FABBRI, Federico
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Nacque a Ravenna il 10 genn. 1835, da Gaetano, medico, e da Adelaide Miani. Si avvicinò presto al movimento patriottico, con ogni probabilità aderendo in questo stesso periodo alla [...] , sulle cui pagine sostenne vigorose campagne di stampa, su una linea di stretta osservanza massonica, per la laicità dello Stato, in particolare in merito al divorzio, all'insegnamento religioso nelle scuole, alla proclamazione del 20 settembre ...
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Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] a scuola l'hijab, il foulard islamico, e una legge del 2004 ha ribadito il divieto di comportamenti contro la laicità dello Stato.
I concetti di assimilazione e di integrazione comportano ampi margini di ambiguità; lo si può constatare quando si ...
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Socialismo e socialdemocrazia
Leonardo Rapone
Apertosi nel segno del 'declino' e della 'crisi' della socialdemocrazia - ne erano prova sia le difficoltà in cui si dibattevano i partiti di ispirazione [...] Zapatero e hanno subito messo in mostra un profilo politico originale, facendo leva sui temi del pacifismo, della laicità dello Stato e dell'emancipazione dei costumi.
Oltre a dover rivedere le proprie concezioni in tema di potenzialità economiche ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] " non significa che non si sia raggiunta la "maturità intellettuale": 16 febbr. 1875). Altrettanto infaticabile fu nella difesa della laicità dello Stato; e fu di idee moderne anche in altri settori, come per esempio in relazione al codice penale (l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Guicciardini
Giuseppe Marcocci
Autore della prima Storia d’Italia in lingua volgare, Francesco Guicciardini fu un protagonista della vita politica della prima metà del Cinquecento. Testimone [...] il politico che confidava nel ruolo attivo del papato per la futura tenuta e autonomia dell’Italia e l’uomo laico che, in un’età di drammatiche lacerazioni all’interno della cristianità europea, maturò una sensibilità ai limiti dell’indifferenza per ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] comunque la sua produzione poetica, che si iscrive interamente all'interno del progetto federiciano di dar vita a una lirica d'ispirazione laica e in lingua volgare che desse lustro allo Stato e al tempo stesso ne fosse il simbolo riconoscibile. La ...
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SINIBULDI, Cino
Stefano Carrai
Paola Maffei
SINIBULDI (Sigibuldi, Sighibuldi, Sigisbuldi), Cino (Cino da Pistoia). – Nacque in una delle più antiche e nobili famiglie pistoiesi da ser Francesco di [...] (con posizioni parallele a quelle espresse da Dante nella Monarchia), ma non può essere considerato un paladino della laicità secondo schemi moderni. Nella più tarda [Divina ordinaria] Lectura Digesti Veteris si occupò nuovamente della Donazione di ...
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TEMANZA, Tommaso
Elena Granuzzo
Nacque a Venezia il 9 marzo 1705 da Antonio e da Adriana Scalfarotto. Il padre esercitava la professione di «tagliapiera» e di «proto» presso il magistrato delle Acque [...] .7 (552.27), lettera a Gasparo Patriarchi datata luglio 1767). A pianta centrale, venne criticata per un eccesso di laicità, tanto da rimanere spesso chiusa al pubblico per la somiglianza al Pantheon. Oltre a questa recupero formale, Temanza volle ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] ); e aggiunge:
In Italia dal 1999 la bestemmia non è più un reato penale (è sanzionato con un’ammenda): segno della laicità dello Stato. Ma l’impatto sociale della bestemmia resta forte: nel 2004 Roberto “Baffo” da Crema e Guido Genovesi sono stati ...
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MISTRALI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
– Figlio di Francesco e di Anna Manganelli, nacque a Parma il 3 luglio 1780.
Di famiglia umile (il padre era calzolaio, la madre casalinga), era molto giovane [...] da un regime monarchico, specialmente per le norme relative al diritto di famiglia, alla tolleranza religiosa, a una certa laicità dello Stato. Questo esito, attribuito in gran parte all’intervento di Neipperg, amareggiò molto il M. che vide nell ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.