Storico (Jena 1843 - Stoccarda 1929), prof. nell'univ. di Königsberg (1877-1902); scrisse fra l'altro su Federico I (Kaiser Friedrich I, 3 voll., 1871-74), poi una storia dello stato prussiano (Preussische [...] Geschichte, 4 voll., 1900-02), e dedicò ricerche di carattere storico-culturale all'ordine dei templari e alle crociate (Geheimlehre und Geheimstatuten des Tempelherrenordens, 1879; Kulturgeschichte der ...
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Pittore (Zurigo 1760 -Jena 1832). Allievo a Zurigo di J. K. Füssli, perfezionatosi a Roma e a Napoli (1784-89), fu chiamato nel 1794 per intercessione di Goethe, che l'aveva conosciuto a Roma, alla scuola [...] di disegno di Weimar, di cui divenne direttore nel 1806. Eseguì pitture decorative per il castello di Weimar, bozzetti per teatro, ecc.; seguace di J. J. Winckelmann, svolse insieme a Goethe una vivace ...
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Matematico (Esslingen 1487 - Jena 1567), uno dei maggiori algebristi tedeschi del sec. 16º. Diffuse la conoscenza dell'aritmetica e dell'algebra nella sua Arithmetica integra (1544). È da annoverarsi tra [...] coloro che aprirono la via a Nepero, fondatore del calcolo per logaritmi, avendo osservato (come già N. Chuquet nel 1484) che una tavola delle potenze di un numero permette di trasformare moltiplicazioni ...
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Scrittrice tedesca (Bückeburg 1873 - Jena 1956). Acquistò presto fama per le sue ballate, dal piglio drammatico, che si ispirano in genere ai miti eroici del passato (Balladen und Lieder, 1902; Neue Balladen [...] und Lieder, 1907). Ma anche nei romanzi e nelle novelle (Bauernstolz, 1901; Der hof am Brink, 1906; Auge um Auge, 1933; Das Kind am Fenster, 1938; Schuld, 1940) si ritrova lo stesso gusto storico, lo stesso ...
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Teologo luterano (Jena 1590 - Erfurt 1642). Prof. (1616) al Gymnasium Casimirianum di Coburgo, poi (1639) all'univ. di Erfurt, tentò una riforma della teologia luterana sulla base della metafisica aristotelica [...] combinata con quella di P. Ramo. Predicatore efficace e rigoroso moralista, i suoi scritti (Tuba novissima, 1626; Vom himmlichen Jerusalem, 1627; Das höllische Sodoma, 1630; Das jüngste Gericht, 1632) ...
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Generale austriaco (Jena 1814 - Zurigo 1874). Nel 1859 si segnalò nella battaglia di Solferino; nel 1864, al comando di un corpo d'armata, conquistò lo Schles wig battendo i Danesi presso Vejle (8 marzo). [...] Dal sett. 1865 luogotenente dello Schles wig-Holstein, dopo la rottura dei rapporti tra Prussia e Austria dovette lasciare la regione, passando per la Boemia, dove sconfisse il 27 giugno 1866, a Trautenau, ...
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Chirurgo (Lipsia 1830 - Jena 1889); prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l'antisepsi. Suoi campi d'indagine furono la chirurgia ortopedica (osteotomia subtrocanterica; [...] artroplastica dell'anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome la paralisi di V., ovvero la retrazione ...
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Scrittrice tedesca (Rudolstadt 1763 - Jena 1847); nata von Lengefeld, sposò in seconde nozze Wilhelm von Wolzogen, che fu chiamato a Weimar come ciambellano del duca Carlo Augusto. Qui la casa dei W. fu [...] punto d'incontro per personalità quali Goethe e Schiller (di quest'ultimo fu peraltro cognata). La sua attività di scrittrice ebbe inizio col romanzo, in parte autobiografico, Agnes von Lilien (2 voll., ...
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Filosofo (Jena 1796 - Stoccarda 1879). Figlio di Johann Gottlieb di cui pubblicò la raccolta completa delle opere; prof. (1836) a Bonn, poi (1842) a Tubinga, fu uno degli iniziatori del movimento filosofico [...] che si disse del "teismo speculativo", perché, avversando il panlogismo e panteismo hegeliano, e appellandosi di nuovo ai diritti della conoscenza empirica, tornò a rivalutare il teismo cristiano. Opere ...
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Fisico (Jena 1805 - Dresda 1849), figlio di Thomas Johann; prof. alla scuola di guerra di Berlino e poi, poco prima della morte, all'univ. di Lipsia. Si occupò di varie questioni di ottica e di acustica; [...] in quest'ultimo campo è noto soprattutto per un generatore acustico a frequenza regolabile (sirena di S.), costituito da un disco metallico portante più serie di fori equidistanti, disposte su circonferenze ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione...