Boris Biancheri
Il fenomeno della globalizzazione è generalmente associato a un processo di progressiva unificazione del mondo. Tanto sul piano delle percezioni, e quindi del modo in cui si interpreta [...] breve, ma viene non di meno compiuto da diversi autori. Se Benjamin Barber (1996) parla di una contrapposizione tra «Jihad e McWorld», è senza dubbio la formula dello «scontro di civiltà» proposta dal politologo americano Samuel Huntington quella che ...
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Alberto Garlini
Lassana Bathily
Un eroe dei nostri giorni
La Francia premia con la cittadinanza l’immigrato del Mali che a rischio della vita ha salvato 7 ostaggi ebrei e ha permesso alle forze dell’ordine [...] , nella prigione di Fleury-Merogis, dove erano entrambi detenuti. In questa fase, Coulibaly abbraccia l’Islam radicale e la jihad. Dopo aver scontato le condanne, si trasferisce a Grigny, 20 chilometri a sudest di Parigi. Nel 2010 viene arrestato ...
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fondamentalismo
s. m. – Corrente teologica nata all’interno del protestantesimo agli inizi del Novecento; la nozione di f. è utilizzata per classificare tutti quei movimenti che, sorti in altri contesti [...] infedele. Il gruppo nigeriano Boko Haram (letteralmente «chi combatte per la difesa degli insegnamenti del profeta e per la jihad contro l’educazione e l’influenza dell’Occidente»), nato nel 2002 in uno Stato del nord (Borno) ha progressivamente ...
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La terra dei puri
L’instabilità del Pakistan
di Francesca Marino
18 febbraio
L’opposizione vince le consultazioni indette per eleggere i membri dell’assemblea nazionale pachistana: 87 seggi vanno [...] del mullah Fazlullah, detto ‘Maulana Radio’ per il network di radio FM che ha messo in piedi per diffondere il verbo della jihad e trasmettere ordini alle truppe. Fino all’ottobre 2007 il mullah e i suoi sono stati lasciati liberi di agire e di ...
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di Luciano Pellicani
La storia del 20° sec. ha confermato la profezia formulata da E. Renan nel 1885: dopo "molte alternative di anarchia e dispotismo", la d. liberale è riuscita finalmente a imporsi in [...] , Soveria Mannelli 2002.
C. Crouch, Postdemocrazia, Roma-Bari 2003.
A. De Benoist, Le sfide della postmodernità, Casalvecchio 2003.
L. Pellicani, Jihad: le radici, Roma 2004.
Democrazia deliberativa, a cura di G. Bosetti, S. Maffettone, Roma 2004. ...
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NIGERIA.
Lina Maria Calandra
Giulia Nunziante
Emma Ansovini
Maria Paola Guarducci
Giuseppe Gariazzo
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Politica economica e finanziaria. Storia. [...] ahl al-Sunna li᾽l-da῾wa wa al-ǧiḥād («Popolo impegnato nella propagazione degli insegnamenti del Profeta e del jihad»). Il gruppo, le cui radici religiose sono riconducibili alla setta degli Yan Tatsine – operativa negli anni Ottanta nello Stato ...
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Vedi Uzbekistan dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Uzbekistan, già parte dell’Impero russo dal 19° secolo e repubblica socialista sovietica dal 1924, è una della cinque repubbliche centroasiatiche [...] Pakistan, mentre una scissione di una frangia ancora più estremista dell’IMU ha dato vita, nel 2004, all’Unione del jihad islamico (IJU). La IJU, scarsamente attiva e composta da pochi membri, è stata la prima organizzazione terroristica a utilizzare ...
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di Renzo Guolo
L’accordo sul nucleare iraniano, l’intesa sulle armi chimiche della Siria e la relativa stabilizzazione del potere di Bashar al-Assad, e infine la crisi dell’islam politico in Egitto segnano [...] ’ostilità nei suoi confronti in ambito sunnita. L’attentato suicida contro l’ambasciata iraniana a Beirut, rivendicato da un gruppo jihadista sunnita legato ad al-Qaida come reazione all’intervento di Hezbollah e dell’Iran a fianco di Bashar al-Assad ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] arabo sunnita, i tentativi di reislamizzazione dall'alto sono invece falliti: non conquista il potere il movimento islamico al Jihad, responsabile dell'assassinio di Sādā῾t nell'ottobre 1981; in Siria nel 1982 la sollevazione della città di Hamāk ...
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Vedi Tunisia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Tunisia è un paese del Maghreb, la fascia costiera dell’Africa settentrionale che dal Marocco si estende fino alla Libia. Dal punto di vista [...] ne ha uccisi 12. Anche cellule legate allo Stato islamico (Is) operano in Tunisia, soprattutto tramite i contatti con i gruppi jihadisti nella vicina Libia, in cui si recano molti foreign fighters tunisini (la Tunisia è tra i primi paesi al mondo per ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...