MAINARDI, Lattanzio
Stefano Pierguidi
Nacque a Bologna probabilmente nel 1563, stando a Baglione (1642, I, pp. 38 s.), che ne colloca la morte alla fine del pontificato di Sisto V, intorno al 1590, [...] Maria degl'Aratri in S. Giuseppe, dove nel 1683 Morelli registrava "un quadro con lo Sposalizio di Maria copiato da Lattanzio Mainardi Bolognese l'anno 1585 da uno di Francesco Mazzolini Parmigiano". Attingendo alle carte di A. Rossi, nel 1926 Bombe ...
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BONASTRI (Buonastri), Lattanzio
Silvia Meloni Trkulja
Le poche notizie che abbiamo della vita e delle opere di questo pittore, nato a Lucignano (Val di Chiana) verso la metà del Cinquecento, ci vengono [...] del palazzo non è stata identificata.
Il Mancini ci fornisce altre notizie biografiche del B. e cita un Nicolao "detto fu Lattanzio Buonastri", pittore operoso a Città della Pieve alla fine del XVI secolo.
Il Brogi avvicina alla maniera del B. tre ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò a Verona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere sacre e ritratti (Teofania di Giobbe, 1819, Venezia, S. Giobbe; Ritratto del parroco G. Rado, 1820, Venezia, Seminario Patriarcale; Deposizione, 1846, Venezia, SS. Giovanni e Paolo). Eseguì (1836-38) ...
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Pittore (n. Brescia 1530 circa - m. 1573 o 1574), studiò con G. e A. Campi e con G. Romanino, e con questo collaborò agli affreschi mitologici di palazzo Averoldi a Brescia. Tra le sue opere bresciane, notevoli gli affreschi mitologici, solo parzialmente conservati, delle case del Gambero e della sua casa in via dietro Vescovado; quelli nel palazzo del Comune; la Natività dei SS. Faustino e Giovita. ...
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LATTANZIO da Rimini
Rossella Faraglia
Non è nota la data di nascita di questo pittore riminese, documentato per la prima volta nel marzo del 1492, quando è citato come aiuto di Giovanni Bellini nel [...] di un imitatore impiegato per una committenza ultratradizionalista (ibid., pp. 46 s.): difficile dire se si tratti di Lattanzio.
Uno snodo importante nella vicenda artistica di L. è costituito dal contratto, firmato a Venezia il 25 luglio 1500 ...
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Pittore (sec. 15º-16º); scolaro di Giovanni Bellini, collaborò secondo taluni con il maestro alla grande sala del Palazzo Ducale (1492). Subì l'influsso di V. Carpaccio e di Cima da Conegliano. Opere principali sono la grande pala con l'Elemosina di s. Martino (1501-04) in S. Martino dei Calvi a Bergamo, e quella con Giovanni Battista tra s. Pietro e s. Giovanni (1505) in S. Giovanni Battista a Mezzaldo ...
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Pittore (sec. 15º-16º), figlio e collaboratore di Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno; di lui si hanno notizie dal 1480 al 1527. Morto il padre, ne ripeté stancamente i modi stemperandoli negli influssi del Pinturicchio. Tra le opere firmate e datate, a Foligno: S. Maria di Giacobbe, 1507, chiesa di S. Maria Giacobbe; predella con Angeli e profeti, 1491, e l'Angelo annunciante, 1523, entrambe nella ...
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LATTANZIO di Niccolò di Liberatore
Barbara Savina
Di L., figlio del pittore Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno, non si conosce la data di nascita, collocabile intorno alla metà del XV secolo a Foligno. [...] Apprese l'arte nella bottega folignate del padre, impresa a conduzione familiare attiva soprattutto nella produzione di tavole d'altare, gonfaloni e cassoni nuziali, dove lavorò nei primi anni con il ruolo ...
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RHODOPE (῾Ροδόπη)
A. Bisi
Personificazione del monte omonimo sulle monete tracie.
Secondo la tradizione raccolta da Ovidio (Metam., vi, 87 ss.) e da Lattanzio Placido (Fab. narrat., vi, 1), la tracia [...] R., figlia di Strimone, sarebbe stata trasformata in monte, insieme al fratello Hamnos, dagli dèi sdegnati, giacché i due fratelli, nella loro tracotanza, osarono nomina summorum sibi tribuere deorum, ...
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ATABYRIOS (᾿Αταβύριος)
L. Guerrini
Artista mitico, eponimo del monte di Rodi, ricordato da Stefano Bizantino (s. v. ᾿Ατάβυρον), da Plinio (Nat. hist., v, 132) e da Lattanzio (Inst. div., 1, 23).
Bibl.: [...] J. Overbeck, Die antiken Schriftquellen, Lipsia 1868, 51; J. Jessen, in Pauly-Wissowa, II, 1896, c. 1888, s. v ...
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in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...