Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] Studierende der romanischen Philologie, München, Max Hueber Verlag (trad. it. Elementi di retorica, Bologna, il Mulino, 1969).
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Lo Cascio, Vincenzo (1991), Grammatica ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] o futuro dell’emittente, del destinatario o di altri soggetti, ponendosi come obiettivo la sua regolamentazione (cfr. Lavinio 1990; Mortara Garavelli 1988; Werlich 1976). È caratterizzato da azioni come consigliare, dare istruzioni, disporre obblighi ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] scopo, istituendo relazioni tra tali concetti e accostandoli gli uni agli altri per similarità o per contrasti (Werlich 19822: 40; Lavinio 2000: 127):
(5) La poesia è (pare un assurdo) quanto di meno irrilevante, di più terrestre e di maggior tenuta ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] (Roma, 5-6 febbraio 1999), a cura di M. Dardano, A. Pelo & A. Stefinlongo, Roma, Aracne, pp. 15-29.
Lavinio, Cristina (1986), Tipologia dei testi parlati e scritti, «Linguaggi» 3, 1-2, pp. 14-22.
Mioni, Alberto M. (1983), Italiano tendenziale ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] nel genere orale della fiaba, nella leggenda e nella narrazione aneddotica viene in genere preferito il discorso indiretto (cfr. Lavinio 1998: 304-305; Calaresu 2004: 26). A queste considerazioni va aggiunto che per quanto riguarda l’oralità mancano ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] quelli di stampo divulgativo, l’uso del lessico specialistico viene caratteristicamente diluito entro parafrasi, esempi e definizioni (Lavinio 2000: 135).
A seconda del livello scolastico del destinatario al quale sono indirizzati (se si tratta cioè ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] (Firenze, 24-25 ottobre 1997), a cura di C.A. Mastrelli & A. Parenti, Firenze, Olschki, pp. 189-219.
Lavinio, Cristina (1990), Retorica e italiano regionale: il caso dell’antifrasi nell’italiano regionale sardo, in Cortelazzo & Mioni 1990, pp ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] the ways of words, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 1989).
Hamon, Philippe (1993), Du descriptif, Paris, Hachette.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Manzotti, Emilio (1982), “Ho dimenticato ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] - 2 giugno 1974), a cura di R. Simone & G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, 2 voll., vol. 1º, pp. 11-53.
Lavinio, Cristina & Lanero, Gabriella (a cura di) (2008), Dimmi come parli … Indagine sugli usi linguistici giovanili in Sardegna, Cagliari, CUEC ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] corpi, detto di Dueno dal nome Duenos che vi appare; una laminetta bronzea con dedica a Castore e Polluce ritrovata a Lavinio; inoltre una base iscritta da Tivoli, una dedica da Satrico e diversi frammenti di iscrizione dell’area del Foro Romano, del ...
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lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...
lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.