1981). Una più brillante comicità caratterizza i successivi A sus plantas rendido un león (1986; trad. it. La resa del leone, 1988) e Una sombra ya pronto serás (1991; trad. it. 1991), romanzi politico-avventurosi a sfondo ...
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Scrittore e uomo politico spagnolo (Granata 1787 - Madrid 1862). Deputato alle Cortes, fu imprigionato da Ferdinando VIII per le sue idee liberali (1814-20); capo del governo (1822), fu poi in esilio in [...] alla precettistica di Boileau, che peraltro intese con una certa libertà; fu fervido ammiratore della lirica di Luis Ponce de León; negò i pregi del teatro classico spagnolo, accogliendo le critiche di I. de Luzán. Alternò, con la commedia di tipo ...
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Pensatore, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore francese (n. Parigi 1947). Nato da genitori ebrei di origine polacca, reduci dal campo di sterminio di Auschwitz, impara subito a parlare [...] e consulente aziendale. Allievo del filosofo Emmanuel Levinas, del fondatore della psicologia della motivazione Paul Diel e di Léon Askenazi, considerato il padre della rinascita del pensiero ebraico in Francia, è stato anche vicino al maestro ...
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CALVO (Calvi, Calbo), Bonifacio
Mario Cacciaglia
Nacque a Genova, da nobile famiglia, nella prima metà del sec. XIII; non esercitò incarichi pubblici in patria, né risulta che ne abbia esercitati durante [...] o forse perché attratto dal fasto e dalla liberalità della corte di Toledo - si recò presso Alfonso X re di Castiglia e León, vicino al quale restò alcuni anni e del quale fu intimo, fedele amico. Non sappiamo se egli abbia cominciato a poetare a ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] a costruire forme originali nella loro arte. Nel Magnifico come nel Sannazzaro, la prosa italiana d'arte, che era stata, anche in Leon Battista Alberti, mobile e mista di forme popolari e di forme latine, ha trovato una sua misura, che, se da una ...
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Letterato spagnolo (Ciudad Rodrigo, Salamanca, 1733 - Madrid 1794), agostiniano; ebbe parte importantissima nel rinnovamento della poesia salmantina nella seconda metà del 18º secolo. Amico di Meléndez [...] artes, 1781), egloghe (Llanto de Delio y profecía de Manzanares, 1783), un poema didattico (La niñez, post., 1812) e una famosa invettiva, El murciélago alevoso (post., 1834). Completò inoltre la traduzione del Libro de Job di frate Luis de León. ...
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ŠUJKŠIN, Vasilij Makarovič
Cesare G. De Michelis
Scrittore e regista russo-sovietico, nato il 25 luglio 1929 nel villaggio di Srostki (Altaj), morto il 2 ottobre 1974 nel villaggio di Kletskaja, presso [...] ). Ma il suo successo fu dovuto al cinema: suo lo scenario di Živet takoj paren′ ("C'è un ragazzo del genere", 1964, "Leon d'oro" al XVI Festival del cinema di Venezia), suo il film Vašsyn i brat ("Vostro figlio e fratello", 1966), e ancora Strannye ...
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Critico letterario italiano (Maglie 1913 - Firenze 1998); professore universitario dal 1956, insegnò letteratura spagnola all'università di Firenze, dove fondò e diresse fino al 1986 l'Istituto ispanico [...] , 1947) e soprattutto spagnola (l'antologia Poesia spagnola del Novecento, 1952; Fernando de Herrera, 1959; traduzioni di L. Ponce de León, F. García Lorca, J. Guillén, ecc.; edizione delle Obras completas di A. Machado, 1988). Tra le altre opere si ...
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Letterato e uomo politico fiorentino (Firenze 1363 - Bologna 1415), priore nel 1384, console della Zecca nel 1389. Ricco e liberale, accolse (1389) nella sua villa del Paradiso geniali adunanze di letterati, [...] sua casa, fu condannato a morte nel 1412, mentre era a Bologna, nel cui studio probabilmente insegnò matematica e astrologia. Scrisse, in volgare, poesie amorose e morali; Leon Battista Alberti gli attribuisce anche una Historia illustrium virorum. ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).