Shamroy, Leon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, di origine russa, nato a New York il 16 luglio 1901 e morto a Los Angeles il 7 luglio 1974. Nel bianco e nero contese a Lee Garmes [...] la fama di 'principe delle tenebre' per il gusto minimalista nell'uso delle fonti illuminanti. Non tradì del tutto questo approccio nemmeno quando, negli anni Quaranta, si affermò come specialista del ...
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Moussinac, Léon
Daniele Dottorini
Critico e teorico del cinema francese, nato a Laroche-Migennes (Yonne) il 19 gennaio 1890 e morto a Parigi il 10 marzo 1964. Uno dei padri della critica e della teoria [...] del cinema, fu tra i protagonisti di quel movimento teorico di legittimazione della nuova forma espressiva come arte che si sviluppò in Francia negli anni Venti.
Di formazione umanistica, iniziò a occuparsi ...
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Barsacq, Léon
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo cinematografico francese, nato a Feodosija (Russia, oggi Ucraina) il 18 ottobre 1906, da madre russa, e morto a Parigi il 23 dicembre 1969. Fratello maggiore [...] dello scenografo teatrale e cinematografico André (1909-1973), fu uno dei più noti scenografi del cinema francese degli anni Trenta e Quaranta. Abilissimo nel ricreare atmosfere evocative e oniriche e ...
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Industriale e produttore cinematografico (Parigi 1863 - Sainte-Maxime 1946); pioniere dell'industria cinematografica, nel 1892 fondò il Comptoir général de photographie e nel 1895 si dedicò alla costruzione di apparecchi cinematografici, sia acquistandone brevetti da altri sia inventandone lui stesso; sin dal 1896 produsse film che dopo il 1900 cominciarono a emergere sulla produzione francese. Nel ...
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Architetto e scenografo cinematografico francese (Feodosia, Crimea, 1900 - Parigi 1969), fratello di André. Esordì come scenografo nel 1958 con La Marseillaise di Renoir; tra le sue più valide scenografie, in cui seppe unire ardite soluzioni spaziali alla cura rigorosa dei dettagli, ricordiamo: Les enfants du Paradis (Amanti perduti, 1944) di Carné; Boule de suif (Ribellione, 1945) di Christian-Jaque; ...
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Regista e attore francese fra i più noti del cinema muto (n. Roubaix 1896 - m. 1968). Ha interpretato: Monte Cristo (1915); L'auberge rouge (1923); Cceur fidèle (1923); Terre d'angoisse (1939). Tra i molti film che ha diretto, ricordiamo: Passeport 13444 (1931); L'ange du foyer (1936); Un homme à abattre (1937); Cartacalha (1941); L'homme sans nom (1942); La dernière chevauchée (1947) ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] Barrabas (1919), Le deux gamines (1920; Le due birichine di Parigi). Nel 1919 venne lanciata la Collection Pax, diretta da Léon Poirier, in cui esordirono grandi registi come Marcel L'Herbier e Jacques Feyder. Rafforzata tra il 1919 e il 1924 la sua ...
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(La vedova allegra) Operetta (1905) del musicista ungherese F. Lehár (1870-1948), con libretto di libretto di Victor Leon e Leo Stein.
Tra i numerosi adattamenti si ricorda il film The Merry Widow del [...] regista austriaco E. von Stroheim (1885-1957) ...
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Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] e tematici del cinema americano coevo. Partendo dall'adattamento di un romanzo di Martin Goldsmith, che il produttore Leon Fromkess era riuscito a strappare alla Warner, Ulmer utilizzò in maniera non ortodossa alcuni dei cliché del noir hollywoodiano ...
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Maynila sa kuko ng liwanag
Hubert Niogret
(Filippine, 1975, Manila negli artigli della luce, colore, 125m); regia: Lino Brocka; produzione: Mike De Leon, Severino Manotok Jr. per Cinema Artists; soggetto: [...] dal romanzo Sa mga kuko ng liwanag di Edgardo M. Reyes; sceneggiatura: Clodualdo del Mundo Jr.; fotografia: Mike De Leon; montaggio: Edgardo Jarlego, Ike Jarlego Jr.; musica: Max Jocson.
Ligaya, la ragazza di Julio Madiaga, viene reclutata da un ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).