Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta dei re
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la metà dell’VIII e la fine del VI secolo a.C. Roma è governata [...] e ad essi per di più si erano aggiunti i pastori, sì che tutti senz’altro speravano che sarebbe stata piccola Alba, piccola Lavinio, in confronto alla città che si voleva fondare. S’insinuò (…) quel male ereditario ch’è la cupidigia di regnare, e in ...
Leggi Tutto
(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] ed ebbe valore ufficiale. Nel Lazio E. combatte contro il re Latino o viene invece da lui accolto pacificamente; ne sposa la figlia Lavinia, ma Turno, a lei già promesso sposo, con l’aiuto di Mezenzio gli muove guerra. In una battaglia sulla riva del ...
Leggi Tutto
La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] scrittura e oralità, il testo drammaturgico è stato definito come «scritto per essere detto come se non fosse scritto» (Lavinio 1990: 33) o come «scritto per l’esecuzione orale nella finzione scenica» (Trifone 2000: 17). Nencioni ha invece collocato ...
Leggi Tutto
Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] (Roma, 5-6 febbraio 1999), a cura di M. Dardano, A. Pelo & A. Stefinlongo, Roma, Aracne, pp. 15-29.
Lavinio, Cristina (1986), Tipologia dei testi parlati e scritti, «Linguaggi» 3, 1-2, pp. 14-22.
Mioni, Alberto M. (1983), Italiano tendenziale ...
Leggi Tutto
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] citati anche i volumi della collana del GISCEL e le sintesi che in anni diversi si fecero degli studi di settore: Lavinio (1992) e Ferreri (2002), nonché i due volumetti di bilancio di Ferreri & Guerriero (1998) e di GISCEL (2007).
In estrema ...
Leggi Tutto
LA RUSTICA
M. Guaitoli
Abitato latino situato a breve distanza da Roma, lungo l'antica Via Collatina. Prende il nome dal toponimo «La Rustica», attestato dal Medioevo per un'ampia tenuta tra il fiume [...] della protostoria laziale, in particolare per quanto riguarda gli aspetti dell'VIII sec., finora poco documentato nei grandi centri (Roma, Lavinio, Ardea, Gabi). Il livello delle tombe di questa fase a L. R. è mediamente elevato: il corredo ceramico ...
Leggi Tutto
Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] nel genere orale della fiaba, nella leggenda e nella narrazione aneddotica viene in genere preferito il discorso indiretto (cfr. Lavinio 1998: 304-305; Calaresu 2004: 26). A queste considerazioni va aggiunto che per quanto riguarda l’oralità mancano ...
Leggi Tutto
VENERE (Venus)
Giulio Giannelli
Divinità romana; non però, in Roma, molto antica, come dimostra l'assenza del suo nome nell'antico calendario romano e nei più vetusti documenti riferentisi al culto.
Il [...] santuarî di Venere: l'uno sorgeva nelle immediate vicinanze di Ardea, l'altro si trovava nel territorio fra questa città e Lavinio. In quest'ultimo la dea era venerata con l'epiteto di Fruti (forse da frutex, o da Frutii, nome, probabilmente, di ...
Leggi Tutto
I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] quelli di stampo divulgativo, l’uso del lessico specialistico viene caratteristicamente diluito entro parafrasi, esempi e definizioni (Lavinio 2000: 135).
A seconda del livello scolastico del destinatario al quale sono indirizzati (se si tratta cioè ...
Leggi Tutto
CAVAZZONI, Francesco
Clara Roli Guidetti
Figlio di Ottavio, nacque a Bologna nel 1559 e fu battezzato il 4 settembre dello stesso anno (Crespi). Sulla base delle sue opere pittoriche, il Malvasia (1678) [...] ); Varese (F. C. ..., 1969) gli attribuisce con buona probabilità la Discesa dello Spirito Santo della chiesa parrocchiale di Lavinio e la Disputa di s. Caterina (che erroneamente intitola Salomone e la regina di Saba); attribuzione, questa, assai ...
Leggi Tutto
lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...
lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.