Il primo dei sette sacramenti della chiesa cattolica, riconosciuto come sacramento da quasi tutte le altre confessioni cristiane.
L'uso di lavare tutto o parte del corpo si ritrova come rito religioso [...] tutto indipendenti da quelli ove sorse il cristianesimo. Ad es. in Islanda e alcune parti della Norvegia vi fu il costume di praticare sul neonato una lavanda per cui il padre riconosceva ed accettava come suo il bambino, mentre la mancanza di questa ...
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iodismo
Intossicazione, acuta o cronica, da iodio. Patologia rara tra gli operai addetti all’industria dello iodio, si osserva più spesso nel corso di trattamenti terapeutici e, in forma più grave e [...] acuto-grave può provocare lesioni del sistema nervoso centrale e periferico e richiede, tra i provvedimenti d’urgenza, la lavanda gastrica con soluzione di salda d’amido fino a scomparsa del colore blu acquisito dal liquido di lavaggio dello stomaco ...
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OBLAZIONE
Nicola Turchi
. L'oblazione, cioè "offerta", è quella parte del sacrifizio della messa che va dall'offertorio al prefazio, nella quale con preghiere e cerimonie opportune si separano dall'uso [...] qui humanae substantiae, Offerimus tibi Domine in spiritu humilitatis; l'incensamento dell'altare (nella messa cantata); la lavanda delle mani e finalmente il Suscipe, Sancta Trinitas, che è una preghiera riassuntiva alla SS. Trinità affinché riceva ...
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CARNEO (Carniello), Antonio
Aldo Rizzi
Nacque a Concordia nel Friuli il 26 nov. 1637 dal campanaro Giacomo Carniello (Geiger, pp. 20 s.) e da una Sabbata.
Secondo l'Orlandi (Guarienti), il padre del [...] cui non si hanno notizie.
Secondo il De Renaldis (1798, p. 82), il C. dipinse nel 1604 un'UltimaCena e una Lavanda dei piedi per la chiesa di S. Francesco di Portogruaro, e qui dovrebbe essergli rivendicata anche la pala raffigurante la Vergine coi ...
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ADOLFI, Benedetto
Renata Cipriani
Nato a Bergamo verso il 1640 e dedicatosi alla pittura come dilettante, cercò poi di metterla a profitto come professione e studiò, secondo il Tassi, alcuni anni a [...] ) e Ciro (Bergamo 1683 - ivi 1758),pure pittori, collaborarono frequentemente tra loro: l'opera più importante di Giacomo è la Lavanda dei piedi in S. Alessandro della Croce a Bergamo, attribuita invece nel Thieme-Becker, per errore, a Nicola, altro ...
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È l'aumento morboso del senso della fame. Si può presentare come sintomo di diverse malattie come diabete, ipercloridria, ulcera gastrica, isterismo e svariate nevrosi e psicosi. Può manifestarsi in modo [...] malattia che la determina. In via sintomatica, per calmare l'eccessiva eccitabilità dei nervi dello stomaco, si daranno bromuri, oppiacei, si farà la lavanda gastrica. Giova anche una cura ricostituente del sistema nervoso con arsenicali e fosfati. ...
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stricnina Alcaloide, di formula C21H22N2O2, presente, insieme a brucina, vomicina ecc., nei semi di varie specie di piante Loganiacee del genere Strychnos, dai quali si ottiene per estrazione con solvente [...] del tronco, cianosi, arresto temporaneo o definitivo del respiro: viene curata con la somministrazione di farmaci ad azione anticonvulsivante non depressiva (benzodiazepine) associata a lavanda gastrica ed eventualmente alla respirazione artificiale. ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] di un vecchio calvo, soggetto molto caro anche a Leonardo, appare in controparte, ma più ammorbidito nel segno, nella Lavanda dei piedi del 1500, la cui derivazione dal Cenacolo appare pacifica, e ne rappresenta anzi una prima risposta in chiave ...
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CATANI, Luigi
Agnese Fantozzi
Nacque a Prato il 7 nov. 1762 da una famiglia di discreti artigiani e ornatisti. Considerato un buon disegnatore, anche se modesto pittore, operò moltissimo nell'ambito [...] ; in quest'ultima sono di sua mano il Cristo risorto, sul fondo della volta e, ai lati, la Cena e la Lavanda.
Altri affreschi importanti si trovano nel duomo di Arezzo. Il suo stile neoclassico è ben intonato all'unico edificio religioso di rilievo ...
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BRUGIERI, Domenico
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca nel 1678, dalla città natale si trasferì giovinetto a Roma e fu prima alla scuola del pittore L. Baldi, poi a quella del Maratta (Trenta). Secondo il [...] (quattro dipinti nella cappella dell'Annunziata) e nella chiesa della SS. Trinità (sei tele con Trasfigurazione,Cristo in Emmaus,Lavanda dei piedi,Il ricco Epulone,Abramo e Isacco,Apparizione degliangeli a Tobia).
Morì a Lucca nel 1744.
A Lucca, nel ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo...
lavanda2
lavanda2 s. f. [forse dalla voce prec., perché usata per profumare l’acqua per lavarsi]. – 1. a. In botanica, genere delle labiate (lat. scient. Lavandula), comprendente una trentina di specie, soprattutto del Mediterraneo, tra le...