GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] , per cacciare venivano create riserve.
Bibl.:
Fonti. - Valafrido Strabone, De cultura hortorum, a cura di E. Dümmler, in MGH. Poëtae, II, 1884, pp. 335-350; Guillaume de Lorris, JeandeMeung, Roman de la Rose, a cura di A. Ott (Klassische Texte des ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] del sec. 14° (Heidelberg, Universitätsbibl., Pal. germ. 848, cc. 398v399r), dei menestrelli di diversi esemplari del Roman de la Rose di JeandeMeung e Guillaume de Lorris, dello stesso secolo (Oxford, Bodl. Lib., e.Mus. 65, c. 3v), o di quelli dei ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] d'Othéa di Christine de Pisan, al Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e JeandeMeung. In queste opere vengono pp. 47-55; E.K. Rand, The Metamorphosis of Ovid in Le Roman de la Rose, in Studies in the History of Culture. The Discipline of the ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] d'amore. Chi guarda in quest'a. è preso da amore; così è affermato per es. nel Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e JeandeMeung del sec. 13° (Köhler, 1963). Illustrano il tema della fontana di giovinezza e di amore numerose miniature che ...
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