FRASSATI, Alfredo
Silvana Casmirri
Nacque a Pollone, presso Biella, il 28 sett. 1868.
Il padre Pietro (1824-1899), oltre a esercitare la professione di medico, ricoprì vari incarichi, tra cui quello [...] che attraverso il suffragio la forte influenza clericale esercitata sull'elemento femminile potesse giungere a minacciare la laicità dello Stato. Era già chiaramente delineato nel F. un anticlericalismo rigoroso che negava alla religione e alla ...
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PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] ultima generazione risorgimentale, l’essere un outsider affermatosi nel mondo delle professioni, la solida cultura giuridica, laica e garantista, facevano di Parenzo il prototipo del parlamentare zanardelliano, capace di interpretare alla Camera come ...
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PODRECCA, Luigi Guido
Fulvio Conti
PODRECCA, Luigi Guido. – Nacque a Vimercate (Milano) il 4 dicembre 1865 da Carlo e Amalia Antonia Galli.
Il padre, avvocato, garibaldino e scrittore, aveva sposato [...] animale. Conseguentemente, sostenne la necessità per i socialisti di allearsi con repubblicani e radicali, che avevano nella laicità uno dei loro elementi distintivi, e guardò con simpatia anche alla massoneria, della quale si definì ‘affinista ...
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PAPA, Dario
Fulvio Conti
– Nacque a Rovereto il 24 gennaio 1846 da Pietro e da Anna Padovani.
All’età di nove anni, rimasto orfano di entrambi i genitori insieme alla sorella Nina, venne mandato a Vienna [...] ai suoi lettori un abbonamento cumulativo con Critica sociale), Papa dette largo spazio sul giornale alle tematiche della laicità dello Stato, della diffusione dell’istruzione e dei diritti civili (per esempio sostenne la campagna a favore del ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] altro che un ennesimo espediente per conservare il potere, più spregiudicato del solito, perché dimentico delle tradizioni laiche del liberalismo, più pericoloso, perché "deformava la figura del partito liberale" (Venti anni di vita politica, I ...
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CIANDA, Alberto
Luigi Agnello
Nato a Roma il 1° genn. 1984 da Francesco, ufficiale giudiziario, e da Modesta Vespasiani, ambedue di origine umbra, si formò in un ambiente familiare in cui erano vive [...] al crollo elettorale del loro partito, riuscirono a entrare nell'Assemblea costituente, dove egli si batté a difesa della laicità dello Stato e contro le reviviscenze fasciste.
Intanto la dissoluzione del Partito d'azione si concludeva, nell'ottobre ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.