OINOPION (Οἰνοπίων)
A. Gallina
Mitico re di Chio, figlio di Teseo ed Arianna o di Dioniso ed Arianna. Partendo da Creta, sarebbe giunto nel territorio di Chio (Diod., v, 79 e 84, 3; Paus., vii, 4, 8), [...] iscrizione, appare come una figura giovanile, nuda, rappresentata nell'atto di porgere l'oinochòe a Dioniso, che regge il kàntharos. Senza didascalia, ma praticamente ispirate a questo schema, sono le analoghe scene dell'anfora di Amasis, di quella a ...
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ROSCIGNO
G. Greco
Piccolo centro dell'interno della provincia di Salerno, situato nella valle del Calore, lungo la strada che dalla piana pestaña conduce al Vallo di Diano.
Il sito è noto per il recupero, [...] etrusca, un candelabro con cimasa composta da due figure, un guerriero e una donna, anch'esso di produzione etrusca, un kàntharos d'argento, tre strigili in bronzo e numerosi oggetti di ceramica attica e di produzione coloniale; i resti di un carro ...
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BEOTICI Vasi
P. Pelagatti
Si intendono con questo nome i vasi prodotti in Beozia fra l'VIII e il IV sec. a. C. È una fra le più modeste classi di vasi greci, non caratterizzata da uno stile unitario, [...] di vasi completamente verniciati di nero furono prodotti sia nel VI che nel V sec. a. C. La forma caratteristica è il kàntharos. In qualche caso, sul fondo nero, è sovraddipinta in bianco una figura umana o di animale.
Bibl.: Scavi e raccolte di ...
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THANATOS (Θάνατος)
C. Saletti
Personificazione della Morte. Figlio della Notte e di Herebos, fratello gemello di Hypnos, il Sonno.
Il suo nome ricorre frequentemente nella letteratura greca (Il., xiv, [...] p. 1242, n. 2; CA 1264 del Louvre: B, p. 1384, n. 19. Anfora campana di Berlino: A. Furtwängler, op. cit. p. 835, n. 2991. Kàntharos di Londra E 155: B, p. 832, n. 37. Lèkythos di Atene già Coll. Rhousopoulos: B, p. 1373, n. 12. Stàmnos di Parlemo: S ...
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Vedi TERRACINA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACINA (v. vol. VII, p. 729)
R. Righi
Un deposito preistorico del Paleolitico Superiore, localizzato nel Riparo Salvini presso il Pisco Montano, ha permesso di [...] bianco e nero sono rispettivamente caratterizzati da un motivo geometrico a esagoni e da una scena di putti vendemmianti con kàntharos dal quale fuoriescono racemi di vite carichi di grappoli e di foglie. Il terzo mosaico, policromo, si distingue per ...
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ORCHOMENOS di Arcadia (᾿Ορχομενός, Orchomĕnus)
L. Vlad Borrelli
Antichissima città nella zona N-E dell'Arcadia, dal nome greco, menzionata già nel Catalogo delle Navi (Iliade) e nell'Odissea (e una forma [...] un aröbailos corinzio a forma di scimmia e un rilievo arcaico di significato probabilmente dionisiaco con due figure ignude di uomini con un kàntharos, che si tengono per mano (cfr. rilievo di Dermys e Kitylos, al museo di Atene).
Già nel V sec. a. C ...
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TEISIAS (Τεισίας)
E. Paribeni
Ceramista attico- così si proclama nei prodotti firmati- autore di una serie di piccoli vasi a vernice lustra senza decorazione pittorica o quasi.
Si tratta di kàntharoi [...] , Cat. of the Vases in the Ontario Museum, I, Toronto 1930, p. 50; J. D. Beazley, in Am. Journ. Arch., XXXIX, 1935, p. 475; J. F. Crome, Ein Kantharos des Teisias, in Jahrb. (Arch. Anz., LIII), 1938, p. 72; J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 177. ...
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CIRCE (Κίρκη, Circe)
C. Caprino
Figlia del Sole e dell'oceanina Perse, nota soprattutto dall'Odissea.
Ulisse giunge nell'isola Eea con i compagni, che divide in due schiere. Una, guidata da Euriloco, [...] Eea un cervo (Od., x, 157 ss.). Sono poi da ricordare gli scarabei con compagni di Ulisse con teste di animali e kàntharos.
Forse, per la sua provenienza dal Circeo, si deve identificare con la maga la testa del Museo delle Terme, opera eclettica ...
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ICARIO (᾿Ικαᾒριος). - 1°
B. Conticello
Ateniese, padre di Erigone, vissuto al tempo del re Pandione, considerato l'importatore in Grecia della pianta della vite (Paus., i, 5, 2-4; Ovid., Met., vi, 126; [...] e Dioniso, stanti, si fronteggiano, l'uno con le mani tese ad accogliere il dio, l'altro incedente con un kàntharos nella destra. In una hydrìa a figure nere dello stesso museo, da Capua, già nella Collezione Castellani, compaiono assisi a banchetto ...
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È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di [...] nel 354 erano pronti per 300 navi, nel 330 per 372 (196 nel porto di Zea, 82 a Munichia, 94 nel porto di Kantharos). Dietro ai νεώρια del porto esclusivamente militare di Zea, stava la σκευοϑήκη (ὁπλοϑήκη in Strabone), il vero e proprio arsenale. Il ...
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kantharos
〈kàntaros〉 s. m. – Traslitterazione del gr. κάνϑαρος, forma usata talvolta dagli archeologi invece del suo adattam. ital. càntaro (v. cantaro1, nel sign. 1).