. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] , autonomie locali e funzionali, economia a due settori, eliminazione progressiva della proprietà terriera non coltivatrice, laicità dello stato, libertà religiosa, federazione europea, ecc.), dichiarandosi per "la formazione di un fronte unico ...
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Parità
Aldo Lo Schiavo
Sistema scolastico
Il principio della p. fra istituzioni educative dello Stato, degli enti locali, di altri enti e dei privati è fissato nell'art. 33 della Costituzione, dove [...] della p. alle istituzioni educative e scolastiche dipendenti dalle autorità religiose (in contrasto con il principio della laicità dello Stato), nonché al vincolo costituzionale contenuto nella formula "senza oneri per lo Stato". A lungo, la ...
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NETANYAHU, Benjamin
Silvia Moretti
Politico israeliano, nato il 21 ottobre 1949 a Tel Aviv. Ostile al processo di pace con i palestinesi, figura di spicco del Likud, fu primo ministro dal 1996 al 1999, [...] anni, in un clima che vedeva rafforzarsi le istanze religiose e nazionaliste a scapito del principio della laicità dello Stato e dei valori democratici.
Nelle consultazioni del gennaio 2013 i due partiti subivano un significativo ridimensionamento ...
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RENDU, Eugène
Angiolo Gambaro
Pubblicista, nato a Parigi il 24 gennaio 1824, morto ivi nel 1903. Compiuti gli studi di diritto e di lettere, visitò l'Italia dove strinse relazioni con C. Balbo, M. D'Azeglio, [...] , ebbe dal governo missioni in Inghilterra e in Germania. Deciso assertore dell'istruzione obbligatoria, fu avversario accanito della laicità dell'insegnamento. Dal 1854 compilò il giornale L'ami de l'enfance, dove più volte si occupò d'istituzioni ...
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TURCHIA.
Edoardo Boria
Giulia Nunziante
Francesco Anghelone
Livio Sacchi
Rosita D'Amora
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Il progetto GAP. Bibliografia. Politica economica [...] marchi sempre più anche la geografia elettorale della T., con le prime che si fanno portavoci delle istanze moderniste e laiche mentre le seconde fungono da bastioni dei partiti più impegnati nella difesa dei costumi e dei valori tradizionali. Oltre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] commento, che va dal 1918 al 1936. Si produce una messe di studi di vario genere a opera di studiosi ecclesiastici e laici: dalle introduzioni (la più importante è quella dell’israelita Mario Falco del 1925), ai manuali e commentari, cui si dedicano ...
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LOMBARDO RADICE, Marco
Matteo Fiorani
Nacque a Roma il 15 aprile 1949 da Lucio e Adele Maria Jemolo.
UNA GRANDE FAMIGLIA
Secondogenito tra Daniele, nato due anni prima, e Giovanni, nato nel 1954, [...] nel 1925 del manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce e sostenitore, da cattolico, della laicità dello Stato; la nonna, Adele Morghen, studiosa dei problemi educativi infantili, aveva lavorato come maestra in ...
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fragilizzazione
s. f. Indebolimento, tendenza a diventare debole, fragile.
• E quei luoghi [Giorgio] Napolitano li ha elencati: «La Corte di giustizia del Lussemburgo, la Corte di Strasburgo, il Consiglio [...] che si assiste alla «fragilizzazione» della morale comune, che moltiplica le richieste alla scuola di una morale sociale «pratica, laica e civica», e che nei programmi di francese per le medie esistono riferimenti al «fatto religioso» in uno spirito ...
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PAPPACENA, Enrico
Cesare G. de Michelis
– Studioso di religioni, scrittore poligrafo, slavista, antroposofo e da ultimo docente universitario, Enrico Pappacena nacque a Napoli da Roberto e Clelia Casalini [...] Scuola teologica battista (L. Ronchi, Una pagina dell’evangelismo italiano. La Scuola Teologica Battista di Roma (1901-1932), in Chiesa, laicità e vita civile. Studi in onore di F. Verucci, Roma 2005, pp. 247-262), da cui fu espulso dopo un semestre ...
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DE LUCA, Carlo Antonio
Pier Luigi Rovito
Terzogenito del conte Marcello e di Amodea Figlioli, nacque a Molfetta, in Terra di Bari, il 12 maggio 1613. Avviato al sacerdozio, solo dopo aver ricevuto gli [...] congregazione romana. Sotto questo profilo può ben dirsi che lo status ecclesiastico non condizionò la sostanziale làicità del suo orientamento giurisdizionalistico. Lo dimostra il De apostolico regiove assensu, etiam generali (ibid. 1698), dove ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.