Dottrina gnoseologica che limita ai fenomeni l’ambito della conoscenza umana. È un atteggiamento che può farsi risalire ad alcune correnti della filosofia greca: ai sofisti e, in particolare, agli scettici, [...] ‘inconoscibile’ come limite della stessa conoscenza fenomenica. Ma la vocazione radicalmente fenomenistica del positivismo è rivendicata da J.S. Mill con le parole stesse con cui Comte aveva definito la filosofia positiva: «noi non abbiamo conoscenza ...
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Helvetius, Claude-Adrien
Helvétius, Claude-Adrien Filosofo francese (Parigi 1715 - ivi 1771). Fu esponente dell’illuminismo. Figlio del medico della regina M. Lesczynska, su raccomandazione di quest’ultima [...] : gli uomini sono uguali per natura, è l’ambiente a renderli diversi. Criticato aspramente per il contenuto di De l’esprit, H. fu costretto a ritrattare pubblicamente il suo pensiero. La sua opera influenzò J.S. Mill, J. Bentham e C. Beccaria. ...
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Rae, John
Economista e medico scozzese (Aberdeen 1796 - New York 1872). Emigrò in Canada nel 1822 per trasferirsi in California e nelle isole hawaiane di Maui. Si dedicò all’insegnamento e alla professione [...] austriaca (➔ austriaca, scuola), soprattutto da E. Böhm-Bawerk (➔). Tra gli economisti che riconobbero il valore della sua opera: J.S. Mill, che lo citò nei suoi Principles of political economy (1848), e F. Ferrara, che curò l’edizione italiana (1856 ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] e P.L.M. de Maupertuis. Particolarmente importante è poi il System of logic (1843) di J.S. Mill, il quale rilevava che la concezione denotazionista del s. può rendere conto solo del funzionamento dei nomi propri, mentre non può spiegare quella più ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] economia marginalistica, conosciuta anche come scuola neoclassica (in opposizione alla scuola classica di A. Smith, D. Ricardo, J.S. Mill) o scuola viennese o austriaca, con riferimento alla nazionalità dei fondatori, è legata soprattutto ai nomi di ...
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sperimentale, mètodo Procedimento che si affermò nell'indagine scientifica a partire dagli inizi del 17° secolo. Consiste nel sottoporre le ipotesi scientifiche a procedure di controllo sperimentale, che [...] è affinato nel 19° e 20° sec., riproponendo la contrapposizione tra una concezione induttiva (sostenuta, per es., da J.S. Mill) e una ipotetico-deduttiva (difesa da W. Whewell). Nel Novecento tale contrapposizione si è rinnovata nella filosofia della ...
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Filosofo del diritto (Francavilla Fontana 1837 - Messina 1905). Sacerdote e patriota, insegnò filosofia del diritto nelle univ. di Napoli e di Messina. Opere principali: Filosofia del diritto (1880); Critica [...] della dottrina etico-giuridica di J. S. Mill (1889); Le supreme dottrine filosofiche e giuridiche di G. B. Vico rivendicate (1894); Manuale di filosofia del diritto (1903). ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] e che non lascia alcun posto al trascendente.
I maggiori esponenti
Con J.S. Mill il p. assume una configurazione diversa da quella conferitogli da Comte. In realtà Mill si collega alla tradizione empiristica inglese e in sostanza ha in comune con ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] . viaggiò frequentemente: si recò in Svizzera e, per due volte, in Inghilterra, dove conobbe W. Nassau senior e J. S. Mill, sulla cui rivista, The London and Westminster review, pubblicò il saggio Political and social condition of France (1836). Dopo ...
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Economia
In economia aziendale, processo di concentrazione tra più imprese, le quali, pur conservando una propria fisionomia individuale, concordano, attraverso contratti di varia natura, una comune politica [...] e variamente interpretato dagli empiristi inglesi del 18° sec. (Hume, Berkeley). Riproposto nell’Ottocento da J. Mill e J.S. Mill, l’a. esercitò larga influenza sulle dottrine filosofiche e psicologiche vicine al positivismo (Bain, Spencer). Gli ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....