Zaria
Regno hausa nell’od. Nigeria settentr., conosciuto in passato come Zazzau. Fondato dal sarkin («re») Gunguma nell’11° sec., era uno dei sette regni hausa della tradizione. Una dinastia autonoma [...] a Kano e Katsina. Divenuto un regno tributario del Bornu (1734 ca.-1804), Z. riacquistò autonomia nel 19° sec. con il jihad dei , che vi si installarono come aristocrazia dominante (1808). L’emirato islamico di Z. (dal 1835) accettò nel 1901 la ...
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Giuliano Battiston
Dal 2010, in Afghanistan e nelle cancellerie occidentali prevale l’idea che la soluzione militare al conflitto sia inefficace, e che sia indispensabile perseguire la via del dialogo [...] la guida suprema dei Talebani ha legittimato il tentativo di trovare una soluzione pacifica al conflitto, pur ribadendo il diritto al jihad contro le truppe di occupazione. Il secondo risale al 7 luglio, quando a Munree in Pakistan si è tenuto il ...
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Wadud, Amina (nata Mary Teasly)
Wadud, Amina (nata Mary Teasly). ‒ Studiosa e religiosa afroamericana statunitense (n. Bethesda, MD, 1952). Convertitasi all’islam nel 1972 e assunto alcuni anni dopo [...] scalpore a New York guidando la preghiera del venerdì di un gruppo misto di fedeli musulmani e provocando la reazione sdegnata degli ambienti più tradizionalisti e fanatici. Nel 2006 ha pubblicato Inside the gender jihad. Women’s reform in Islam. ...
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Angelo Turco
Il Sahara appare oggi come una gigantesca bolla geopolitica, alimentata da spinte molteplici: politiche, economiche, umanitarie, terroristiche, emergenziali. Fortemente disomogenee per origine, [...] politiche forti. La prima si riassume nella lotta a tutto campo contro l’islamismo, considerato non solo nelle sue fazioni jihadiste dunque, ma in tutte le sue declinazioni. La seconda si incentra sullo sviluppo economico, ma senza grandi idee, dal ...
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defacciamento
s. m. Violazione informatica di un sito web, mediante la sostituzione della sua pagina iniziale.
• Dato che l’home page era stata cancellata, gli esperti in un primo momento non avevano [...] conoscono l’arabo usano le applicazioni di traduzione. Poi, se ci sono le capacità informatiche, si dedicano alla cyber jihad. Si inizia con qualche deface (defacciamento) cambiando il codice dei siti. Si «buca» l’account di qualche nemico. (Marta ...
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Guido Olimpio
Al-Qaida dopo bin Laden
A dieci anni dall’11 settembre 2001 molte sfide attendono al-Qaida. Perso il suo fondatore, Osama bin Laden, quel poco che resta dell’organizzazione centrale deve [...] .
Infine i lupi solitari.
Nei video diffusi nel biennio 2010-11, i propagandisti hanno insistito sulla necessità della jihad individuale, meglio se condotta nei ‘paesi dei crociati’.
Il militante si autoindottrina, si organizza e passa all’azione ...
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hausa
Popolazione stanziata in Nigeria settentr., Niger e regioni limitrofe, di lingua afro-asiatica. Già verso la fine del primo millennio diedero vita a una serie di entità politiche e dal 10°-11° [...] Zamfara, Kebbi, Yauri, Gwari, Nupe, Kororofa, Yoruba. All’inizio del 19° sec. furono conquistati dai nel corso del jihad di ‛Uthman dan Fodio che, sfruttando i sentimenti antidinastici dei contadini h., attuò una vera rivoluzione sociale e religiosa ...
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Rashid, Ahmed
Rashid, Ahmed (Rashīd Aḥmad). – Giornalista pakistano (n. Rawalpindi 1948), per oltre vent’anni corrispondente dall’Afghanistan e dall’Asia centrale della Far eastern economic review. Nel [...] , difficoltà di dialogo con gli Stati Uniti. Tra le altre sue opere si ricordano: The resurgence of Central Asia (1994); Jihad. The rise of militant islam in Central Asia (2002; trad. it. Nel cuore dell’Islam. Geopolitica e movimenti estremisti in ...
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al-Sadat, Muhammad Anwar
Politico egiziano (Mit Abu l-Kum, al-Minufiyah, 1918-Il Cairo 1981). Militare di carriera, entrò nel gruppo clandestino dei Liberi ufficiali, con i quali partecipò al colpo di [...] (maggio 1980) anche la carica di primo ministro, nel 1981 S. cadde vittima di un attentato da parte di un militante di al-Jihad al-islami, durante un tentativo, poi fallito, di sollevazione religiosa contro il regime.
1918
Nasce a Mit Abu l-Kum, al ...
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Islamismo
Alberto Ventura
L'ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell'i. militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell'azione politica. In quegli [...] fedeli alla tradizione e tutte queste altre varianti moderne dell'Islam.
bibliografia
G. Kepel, Jihad: expansion et déclin de l'islamisme, Paris 2000 (trad. it. Jihad. Ascesa e declino. Storia del fondamentalismo islamico, Roma 2001).
K.F. Allam, L ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...