GASTRITE (dal gr. γαστήρ "ventre, stomaco"; ted. Magenentzündung)
Leonardo Alestra
È l'infiammazione dello stomaco (v.). Si distingue in acuta e cronica. Forme particolari di gastrite sono la tossica [...] calda o dell'olio riscaldato. Se con questi mezzi non si riesce, si darà un emetico (apomorfina). Più consigliabile è la lavanda gastrica. Quindi si darà un purgante (calomelano, olio di ricino) per liberare anche l'intestino e si terrà l'infermo per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I poveri, i pellegrini e l'assistenza
Giuliana Boccadamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del secolo XI i monasteri benedettini [...] agli ospiti raggiunge momenti di particolare solennità il giovedì santo. Il corteo dei poveri, ai quali viene praticata una prima lavanda al mattino, entra in chiesa affiancando il corteo dei monaci, in pari numero. Ogni monaco posto di fronte a un ...
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Nome generico di sostanze odorose e spesso di sapore gradevole, usate come profumi o per condimento, come le spezie. Gli a. sono naturali o artificiali: i primi preesistono nelle sostanze aromatiche o [...] , eucalipto); Apiacee (coriandolo, cumino, carvi, anice, finocchio, levistico, arcangelica, sedano, prezzemolo); Lamiacee (lavanda, salvia, sclarea, melissa, timo, origano, maggiorana, rosmarino, santoreggia, issopo, basilico, menta); Asteracee ...
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MORONE, Francesco
Enrico Maria Guzzo
MORONE, Francesco. – Figlio del pittore Domenico, nacque a Verona verso il 1471 e qui è registrato nella contrada di S. Vitale, dove visse con la moglie Lucia e [...] ; del 1503 la Madonna coi ss. Agostino e Martino in S. Maria in Organo e, stando a Zannandreis (1831-34), la Lavanda dei piedi in origine anch’essa nella cappella della Croce a S. Bernardino, oggi a Castelvecchio; del 1505-07, gli affreschi della ...
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DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] di s. Giovanni di Dio, affrescati sulla volta della sala grande dell'ospedale di S. Maria della Pace (1764) e nel '67 la Lavanda dei piedi e Cristo che saluta Maria per il duomo di Pozzuoli (ora a Capodimonte), mentre nel 1768 nelle due tele per S ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] a Saint-Loup-de-Varennes: per ottenerla egli aveva spalmato una lastra di peltro con bitume di Giudea sciolto in olio di lavanda, che s’induriva nelle parti colpite dalla luce mentre restava solubile nelle zone d’ombra. Attraverso un lavaggio con una ...
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IPNOTICI (XIX, p. 481)
Leonardo DONATELLI
Dopo l'avvento dei barbiturici e l'introduzione in terapia del Veronal e degli altri derivati, gli studî si sono indirizzati a ricercare quali di questi composti [...] quali la picrotossina, il cardiazolo, la coramina, la stricnina, a dosi refratte e proporzionate alla gravità dell'avvelenamento. La lavanda gastrica può essere fatta fino a che non è comparso il coma, cioè quando l'individuo è ancora sveglio e ...
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CERBARA, Giuseppe
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma da Giov. Battista incisore di gemme, e dalla sua prima moglie, Margherita Fabrica, fu battezzato in S. Pietro il 15 luglio 1770 (Roma, Arch. dell'Accad. [...] Pio IX firmò la serie delle medaglie annuali coniate in alternanza col Girometti. Nel 1823 iniziò la serie delle medaglie della Lavanda. Ultima sua opera è detta una medaglia eseguita nel 1854 per Pio IX, recante al dritto la figura seduta del Papa ...
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Miscela di essenze odorose (naturali o artificiali), opportunamente dosate nei componenti in modo da ottenere un odore piacevole e caratteristico.
Storia
Alle origini offerti alle divinità, usati nei [...] essenze animali e vaniglia), e ancora tabacco, cuoio (dalle note secche e floreali insieme), fougère (con accordi vari di lavanda, geranio, cinnamomo, boschivi ecc.), acquatici e marini, aldeidati.
In base alla volatilità, si hanno odori di punta, di ...
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LABIATE (lat. scient. Labiatae o anche Lamiaceae)
Augusto Béguinot
Vastissima famiglia di piante Dicotiledoni Simpetale comprendente erbe annuali o perenni o anche frutici a fusto persistente e legnoso, [...] come di molte di esse si faccia coltivazione: si può dire non vi sia giardino o orto dove non esistano salvia, lavanda, rosmarino, maggiorana, timo, menta, basilico, tutti generi di questa famiglia; una coltura estesa in varî paesi d'Europa e anche ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo...
lavanda2
lavanda2 s. f. [forse dalla voce prec., perché usata per profumare l’acqua per lavarsi]. – 1. a. In botanica, genere delle labiate (lat. scient. Lavandula), comprendente una trentina di specie, soprattutto del Mediterraneo, tra le...