WALDIS, Burkard
Giuseppe Zamboni
Poeta tedesco, nato circa il 1495 ad Allendorf (Assia), morto circa il 1557 ad Abterode. Nulla si sa della sua giovinezza; compare per la prima volta nel 1523 a Riga, [...] parte alle lotte religiose con efficaci libelli (Streitgedichte gegen Herzog Heinrich d. Jüngeren von Braunschweig; ediz. a cura di F. Koldewey, Halle 1883) e passò gli ultimi anni della vita come prevosto di Abterode. Nel 1548 pubblicò la sua opera ...
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TEATRO (v. vol. vii, p. 640 ss.)
G. Forni
Elenco dei teatri e odèa greci e romani, noti attraverso resti monumentali o fonti letterarie ed epigrafi, ivi comprese le testimonianze relative alle manifestazioni [...] , Das B. der Spätzeit, 1957, p. 3 ss.; H. J. Lenzen in Sumer, xii, 1956, p. 92; xc, 1959, p. 39; t. e scena: Koldewey, op. cit., p. 248.
*berytus (Beirut): t.: Joseph., Ant. iud., xix, 7, 5; xx, 9, 4; cfr. E. Frézouls, in Syria, xxxvi, 1959, p ...
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BARSIPPA (o Borsippa)
G. Furlani
Città sumerica e poi babilonese, sulle sponde di un canale che si staccava, a S della città di Babilonia, dall'Eufrate e ad O di un grande lago. Le sue rovine portano [...] Versl. en Medeedelingen der K. Akademie der Wetenschappen te Amsterdam, Afd. Letterkunde, R. 3, D. III, Amsterdam 1887; R. Koldewey, Die Tempel von Babylon und Borsippa, Lipsia 1911; E. Unger, Barsippa, in Reallexicon der Assyriologie, I, 1932, s. v ...
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Fu la città sacra del dio babilonese Nabū, divinità degli scrivani, della scrittura e delle arti. La città era situata a SO. di Babele sulla sponda occidentale dell'Eufrate ed era città gemella della capitale [...] era di sette. Le rovine della città sono ora chiamate Birs Nimrūd e Ibrāhīm el-Khalīl.
Bibl.: F. Hommel, Ethnologie und Geographie des alten Orients, Monaco 1904-1926, pp. 394-396; R. Koldewey, Die Tempel von Babylon und Borsippa, Lipsia 1911. ...
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TELAMONE (dal latino telamo, gen. al plurale telamones)
Luigi Crema
Si chiamano telamoni le figure virili impiegate nelle architetture a sostegno di trabeazioni o cornici e nella scultura decorativa [...] centrale di tre giganti e quella che li adossava agli stipiti delle porte, rimangono tre collocazioni possibili. R. Koldewey e O. Puchstein (Die griechischen Tempel in Unteritalien und Sicilien, Berlino 1899, pagina 160 segg.) li pongono negl ...
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ZIGGURAT
Giuseppe Furlani
. È il nome che di solito si dà alle torri templarie dei Sumeri, Babilonesi e Assiri. Non conosciamo ancora esattamente l'ortografia e l'etimologia della parola. Va scritto [...] Wiederherstellung des Turmes zu Babel, in Forschungen und Fortschritte, II; A. Moberg, Babels torn, Lund 1918; R. Koldewey, Der babylonische Turm nach der Tontafel des Anubelschunu, in Mitteilungen der Deutschen Orient-Gesellschaft, 1918, n. 59; id ...
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ORDINI ARCHITETTONICI
M. Wegner
I tre ordini classici: 1. - Sull'autorità di Vitruvio (De arch., iv), si parla di tre o. architettonici, il dorico, lo ionico e il corinzio. Che l'ordine dorico già nel [...] = aedes rotunda peripteros: Vitruv., 4, 8, 1-2; E. Fiechter, in Pauly-Wissowa, 2, serie VI, 1936, c. 307 ss.
toichobate: Koldewey-Puchstein, p. 209.
toro = τορός = torus: Vitruv., 3, 5, 2.
trabeazione: v. architrave, fregio e geison: A. von Gerkan, p ...
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Vedi MARI dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARI (babilonese Maer, sumerico Mari)
A. Parrot
Antica città del Vicino Oriente (oggi Tell Hariri), a 12 km a N-NO di Abu Kemal, sulla riva destra dell'Eufrate, [...] per ordine di Anu ed Enlil distrusse le mura di M. e le mura di Malgia". Durante gli scavi compiuti a Babilonia, Koldewey scopri due statue con iscrizioni, che portano rispettivamente il nome di Tūra-Dagan e Puzur-Ishtar. Ad Assur, Andrae raccolse un ...
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. La città di Babele, detta anche Babilonia (con nome identico a quello che significa la regione che le sta d'intorno e qualche volta comprende nell'intenzione di chi parla tutto quel tratto di territorio [...] intrapresi da una missione tedesca sotto la direzione di R. Koldewey, il quale illustrò le rovine dei templi più importanti in Der Alte Orient, VI, i, Lipsia 1904; R. Koldewey, Das wieder erstehende Babylon, Lipsia 1914; id., Die Pflastersteine von ...
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Figlio del duca Enrico il Maggiore, nato nel 1489, fu uno dei più energici, ma anche dei più bellicosi e più violenti principi tedeschi dei tempi della Riforma. Fin dall'inizio del suo governo (1514) egli [...] al luteranismo e si riconciliò col figlio Giulio, erede poi del ducato, che si era convertito alla Riforma.
Bibl.: F. Koldewey, Heinz von Wolfenbüttel, Halle 1883. Per lavori speciali, v. F. C. Dahlmann e G. Waitz, Die Quellenkunde der deutschen ...
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