ARCANGELI, Alceste
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Giovanni, illustre botanico pisano, e di Amelia Scrivara, nacque a Pisa l'8 sett. 1880. Si laureò in scienze naturali nel 1902 con la tesi "Il mimetismo [...] nel 1953 il Prodromo della storia naturale d'Italia, ove trattava l'origine delle specie con vedute che si riallacciavano a Lamarck: secondo l'A. la vita ebbe origine solo una volta nella storia della terra.
L'A. fu professore emerito dell'università ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] fondatori, J. Ray e C. Linneo – facevano intravedere i processi dell’evoluzione naturale, culminando nell’opera di Lamarck. Anche le scienze biologiche furono profondamente influenzate dalla riflessione filosofica – da Buffon a Kant – e ne subirono ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] acquisiti che contrassegnano categorie distinte in grado di generare individui simili tra loro. Le teorie di Darwin e Lamarck sono state riconsiderate, nella seconda metà del 20° secolo, alla luce delle scoperte della biologia molecolare (v. biologia ...
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DE ZIGNO, Achille
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 14 genn. 1813, figlio di Marco e di Maria Creagli Maquire.
Di ricca famiglia padovana, imparentata con nobili casati inglesi e francesi, il D. fu educato [...] nel corso dei primi due decenni del secolo diciannovesimo da autori quali J.-C. de la Métherie e J.-B. de Lamarck, ed aveva trovato un appassionato propugnatore in Bory de Saint-Vincent. Il saggio antimaterialista Sopra alcuni corpi organici, che si ...
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GUISCARDI, Guglielmo
Nicoletta Morello
Nacque a Napoli nel marzo 1821. Terminati gli studi classici, frequentò i corsi di architettura di Gaetano Genovese.
Nei mesi di settembre-ottobre 1845 presenziò [...] l'aspetto descrittivo e sistematico da famosi paleontologi. Il G. riesaminò soprattutto il genere Hyppurites, definito da J.-B. Lamarck e di cui A. d'Orbigny aveva studiato la struttura anatomica: pur ritenendo ancora oscura la relazione tra questi ...
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Sono animali dal corpo formato da un numero molto variabile di anelli o segmenti (metameri, somiti o zoniti) più o meno simili, ad eccezione di alcuni segmenti differenziati nella regione cefalica (fig. [...] ' incerta: infatti alcuni autori posero i Gefirei vicino agli Echinodermi; il Cuvier stesso li classificò come Echinodermi ed il Lamarck come Oloturoidi; il Quatrefages, che applicò per primo a questi animali il nome di Gefirei (dal gr. γέϕυρα "ponte ...
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MIMETISMO (dal gr. μιμέομαι "imito"; ingl. mimicry)
Alessandro Ghigi
Imitazione a scopo protettivo, aggressivo o anche casuale e senza finalità, di colori e di forme appartenenti all'ambiente, da parte [...] . Secondo alcuni autori, come Bates e Wallace, esso è dovuto all'azione della cernita naturale; secondo i seguaci di Lamarck il bisogno di protezione è la causa determinante delle colorazioni protettive; secondo Loeb, Bohn e altri, i colori sono ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] E non è un caso che il termine biologia venga coniato, all'inizio del secolo, da Jean-Baptiste de Lamarck, contemporaneamente al tedesco Ludolf Christian Treviranus. La morte diventa specchio rivelatore della vita. L'anatomia patologica gioca la sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama di Darwin è legata alla teoria sull’evoluzione delle specie e all’introduzione [...] suo nonno Erasmo aveva tratteggiato una teoria della trasformazione successiva degli esseri viventi, per molti versi simile a quella di Lamarck. Le teorie di quest’ultimo, poi, gli vengono spiegate in dettaglio e con entusiasmo da Robert Edmund Grant ...
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vitalismo
Termine apparso verso la fine del 18° sec. per indicare il tratto distintivo della dottrina fisiologica di Paul Joseph Barthez e di altri medici della scuola di Montpellier. Esso è usato dalla [...] declino del vitalismo
È merito del v. (in partic. di autori come Xavier Bichat, Georges Cuvier, Lorenz Oken e Lamarck) aver contribuito in maniera decisiva, tra Settecento e Ottocento, alla nascita della biologia come sapere autonomo. I primi decenni ...
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lamarckiano
‹-markià-› agg. e s. m. – 1. agg. Del naturalista fr. J.-B. de Lamarck (v. lamarckismo); relativo a Lamarck e alle sue teorie: l’ipotesi lamarckiana. 2. s. m. (f. -a) Seguace delle teorie evoluzioniste di Lamarck.
lamarckismo
‹-markì-› s. m. – Teoria scientifica elaborata nel 1809 dal naturalista fr. J.-B. de Lamarck (1744-1829) per spiegare l’evoluzione degli organismi viventi: tale teoria (la prima delle teorie dell’evoluzione in ordine di tempo)...