In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] ma anche, al tempo stesso, come operazioni totalizzanti che mirano a reprimerne la fondamentale indeterminatezza.
Il decostruzionismo di JacquesDerrida. − Se la genesi di numerosi concetti su cui si basa il d. può essere rintracciata prima di tutto ...
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Daniela Padoan
Scrittori italiani d’altrove: verso una cittadinanza letteraria
Da Ornela Vorpsi a Bijan Zarmandili, la nostra letteratura si arricchisce di nuove voci. Che chiedono lo ius soli. Nell’epoca [...] alla pretesa del potere di possedere una lingua. «Non ho che una lingua, e non è la mia», scriveva JacquesDerrida, indicando la permeabilità, l’ospitalità, ma soprattutto l’impossibilità della lingua di essere posseduta davvero come propria, di ...
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decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la metafisica occidentale ha definito l’essere,...