di Andrea Carati e Arturo Varvelli
Le principali sfide alla sicurezza internazionale provengono oggi da minacce di tipo non convenzionale. Gli anni successivi alla fine della Guerra fredda hanno rivelato [...] destabilizzazione di alcuni paesi o aree geopolitiche. Oltre allo Yemen, di cui si è già detto, è il caso dei gruppi jihadisti che operano nella Penisola del Sinai, che si sono rafforzati con la caduta del regime di Hosni Mubarak in Egitto. Sono poi ...
Leggi Tutto
al-Ẓawāhirī, Ayman. - Fondamentalista egiziano (Il Cairo 1951 - Kabul 2022). Proveniente da una facoltosa famiglia della borghesia egiziana, a soli quattordici anni si unisce ai Fratelli musulmani, per [...] anti-sovietiche e conosce O. Bin Laden: inizia qui un sodalizio che durerà oltre vent’anni. Tornato in patria porta al-Jihād su posizioni sempre più integraliste, ha rafforzato i legami con al-Qā'ida, e svolto un ruolo di primo piano negli attentati ...
Leggi Tutto
Camerun
Stato dell’Africa occid., con capitale Yaoundé. Area d’origine delle lingue bantu, il C., a cavallo dell’area di transizione fra gli altipiani e la foresta equatoriale, è spiccatamente regionalizzato. [...] Il Nord, sotto l’influenza del Kanem già alla fine del primo millennio, islamizzatosi con il jihad di Uthman Dan Fodio, nel primo 19° sec. fu dominato da aristocrazie fulani (➔ Adamaoua); l’altipiano occid. è popolato dai , cristiano-animisti divisi ...
Leggi Tutto
Futa Djallon (o Futa Giallon, Fouta Jalon)
Futa Djallon
(o Futa Giallon, Fouta Jalon) Regione montuosa della Guinea (vi nascono i fiumi Niger e Gambia). Alla popolazione originaria yalunka (anche dialonke [...] una teocrazia a forte impronta fulana, centro di propagazione dell’islam ortodosso in Africa occidentale. Di qui, nel 1852, partì il jihad di al-Haji Umar Tall che investì la valle del Niger. Il F.D., dilaniato nel 19° sec. da lotte di successione ...
Leggi Tutto
wahhabismo
Movimento riformista e scuola legale risalenti agli insegnamenti di Muhammad ibn ‛Abd al-Wahhab, alla fine del sec. 18° nella Penisola Arabica. Il w., che discende in linea diretta dallo hanbalismo [...] ’islam dalle cd. innovazioni che lo snaturerebbero, addebitate soprattutto al sufismo, uno dei principali bersagli del jihad wahhabita. Il w. acquistò autorevolezza rispetto agli altri movimenti salafisti contemporanei e successivi dopo che Muhammad ...
Leggi Tutto
Mamadu, Lamine Drame (Muhammad al-Amin)
Mamadu, Lamine Drame
(Muhammad al-Amin) Riformatore islamico del Senegambia (Goundiourou, od. Mali, 1830 ca.-Toubacouta, Senegal, 1887). Ritornato verso il 1878 [...] di islam riformato ispirata alla scuola Tijaniyya e ad al-Hajj Umar Tall, denunciando le imposizioni francesi. Nel 1885 lanciò un jihad, sottomise il regno Tekrur di Boundou e creò un vasto dominio fra gli odd. Senegal, Gambia e Guinea Conakry, ma ...
Leggi Tutto
Kepel, Gilles. – Politologo e orientalista francese (n. Parigi 1955). Tra i massimi esperti di Islam politico e mondo arabo, docente dal 2001 all’Institut d’études politiques di Parigi e dal 2010 senior [...] in tutta l’area del Mediterraneo di un futuro comune di adesione ai valori democratici. Tra i suoi numerosi saggi vanno citati: Jihad. Expansion et déclin de l’islamisme (2000; trad. it. 2001); Fitna.Guerre au coeur de l'islam: essai (2004; trad. it ...
Leggi Tutto
Macina
(anche Massina, Maasina) Regione lungo il medio Niger fra Segu e Timbuctu, nell’od. Mali, sede nel 19° sec. di Stati islamici rigoristi. Dominata dagli imperi di Mali e Songhai, occupata da gruppi [...] del 19° sec. con Ahmadu Lobbo che, ispirandosi alla dottrina del riformatore islamico ‘Uthman dan Fodio, condusse un jihad per liberare il Paese dalla soggezione a Segu, ma anche contro la classe dirigente locale. Trasformato in teocrazia rigorista ...
Leggi Tutto
Giornalista italiana (n. Masera, Verbania, 1948). Ha intrapreso la carriera giornalistica all’inizio degli anni Ottanta lavorando per la rivista Pace e Guerra e nel 1988 è approdata a Il Manifesto, occupandosi [...] Algeria, Somalia, Palestina e Afghanistan (tra gli altri paesi), il 4 febbraio 2005 è stata rapita dall’Organizzazione per la Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad come inviata de Il Manifesto; il 4 marzo dello stesso anno è stata liberata dai ...
Leggi Tutto
Tigray
Regione storica dell’Etiopia e unità federale della Repubblica democratica federale, con capitale a Mek’ele (Macallè). Dal 1° sec. d.C. è stata culla della civiltà di Aksum. Centro della diffusione [...] politica col declino di Aksum. Vide la fioritura di istituzioni monastiche quali centri culturali ed economici. Teatro del jihad mosso da Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi alla metà del 16° sec., subì poi le aggressioni ottomane. Tornò politicamente ...
Leggi Tutto
jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...