In vulcanologia, i frammenti di lava e gli elementi litici di dimensioni comprese tra 2 e 64 mm, che costituiscono il prodotto dell’attività esplosiva di un vulcano; i l. si associano ad altri materiali piroclastici come le ceneri e le bombe, andando spesso a costituire depositi stratificati e gradati. L’aggregazione concentrica di polvere e cenere vulcanica attorno a un nucleo di acqua o a una particella ...
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lapillo
Bruno Basile
I cari e lucidi lapilli che ‛ ingemmano ' il cielo di Giove (Pd XX 16) sono, con ardita metafora, " quelli beati spiriti, che erano come pietre preziose, chiare e splendienti " [...] (Buti). Va ricordato comunque che nei lessici medievali lapillus era spiegato " parvus lapis vel gemma " (cfr. Papias Vocabulista, nell'edizione veneziana del 1496).
Come notava il Tommaseo, lapillus non ...
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Sciara del Fuoco Ripido pendio, formato di lava, lapilli e scorie incandescenti, che dal cratere dello Stromboli (a 750 m s.l.m.) scende fino al mare. È limitato ai lati da due scogliere: il Filo del [...] Fuoco a NE e il Filo di Baraona a SO ...
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POZZOLANA
Aldo Maffei
. Le pozzolane sono prodotti di deiezioni vulcaniche in forma di minuti lapilli, modificati dall'azione del tempo e degli agenti atmosferici, che, unite a grassello di calce (generalmente [...] grigio chiara, a volta un po' gialliccia; questa tinta si può modificare per la presenza di pomici bianche e di lapilli grigi. Nella zona del Vulture vi sono altre pozzolane caratterizzate dalla presenza di haüyna.
Si trovano in altre regioni della ...
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Roccia, di composizione talora assai complessa, formatasi per deposizione di prodotti di varie dimensioni (da ceneri a lapilli) provenienti da attività vulcaniche esplosive. Le p. si presentano in depositi [...] talora molto estesi ...
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squillo
Maria Adelaide Caponigro
" Suono acuto e vibrante ", proprio di uno strumento musicale come la tromba: è usato da D. in Pd XX 18 Poscia che i cari e lucidi lapilli / ...puoser silenzio a li [...] angelici squilli..., per indicare i canti dei beati del cielo di Giove (le vive luci del v. 10), come interpretano, tra gli antichi commentatori, il Lana, l'Ottimo, Benvenuto e il Buti.
Altri, invece, ...
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SOMMA Vesuviana (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Borgata della provincia di Napoli (da cui dista 18 km.); è sita sul fianco nord-occidentale del Somma-Vesuvio, a 150 m. s. m. Nel 1794 fu quasi distrutta [...] dai lapilli e dalle ceneri del vulcano. Il comune conta 12.604 ab., di cui poco meno della metà costituiscono popolazione sparsa. È assai bene coltivata la vite, che produce ottimi vini; il territorio comunale è vasto 30,74 kmq. Somma è allacciata al ...
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PARICUTÍN
Riccardo Riccardi
. Vulcano del Messico, situato a circa 480 km. a NO. della capitale, presso il villaggio di S. Juan Parangaricutiro. Si è formato nel febbraio 1943, in mezzo a una pianura [...] coltivata; quivi da una spaccatura del terreno cominciarono a uscire in abbondanza lave e lapilli, accompagnati da boati, e dopo una settimana il cono vulcanico era alto già 150 m. Un paio di mesi più tardi l'eruzione delle lave e delle ceneri si ...
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Appartiene alla serie monoclina alluminifera della famiglia dei Pirosseni (v.). Si trova spesso in cristalli neri nei tufi e nei proietti del Vesuvio e del Lazio, in cristalli sciolti nelle ceneri e nei [...] lapilli dell'Etna e dello Stromboli, nelle lave di molti vulcani, nei melafiri del Trentino, ecc. È un componente essenziale delle rocce eruttive effusive, specialmente iposiliciche. ...
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Scultore e pittore italiano (Napoli 1918 - ivi 2011). Dopo gli studi a Napoli e a Monza, dal 1947 al 1950 ha aderito al "Gruppo Sud", rinunciando ai suoi esordî figurativi e presentando sculture metalliche [...] moderni. Dopo un orientamento verso le esperienze materiche dell'informale, si è rivolto (1958-66) verso una raffinata composizione di materiali locali (lapilli, sabbie) con frammenti meccanici, con accenni di raffigurazione in senso neo-dada. ...
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lapillo
s. m. [dal lat. lapillus, dim. di lapis -ĭdis «pietra»]. – 1. a. ant. o letter. Pietruzza. Nel linguaggio degli archeologi, nome dato ai sassolini inseriti nella malta dei pavimenti romani di cocciopesto, soprattutto del periodo repubblicano....