Pittori (Hubert: m. Gand 1426; Jan: Maaseik 1390 circa - Bruges 1441). Mentre è controversa l'opera di Hubert, che alcuni studiosi ipotizzano perfino come una personalità di fantasia, ma che nell'iscrizione [...] è chiaramente determinata dalle opere qui citate e da varie altre, in musei d'America, Europa e Australia. Janvan E. fu il fondatore del "realismo" nella pittura postmedievale; per l'altezza della sua opera egli è fra i più grandi pittori di tutti ...
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Pittore fiammingo (Baerle, presso Gand, 1410 circa - Bruges 1472 o 1473). Anche se è documentato come cittadino di Bruges solo dal 1444, fu con ogni probabilità allievo di JanvanEyck e, alla morte del [...] nella Frick Collection di New York). L'insegnamento di J. Eyck che si traduce, nelle sue opere, in una ponderata concentrazione , dell'intensità drammatica e della tensione ritmica di Roger van der Weyden (Compianto sul Cristo morto, Bruxelles, Mus. ...
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Storico dell'arte tedesco, nato ad Andernach il 7 luglio 1935. Dopo aver insegnato nell'università di Heidelberg (1969) e, come professore ospite, nella Harvard University (1970, 1973), nel 1980 è divenuto [...] ). Oltre ai numerosi saggi e contributi in riviste e opere collettive, B. ha pubblicato vari studi specifici, come JanvanEyck als Erzähler. Frühe Tafelbilder im Umkreis der New Yorker Doppeltafel (con D. Eichberger, 1983); Giovanni Bellini. Pietà ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] , che hanno le loro radici nella primitiva arte franco-fiamminga, si ritrovano in van der W., che però arricchisce la sua formazione con l'arte di JanvanEyck, anche se superata è la credenza degli antichi umanisti che lo vogliono suo allievo ...
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A partire dagli anni Sessanta il dibattito architettonico s'incentra sui problemi linguistici. Ciò dipende da molteplici ragioni attinenti allo sviluppo della semiotica, all'esigenza di decodificare le [...] in Olanda, Jacob Bakema e Johannes van den Broek, nonché Aldo vanEyck, dilatano il panorama linguistico razionalista rimeditando sulle , di Bakema e van den Broek; i grattacieli a cucchiaio per Tel-Aviv/Jaffa, di Jan Lubicz-Nycz; l'ampliamento ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] il Buono) lo aveva posto a contatto con l'opera dei più grandi maestri fiamminghi e quasi certamente, fra questi, con JanvanEyck, valet de chambre di Filippo il Buono. Come re di Napoli, Renato conobbe anche gli importanti sviluppi dell'arte e dell ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] ° e dell'inizio del 15° abbia contribuito a generare la tradizione artistica e artigianale che sarebbe diventata famosa con Hubert e JanVanEyck, la cui pala dell'Agnello mistico fu realizzata a G. per Josse Vijdt, primo scabino di G., per l'antica ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] resa luministica. L'opera evidenzia l'acume con cui il L. guardava alla coeva pittura fiamminga (JanvanEyck, Robert Campin, Rogier van der Weyden), ma anche al poderoso plasticismo di Donatello.
Di poco successiva (dipinta quasi certamente fra ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] delle Très Riches Heures del duca di Berry (Chantilly, Mus. Condé, 1284) e dell'Adorazione dell'Agnello mistico di JanvanEyck (Gand, S. Bavone). Un pannello (Venezia, coll. privata) con la rappresentazione della Trinità e le figure di s. Paolo ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] il motivo dell'adorazione dell'a. (altare di JanvanEyck nella chiesa di S. Bavone a Gand).
des Origines au Concile de Trente, Nantes 1959-1963.
I. Speyart van Woerden, The Iconography of the Sacrifice of Abraham, Vigiliae Christianae 15, ...
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instant marketing (instant-marketing) loc. s.le m. inv. Strategia di marketing che punta a rendere virali nei social media i messaggi promozionali relativi a prodotti e servizi del marchio, collegandoli in tempo reale ad eventi di grande impatto...
fine art
(fine-art) loc. s.le f. inv. Nella fotografia, genere e tecnica che mira alla qualità artistica e pittorica dell’immagine, anche tramite l’intervento delle risorse tecnologiche digitali; anche in funzione agg.le. ◆ Come alla Wannabee...